[y/n]

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Pensate se un giorno le maschere che indossate tutti i giorni dovessero cadere e non servire più, pensate se qualcuno ti si avvicinasse e ti amasse per ciò che sei senza quelle fotutissime maschere che ogni giorno siamo obbligati a indossare per non far vedere ciò che veramente siamo, pensate se un giorno potessimo mettere a nudo i nostri pensieri davanti a qualcuno senza la minima paura di sentirsi giudicati o di soffrire, pensate se un giorno potessimo smettere di fingere... impossible? invece no; ce lo insegna la storia di [y/n] una ragazza come tante che ogni giorno era costretta a indossare delle maschere, dopo però tanto tempo e tanta sofferenza è riuscita a trovare quella persona davanti alla quale le maschere non sono servite. Ma, andiamo con ordine:
[y/n] una ragazza di 17 anni che era davanti a tutti la ragazza dalla vita perfetta: da bambina la sua vita era perfetta, a scuola andava bene e aveva tanti amici che volevano giocare con lei senza secondi fini e a casa aveva un padre e una madre che si amavano e amavano la piccola [y/n], ma come si sa, la vita non va sempre rose e fiori e dall'inizio delle medie tutta la sua vita cambiò. A scuola continuava ad essere la migliore, aveva i voti più alti di tutta la scuola e spesso veniva premiata per questo, ma oltre questi lati positivi c'erano anche dei lati negativi che avevano iniziato a farle male... i suoi compagni di classe la odiavano perché andava bene e questo odio veniva manifestato tramite insulti in classe, la piccola [y/n] non era ancora spenta e quando i suoi "amici" le chiedevano i compiti lei glieli girava nella speranza di avere qualche amico in più, ma questo non è mai successo. A casa i suoi genitori non erano più la famiglia perfetta che erano sempre stati e, trovandosi in una brutta situazione, non notavano nemmeno i successi della ragazza e non avevano nemmeno notato che stava crollando dentro: i suoi bellissimi capelli [y/cc] stavano smettendo di brillare, come i suoi occhi [y/co] che stavano lentamente diventando senza luce e quando finalmente capì che a nessuno interessava veramente più nulla di lei iniziò a vestirsi come un personaggio teatrale. Viveva una vita che non era la sua, scrivendo il suo copione, disegnata a mano e non dal destino.
Le medie finirono e iniziò il liceo. Scelse il classico, lei andava bene, non per impegno, andava bene e basta. Iniziato il liceo ci fu un avvenimento che sconvolse la sua vita, ma solo quella interiore, che una volta per tutte crollò definitivamente, quella che tutti vedevano rimase uguale: il suo corpo fu toccato senza il suo permesso e non fu l'ultima volta. Ogni giorno veniva violentata dai suoi compagni di classe per via dei compiti. Non ne ha mai parlato, è sempre stata in silenzio, ha semplicemente continuato a recitare.
Le sue giornate, seguite per filo e per segno come la vita segue il suo corso, erano sempre uguali, l'unico momento in cui poteva abbassare le maschere per respirare un po' era durante la notte: in camera sua accedeva la musica, rigorosamente dal suo mp3 che aveva per lei un valore inestimabile, lo aveva trovato in classe, alle medie, sul suo banco con un bigliettino da parte di una persona sconosciuta "per [y/n], io ti voglio bene." Nonostante non sapesse chi fosse il mittente [y/n] si era legata tantissimo a quell'oggetto.
E insieme alla musica anche la letteratura la salvava da quella sua triste vita che le faceva sognare e sperare in un futuro migliore.

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Ecco a voi il primo capitolo, sarà narrato in modo esterno perché i think that riesco a scrivere meglio.
Nulla spero vi piaccia, se si lasciate una stellina oppure commentate!
Al prossimo capitolo!
P&L -Ros❤️-

Partners in crime. [ash x reader] *conclusa*Where stories live. Discover now