Capitolo 71- Qualsiasi cosa stiamo facendo

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Sembrava avere qualcosa di magico.

-è bellissimo...-

-In realtà ci sono altri posti molto più belli, ma non so perché mi ritrovo sempre qui- informò il corvino - forse perché è la prima cosa che ho visto quando mi sono trasferito qui-.

-Mi piace qui- gli sorrise Jimin.

Yoongi annuì solamente prima di raggiungerlo e poggiare i gomiti sopra la ringhiera. Osservò il ragazzo, ora al suo fianco. Sembrava davvero piacergli quel luogo. Lo capiva da come i suoi occhi brillavano. Senza volerlo si era perso tra il bellissimo volto di Jimin, anche se era coperto dalla mascherina. L'unica nota dolente, purtroppo, era quel livido. Anche se il biondo era riuscito a coprirlo con il trucco, anche se ormai non era più quella chiazza nera di quel venerdì, Yoongi non poteva fare a meno di notarlo. 

Si diede ancora dello stupido e dopo un colpo di tosse volto a catturare l'attenzione del ragazzo più piccolo, quasi senza accorgersene iniziò a parlare.

-Non volevo davvero dire quelle parole quel giorno-disse in un unico fiato.

-Sì forse non ci crederai, insomma le ho dette, tu le hai sentite. E non posso cancellarle, ma fin da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme non ci ho mai creduto, non del tutto almeno-.

-So che non cambia quello che ho fatto, ma volevo davvero che tu ti impegnassi per riuscire a farmi cambiare idea- informò.

Jimin ora aveva rivolto tutta la sua attenzione a lui, o meglio al suo profilo. Alla fine Yoongi, e si dava del codardo per questo, non riusciva a guardarlo negli occhi.

-Sai che noi idol siamo costretti a firmare un contratto?- domandò rivolgendogli solo un occhiata di sfuggita per riuscire a cogliere quel suo cenno positivo.

-Il mio contratto afferma chiaramente che non posso rovinare la mia immagine, o almeno quella di Suga- dichiarò.

-C'è stato un tempo dove il mio Manager non voleva che rimanessi amico con Seokjin per via della sua omosessualità o che non restassi nemmeno accanto a Jungkook...-

Yoongi portò i suoi occhi alle stelle - Con il matrimonio tra Taehyung e Jungkook sono iniziate a girare parecchie foto di loro, dove tra l'altro eravamo presenti noi tutti. Il mio Manager, ovviamente poteva accettare il matrimonio tra loro due, evento più atteso del momento, avrebbe dato prestigio alla casa discografica etc...- sbuffò a quelle ultime parole.

- Ma non poteva accettare...- non riuscì a dire quell'ultima parola.

-me-.

Jimin finì per lui seguendo il suo stesso sguardo, puntando i suoi occhi tra quella distesa blu notte, che non lasciava intravedere nessuna stella, neanche la luna. Molto probabilmente era una nottata nuvolosa.

Yoongi annuì- Le voci che quel Bogil aveva messo in giro su di te, in qualche modo erano arrivate al mio Manager e secondo lui...- sospirò prima di continuare - secondo lui io non dovevo rapportarmi con te per via di quelle voci, altrimenti avrei intaccato la mia carriera-.

-Capisco...- abbassò la testa colpito da quelle parole. Alla fine Bogil era arrivato anche lì.

-No, non capisci Jimin- finalmente il corvino spostò i suoi occhi sulla sua figura - dopo questo c'è stato la richiesta del progetto, ed è  cambiato tutto...-

-Non c'è bisogno Hyung, te l'ho detto capisco perfettamente...-lo fermò subito.

-Fammi finire prima di parlare Jimin- gli strinse la mano che aveva sopra la ringhiera. 

Anche il biondo ora aveva preso a guardarlo, i loro occhi si erano ancorati. 

-Ho accettato il progetto in primis perché sapevo che tu sei il migliore nel tuo campo, e avevo, ed ho tutt'ora, l'intenzione di vincere quel progetto- informò Yoongi non distaccando mai i suoi occhi dall'altro.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now