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-Il caso di oggi per la squadra migliore del mondo è appena arrivato. La polizia di Columbus vuole il nostro aiuto per un emulatore di Alfredo Sucre- disse Garcia mostrando le foto sullo schermo. -che tutt'ora è rinchiuso nel carcere di Columbus in attesa dell'iniezione letale. quest'uomo è il mostro dei mostri. è riuscito a sfuggire a tutti per dieci anni; nessuno sapeva chi fosse-

-il suo modo superandi era assumere diverse identità: un venditore ambulante, un mendicante in cerca di elemosina, un disabile in cerca di aiuto o un assistente umanitario; faceva avvicinare le vittime e dopo averle portate in un luogo appartato, le assaliva con un machete decapitandole- disse Reid veloce come sempre.

-sospettato di duecento omicidi, e solo cento quaranta sono accertati- disse Derek schifato dall'uomo.

-orribile. il suo emulatore usa il suo stesso modo solo che anzichè sotterrare i corpi come il suo predecessore li lascia sopra la terra e accanto alla vittima lascia un messaggio- disse Garcia mostrando altre foto di alcune scritte fatte con il sangue.

-Sucre libero- lesse Rossi.

-sono tutte vittime di circostanza se segue le impronte di Sucre- disse Emily. -quante sono fin'ora le vittime?-

-quattro. colpisce ogni due giorni. uno e mezzo da adesso. da quando è in carcere non ha mai detto niente agli altri detenuti o alle guardie. ha ucciso tre detenuti in tre diverse liti e basta- disse Garcia prima di leggere una notifica sul tablet, appena arrivata, e disse: -ah- preoccupata.

-che c'è Garcia?- chiese Emily guardando la ragazza.

-ho chiesto al carcere dov'è rinchiuso Sucre da cinque anni, tutte le persone che erano andate a trovarlo, per le lettere hanno solo il cartaceo- disse lei agitata.

-e?- chiese Derek non cogliendo il punto.

-beh, non me l'aspettavo- disse girando il tablet mostrando la foto di Elisabeth quattro anni prima, e guardò Reid.

-storia lunga- disse lui, mentre Garcia guardava fuori dalla finestra che dava sull'ufficio, Elisabeth che stava leggendo un libro. non andava sempre lì. quando non aveva niente di meglio da fare.

-che rapporti ha con Sucre Reid?- chiese Hotch guardando il ragazzo.

-perchè?-

-perchè guardando il profilo di Sucre sa chi è il suo emulatore o ne ha una vaga idea. e parlerà solo con chi instaura qualche collegamento con lui- disse Hotch.

-e ci vorrà tempo, tempo che potremmo non avere- disse Rossi.

-non hai detto che voleva entrare nell'unità, tra qualche anno?- chiese Emily. -potrebbe essere una sorta di tirocinio se lei se la sente e se tu dici che è okay. e serve l'approvazione della Strauss-

-quella non sarà difficile averla-

-Beth- disse Spencer uscendo dalla porta della stanza, chiamando la sorella che alzò gli occhi verso di lui. si alzò continuando a leggere il libro e la liquirizia rossa in bocca, e quando arrivò sulla porta della stanza lo infilò nella borsa a tracolla come quella di Spencer ma più scura. era "Se questo è un uomo" di Italo Calvino in lingua originale.

 era "Se questo è un uomo" di Italo Calvino in lingua originale

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