Elisabeth Margareth Queen è una ragazzina brillante. Sedici anni, un dottorato in matematica, laurea in sociologia e ingegneria e che sta lavorando per un secondo dottorato in fisica.
Ha vissuto la maggior parte della sua vita a Los Angeles, sempre...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Dopo qualche giorno Elisabeth era in ufficio, una grande tazza di caffè nero in mano ( in un contenitore non da caffè, ma da bibita gigante e con la cannuccia), occhiali da sole che spuntavano dalla tasca dei pantaloni, la macchia viola attorno all'occhio si era un pò schiarita e aveva la sua solita borsa a tracolla davanti a se. Era appoggiata al muro accanto alla porta della psicologa da cui Hotch voleva la valutazione, e lei continuava a guardare l'orologio impaziente che arrivasse l'orario del suo turno per andarsene a sentire il caso.
Mentre lei era lì, Derek era solo in un corridoio con una lettera in mano su cui era talmente concentrato che non si accorse di Garcia alle sue spalle.
-Derek mi faresti un favore diresti qualche parola in questa festa?- lesse Garcia da sopra la sua spalla rubandogli il biglietto di mano.
-ehi-
-l'onore della sua presenza è stata richiesta dall'ambasciatore di sua maestà per il conferimento a Jason Rider del titolo di comandante onorario dell'ordine eccellentissimo- lesse ancora, veloce e stupita. -viene dall'ambasciata britannica-
-ti dispiace?- disse Derek allungando una mano per farselo ridare, ma Garcia non lo mollò.
-non so che mi abbia preso, ho visto questo invito così chic e non mi sono trattenuta, noi manchiamo di classe questo è un oggetto per un disposofobo-
-beh te lo puoi scordare- disse Derek riprendendola.
-perchè?-
-perchè non ci andrò- disse iniziando a camminare con Garcia al fianco.
-ma scusa Jason non è un tuo vecchio amico? l'ho già sentito nominare. e chi farà il discorso se non lo farai tu?-
-non lo so ma non sarò certo io-
-noi amiamo la Gran Bretagna. dimenticato?-
-senti potremmo lasciar perdere?- chiese prima di girare l'angolo e vedere a qualche metro Elisabeth che muoveva le gambe e guardava l'orologio come se dovesse andare in bagno. -Ely te la stai facendo addosso?- chiese Derek stranito guardandola. Lei guardò l'orologio e disse: -aspetto l'ora giusta per poter andarmene-
-non credo funzionino così i colloqui- disse Garcia.
-tanto vale- disse lei staccandosi dal muro. -orario superato-
-due persone sono state brutalmente pugnalate a Seattle negli ultimi due giorni. Lincoln Bell vent'otto anni è stato trovato venerdì notte, e Syntia Strabble di quarantadue, hanno trovato il corpo stanotte. uccisi nella loro abitazione- disse Garcia presentando il caso.
-per la polizia è lo stesso killer?- chiese JJ.
-si perchè ha lasciato scritto lo stesso messaggio-
-ascolta il tuo male, vedi il tuo male- lesse Rossi. -non dovrebbe essere non vedere il male non ascoltare il male?-
-cambia radicalmente il senso del detto che è di restare virtuosi anche quando si è circondati dal male- disse Spencer.
