La luce del sole entra nella camera, mi giro e rigiro tra le coperte. Qualcuno bussa alla porta, probabilmente sarà Aidan.
La porta si apre, è il ragazzo che teoricamente si chiama Kristian? O forse Christian?
«Buongiorno signorina Patridge» Dice con una voce calma.
«Buongiorno anche a lei, signor...?» Chiedo, cercando di essere il più cortese possibile.
«Oh mi chiami pure Christian» Dice sorridendo. «Il signor Gallagher mi ha mandato a svegliarla» Esclama.
«Ora scendo, grazie per avermi avvisata» Bisbiglio sorridendo.
Lui annuisce, chiude la porta, ed ecco che mi ritrovo un'altra volta tra me e me.
[...] 24 minuti dopo...
Scendo le scale, qualcuno sta suonando il pianoforte, Aidan?
Inseguo questa melodia quasi malinconica, man mano che mi avvicino la riconosco, "what falling in love feels like".
Entro nel soggiorno, Aidan è seduto al pianoforte, ha gli occhi chiusi mentre suona il brano. Addosso ha una camicia nera, e dei jeans eleganti neri.
Lui apre gli occhi, ed appena mi vede interrompe il brano.
«Sai suonare?» Chiede mentre fa cenno di avvicinarsi.
«Io, a dirla tutta non sono così brava...» Borbotto.
«Dai siediti» Esclama, mi siedo accendo a lui, le nostre mani si sfiorano l'una dall'altra.
Sorridiamo.
«Cosa sai suonare?» Chiede guardandomi, il cuore sta martellando nel petto, mentre il respiro si fa più corto.
«River flows in you di Yiruma» Bisbiglio.
«Ti va di suonarla?» Io annuisco, appoggio le dita sui tasti, e pian piano sembra quasi che le note abbiano preso il volo.
Aidan fa l'accompagnamento, così che nell'area risuoni una melodia magnifica.
Dalla porta entra Christian, mi blocco.
«Mi scuso per interrompervi, ma la colazione è pronta» Dice.
«Ora arriviamo, grazie» Risponde Aidan.
Accenno un sorriso sperando non sia di troppo.
[...] 39minuti dopo...
«Allora, parteciperai ai provini per "the umbrella academy?"» Chiede Aidan mentre appoggia il cellulare sul tavolino.
«Non credo, insomma, a recitare faccio un po' pena, chi mi vorrebbe come attrice nella propria serie?» Dico ridacchiando, lui sorride. «Tu invece» Chiedo.
«Si, mi piacerebbe molto» Esclama, per poi bere un sorso d'acqua.
«E che personaggio vorresti fare?»
«Number five» Risponde sorridendo.
Effettivamente è il personaggio a cui lui assomiglia di più, da quanto lo conosco io.
«Sono sicura che ce la farai!» Esclamo cercando di incoraggiarlo.
«Beh quello è più che ovvio» Esclama.
Ed ecco che è di nuovo il classico Aidan presuntuoso. Alzo gli occhi al cielo, lui sorride.
D'improvviso ecco che appare Louis alla porta.
Ci avviciniamo a lui.
«Grazie Aidan davvero ti devo un favore» Dice Louis abbracciando Aidan.
«Grazie Aidan» Dico mentre lo saluto, io e Louis ci avviciniamo alla macchina.
«Dovresti farti la patente lo sai vero?» Borbotta Louis.
«Ne sono cosciente, ma poi la macchina me la prendi te» Dico scherzando.
Lui sospira.
«Domani arriveranno mamma e papà, sai per cosa...» Dice.
«Uffa, perché si devono intromettere sempre! Ho solo 16 anni ho ancora tutta la vita davanti» Esclamo con un tono più arrabbiato.
«Sai come sono fatti» Dice.
Louis parcheggia nel garage, scendo dall'auto e mi rintano in camera.
Apro la finestra, il cellulare squilla. È mamma, sospiro.
«Pronto?»
«Ciao Susan, come stai?» Chiede.
«Lo so che non ti importa, sputa il rospo» Borbotto, il rapporto con mia mamma purtroppo è sempre stato così.
«Domani io e tuo padre arriveremo lì da voi, vestiti decentemente, capito?»
«Si,concetto afferrato, ora vado ho da fare» Dico riattaccando.
[...] La sera del giorno dopo...
Sono le 19:48, addosso ho un stupido vestito bianco, e ovviamente le mie solite dr. Marteans. I capelli sono sciolti mentre sul volto ho solo un po' di mascara.
Mamma e papà sono arrivati un paio di ore fa, non ho idea del perché Louis voglia che stia al loro gioco. Ma vorrei solo che tutto questo finisse quindi, l'unica cosa da fare è questa.
Suona il citofono, apro la porta di camera e mentre scendo, vedo lui. Aidan?!
Scendo le scale, ma all'ultimo gradino, a un passo da lui, appoggio male il piede e rischio di cadere. Lui mi afferra dolcemente la vita, tra di noi si crea un contatto visivo. Deglutisco.
Il cuore mi martella il petto un'altra volta, ed anche il respiro si accorcia, nello stomaco sento una sensazione, sembrano quasi le farfalle ma è impossibile.
Volto lo sguardo e riprendo l'equilibrio.
AIDAN'S POV
Afferro la vita di Susanna.
Tra di noi si crea un contatto visivo mentre il mio cuore inizia a battere più forte. Non posso credere che mamma e papà abbiano davvero fatto questo. Allora anche i suoi sono come i miei...
SUSANNA'S POV
«Grazie» Dico accennando un sorriso.
«Voi vi conoscete?» Chiede papà.
«Si, compagni di scuola» Affermo.
«Beh, perfetto! Prego entrate pure» Esclama mia madre invitando i genitori di Aidan ed Aidan ad entrare.
Non ci voglio credere che mamma vuole che io mi metta insieme ad Aidan.
Perché ogni anno fa così?!
Mentre loro parlano in soggiorno io preparo la tavola per la cena, mentre la rabbia scorre dentro di me.
Non ho mai avuto l'opportunità di capire perché i miei fanno così, sono insopportabili.
Sento i loro passo avvicinarsi, ed ecco infatti che arrivano alla tavola.
«Prego sedetevi pure» Dico con un sorriso amorevole quanto finto, sappiamo tutti in fondo che alla fine non mi ci metteremo insieme.
Si siedono ed ovviamente il posto libero ovvero il mio, è proprio accanto a Aidan.
«Allora, questo è il Curry vegetariano con zucca e ceci» Dico presentando il piatto.
«Sembra molto buono» Dice la madre di Aidan sorridendo.
«La ringrazio» Dico sorridendo.
[...] 58minuti dopo...
«Susanna vai a prendere il dolce?» Chiede mia madre, io annuisco.
Mi alzo dalla tavola, ed entro in cucina, dal frigo tiro fuori la New York Cheesecake che ho preparato come dolce.
Aidan entra in cucina.
«Insopportabili» Dice sospirando.
«Già, non ho più la minima idea del perché siano così.» Dico mentre taglio la Cheesecake e metto una fetta su ogni piattino, mentre Aidan mette i cucchiai da dolce.
Portiamo i dolci in tavola.
«Questa è una New York Cheesecake coperta di 100g di panna acida, frutti di bosco, menta e mezzo baccello di vaniglia» Dico presentando la torta.
[...] 41 minuti dopo...
Sono sdraiata su una delle sedie a sdraio davanti alla piscina, sto ammirando le stelle, le ho sempre adorate.
«Cosa fai?» Chiede Aidan avvicinandosi.
«Guardo le stelle»
«Non li sopporto più, come fai a sopportarli?» Chiede.
«Non li sopporto, sto al loro gioco sperando che prima o poi la smettano» Dico «Scappiamo?» Chiedo sedendomi di colpo.
«E dove?» Chiede.
«Non lo so, tipo a fare una passeggiata sul lungo mare» Esclamo euforica.
«Va bene andiamo» Risponde.
«Vieni passiamo dal retro della casa» Dico prendendolo per la mano e trascinandolo nel retro della casa.
Ehilà! Come state? Questo era il capitolo 15 intitolato "Scappiamo?" come vi sembra, cosa pensate potrebbe succedere nel prossimo capitolo? Ve l'aspettavate questa improvvisa comparsa dei genitori di Susanna ed Aidan? Fatemi sapere tramite un commento e mi raccomando mettete una stellina se vi è piaciuto!
~Susan🐍✨