Capitolo 35: Incontro

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Ma il ragazzo, che dimostrò di essere sia furbo che estremamente avventato, approfittò proprio su quel momento per baciarmi proprio sopra il tessuto che copriva la mia intimità, facendomi strozzare e bloccare la voce in gola.

Abbassai il libro e lo osservai guardarmi con un ghigno un volto.

<<Studia studia. Io ho trovato qualcosa da fare che non sia usare il telefono>>
<<Katsuki...>> lo richiamai con tono ammonitore
<<Sì?>> disse lui, mantenendo quel suo irritante ghigno in volto
<<Smettila. Ti ho detto che devo studiare>>
<<Non me ne frega niente>> concluse il discorso, tornando a baciarmi l'interno coscia e mettendosi tra le mie gambe, dopo che ebbi provato a non dargliela vinta e cedervi il posto dentro

I miei nervi erano a fior di pelle, sia per l'eccitazione che stava pian piano salendo che per la rabbia.

La sua bocca, sta volta, si era spostata verso la mia pancia. Alzo la maglietta giusto quel che gli bastava che scorgere il mio ventre e l'elastico dei pantaloni.

Iniziò a salire pian piano sempre di più verso il mio petto, arrotolando la maglietta che gli dava fastidio fino al momento in cui incontrò l'ostacolo del mio libro di storia.

In quel momento sperai tanto cambiasse idea, ma, al contrario, mi strappò il libro di mano e lo lanciò chissà dove nella stanza, insieme all'evidenziatore e alla matita.

<<Si può sapere perché?>> chiesi scocciata
<<Perché lo dico io>>
<<Mi spiace ma non sono d'accordo con la cosa>>
<<Ah no?>>
<<N->> la voce mi si bloccò di nuovo in procinto di rispondere, quando mi passò una mano bollente sulla mia pelle fredda, causandomi un sacco di brividi
<<Sei stata cattiva con me in questi giorni. Tutte le volte che avevo voglia di te o non c'eri o ti rifiutavi>>
<<Dai, lo sai che sono molto impegnata e stressata...>>
<<Quale buon metodo per far passare lo stress se non questo? Sarai più che rilassata dopo>>

Concluse il suo discorso e subito si appropriò delle mie labbra in maniera irruenta.

Senza pensarci due volte, gli avvolsi le braccia al collo, approfondendo il bacio e schiudendo le labbra prima ancora che me lo chiedesse lui.

Potrei anche ammettere che tutto ciò mi era mancato. Giusto un po'.

Mentre faceva danzare la sua lingua con la mia, esplorava la mia bocca e carezzava ogni suo minimo centimetro.

Se con una mano mi teneva la testa premuta contro la sua, con l'altra scese pian piano, superando l'elastico dei pantaloni.

Senza girarci troppo intorno, le sue mani iniziarono a stuzzicare la mia intimità da sopra il tessuto, facendomi uscire i primi sospiri di piacere. Si staccò da me, iniziando a baciarmi il collo, mentre continuava con la sua piacevole tortura.

Istintivamente mossi il mio bacino verso la sua mano, necessitando un maggiore contatto.

<<Cosa vuoi? Dimmelo>>
<<Non-non fare il bastardo>>
<<Vuoi faccia ancora questo>> disse sfiorandomi il clitoride <<o questo?>> disse spostando e facendo entrare in me, da sempre sopra l'intimo, giusto una piccola parte del dito
<<Allora?>>
<<Questo>>
<<Questo cosa?>>
<<D-dannazione a te>>

Si sporse di nuovo verso di me e mi morse il labbro. La sua mano era, invece, non dove la volevo, essendo che si muoveva pian piano e con un ritmo regolare.

Gli andai di nuovo incontro con il bacino, facendogli capire che volessi di più, ma non mi accontentò, anzi rallentò ancora di più il ritmo.

Un gremito di esasperazione mi uscì dalle labbra, il quale lo fece ghignare.

Da nessuno al mio Tutto || Bakugou x Reader Where stories live. Discover now