Partners In Crime.

359 27 1
                                    

Ash prese in cellulare e in meno di due secondi chiamò [y/n]. I quattro ragazzi erano ancora giù, perché la macchina non riusciva a partire:

"Daiiiii, Frank! Non riesci proprio ad aggiustarla?" disse Sun esausto "No che non va!! E non capisco nemmeno perché!! Aiut-" la voce di Frank fu interrotta dalla suoneria di [y/n]: parte [y/canzone preferita], tutti si girano a guardala mentre lei balla e canta a scuarcia gola, per poi rispondere in tutta tranquillità. "È pazza?" chiese Joe mentre fissava ad occhi spalancati la ragazza "Pazza si..." risposero in coro gli altri due.

"Ash... Sei sveglio?..." disse [y/n] mentre i suoi occhi [y/co] si riempivano di lacrime. "Si amore... Tu dove se-... Ha messo giù?" La chiamata fu chiusa e Ash non riusciva a capire perché fosse successo "Problema di linea?" disse il ragazzo mentre provava a richiamare la ragazza. Intanto gli altri tre ragazzi videro la ragazza correre via come il vento in una fredda serata invernale e in quel momento capirono che Ash si era risvegliato; decisero però di non andare "Andiamo dopo... Devono discutere sulla questione di Jack..." disse Joe, gli altri due alzarono la testa dal cruscotto e annuirono insieme.

"Ash!" la porta della camera del ragazzo si spalancò e lasciò la visita alla figura di [y/n] che presa dall'emozione si portò una mano vicino alla bocca e corse verso il letto del suo ragazzo: "Ash... Mi hai fatto preoccupare... Tanto tanto..." disse la ragazza tra le lacrime, mentre sprofondava la sua testa nell'incavo del collo del ferito, il quale iniziò a parlare: "Amore... Scusami... Io... Io ti amo... E lo sai che non voglio e non vorrei mai farti del male, ma è tutta colpa di quello stronzo di Jack..." [y/n] alzò il capo, prese il viso di Ash tra le mani e lo baciò delicatamente "Tranquillo amore... Adesso stiamo un po' noi due insieme, come nella galleria, senza troppi pensieri..." Ash si spostò un po' dal letto e fece stendere [y/n] vicino a lui.

Il cielo era azzurro e limpido, faceva alludere che fosse una mite giornata di primavera, alcune nuvole macchiavano quell'azzurra tinta unita. Entrambi sotto le coperte si stringevano la mano e così facendo, regalavano calore all'altro che faceva lo stesso. Passarono stretti l'un l'altro tutto il tempo di cui avevano bisogno, semplicemente stando vicini, senza parole e senza gesti.

"Ash... -disse [y/n]- prima hai sentito tutto quello che ho detto, vero?- il ragazzo annuì- quindi... posso rimanere...?" chiese la ragazza con voce tremante mentre si alzava dal letto e si sedeva sulla poltrona vicina dando le spalle al cielo limpido. Ash non rispose subito e dopo aver passato qualche istante ad osservare la ragazza alzò la mano, prese quella della ragazza e iniziò a parlare: "[y/n]... questa è una situazione difficile... lo sai anche tu... Non voglio perderti proprio ora che ho compreso quanto tu sia importante per me- [y/n] fece come per parlare, ma Ash alzò la mano e continuò- Sei una ragazza fantastica sotto tutti gli aspetti possibili e immaginabili... Ma pensa: i tuoi? Tua zia? Oramai le vacanze sono finite, dovresti tornare in Italia... E poi, io con la mia vita fatta da continui pericoli e morte all'ordine del giorno... Cosa potrei offrirti?- gli occhi del ragazzo stavano diventando lucidi, davanti a [y/n] non si faceva troppi problemi ad esprimere i suoi sentimenti, ma ora era diverso, doveva mostrarsi forte e non vulnerabile, ma nonostante ciò le lacrime cominciarono a scendere lente- non posso offrirti una vita bella, quella come si sogna..." Ash si portò l'altra mano sul viso per coprire quelle, ormai, ovvie lacrime. Ma prima che [y/n] proferisse parola concluse "Solo l'idea di poter perderti mi uccide peggio di qualsiasi pistola..." in quel momento rivelò che la sua paura più grande non era il ritorno della ragazza in Italia oppure i suoi genitori, ma la sua paura più grande era quella di vederla morire per colpa della sua vita spericolata. [y/n] si avvicinò a lui e lo strinse forte a sé e dopo aver asciugato le lacrime del ragazzo iniziò a parlare: "Ash... Vale lo stesso per me... Per questo non mene voglio andare! Se dovessi abbandonarti qui e ti dovesse succedere qualcosa penso che morirei anche io, non riuscirei più a perdonare quella scelta... E poi... Non mi interessa della vita che tutti sognano... Voglio vivere con te... È questa la vita che sogno.- Ash alzò gli occhi rossi e sorrise- Ash... Ti prego, ormai sono maggiorenne, qualsiasi cosa decidano i miei genitori non può toccarmi... Quindi la mia decisione è quella di rimanere al tuo fianco finché morte non ci separi, come dice la canzone che ti ho fatto ascoltare: combatteremo fianco a fianco, io a rischiare la vita per te e tu per me... Ci stai?" Ash in quel momento comprese che quella era la scelta migliore, nessuno avrebbe sofferto. -non devo essere egoista... Così le farei solo del male... Con questa scelta invece si calmerebbero entrambi i nostri animi... Io avendola sempre sotto la mia protezione e lei felice di assicurarsi il mio star bene...-

I due ragazzi alzarono il mignolo e intrecciate le loro braccia baciarono il pugno e ripetettero queste parole:

"We swore that death will do us part."

Sorrisero e si baciarono: com'era dolce l'aria in quella stanza, nonostante avessero appena preso la decisione di vivere una vita a stretto contatto con la morte.

"E i tuoi? Ok che sei maggiorenne, ma... Potrebbero sempre denunciare la tua scomparsa o cose del genere, come credi di fare a convincere, non tanto i tuoi genitori, ma la polizia, che qui in America è tutto ok?" [y/n] intanto stava leggendo il gionarle che avevano portato la stessa mattina ad Ash: "Sai che ci stavo pensando anche i- TROVATO!!" "Di già?" chiese il ragazzo mentre veniva ricoperto dal giornale e dalla esile mano della ragazza veniva indicata una frase: "Lavori partime?" "Siii- rispose [y/n] mentre nella sua testa architettava il piano- Allora io inizio a lavorare partime, invito mia zia a lavoro per farle vedere che è tutto ok, e poi affittiamo una casetta, anche solo per qualche giorno le faccio vedere che è tutto ok e taaac, ho la benedizione di mia zia, che sembra essere una persona molto influente sui miei, e boom sono apposto!" Ash guardò la ragazza con sguardo pensieroso e disse: "In sostanta dobbiamo mettere in scena tutta una recitazione?" Ash annuì, in fondo non era una brutta idea no?

Giusto in quel momento bussarono alla porta e dopo il classico "Avanti" entrarono i tre ragazzi tutti trionfanti: "FUNZIONAAAAA!!" "Tutto grazie a me!" disse Joe; Frank gli lanciò un'occhiattaccia. I tre ragazzi si avvicinarono ad Ash e dopo una mezz'ora abbondante se ne dovettero andare: i tre ragazzi uscirono per primi e [y/n] baciò delicatamente le labbra del ragazzo le quali pronunciarono le seguenti parole: "Sai il piano, mi fido di te, spiegalo anche agli altri... Ti amo..." disse infine il ragazzo; [y/n] annuì e ricambio la dolce frase. Arrivata poi sulla soglia della porta urlò: "Ciao Ash!! Guarisci in fretta o ti ammazzo io!" urlò [y/n] prima di uscire. Ash sorrise -la amo...-

------------------------------------
Heyyy come va????
Sono tornataaaaaa!!
Nulla spero vi piaccia, se si lasciate una stellina oppure commentate!
Al prossimo capitolo!
P&L -Ros❤️-

Partners in crime. [ash x reader] *conclusa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora