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Harry
Louis se n'era appena andato da casa mia, mia mamma provava a difendermi ma mio nonno ci insultava tutti. Decisi quindi di andarmene da quella casa, dovevo trovare Louis e sapere se stesse bene.
Andai a casa di Louis ma nessuno mi rispondeva. Provai a chiamarlo ma non mi rispondeva nemmeno al telefono, ero disperato.
Mi ricordai di ciò che mi aveva detto il giorno prima quindi andai alla pista di pattinaggio sperando di trovarlo lì e lo vidi fuori dal capannone mentre fumava una sigaretta.
"Lou" lo chiamai
"Harry ciao, mi dispiace per tutto" disse spegnendo la sigaretta e venendomi incontro per abbracciarmi "Hei, non è colpa tua se mio nonno è un omofobo del cazzo" gli dissi
"Me ne sono andato senza salutare tua mamma, cosa penserà di me?" Chiese
"Amore mia mamma ti conosce, sa come sei, non cambierà idea per questo, io avrei fatto la tua stessa cosa" dissi io
Lui mi guardò con gli occhi sgranati.
"Cosa?" Gli chiesi non capendo
"M-mi hai chiamato amore" disse lui
Me ne resi conto solo in quel momento.
"T-ti da fastidio?" Gli chiesi
"Per niente" disse lui
Prese il mio viso tra le sue mani e mi baciò
"Lottie sta pattinando?" Gli chiesi
"Si con i pattini nuovi che le avete regalato, non vedeva l'ora di usarli" disse lui
"Sono contento che le siano piaciuti" dissi.
Entrammo dentro e vidi che la pista era vuota, forse perché a Natale nessuno veniva qui, sopratutto alle due del pomeriggio.
"È brava la piccola" disse una ragazza biondina
"Se la cava...ha preso dal migliore" disse Louis Ovviamente doveva mostrare tutto il suo ego.
Io risi.
"Tua figlia?" Gli chiese
Fatti i cazzi tuoi bionda avrei voluto rispondere.
"Mia sorellina" si limitò invece a rispondere Louis "Perché non la iscrivi?" Gli chiese
"Vedrò" rispose Louis
Lei annuì e si allontanò, finalmente.
Decidemmo di andare al parco, Louis mi prese la mano, Lottie aveva la bicicletta con le rotelle regalata da mia mamma quindi camminammo piano. Mi piaceva stare con loro.
Ad un tratto mi squillò il telefono
"Pronto?" Risposi senza guardare
"Ciao Haz" mi salutò
"Papà!" Dissi meravigliato dalla chiamata
"Come stai?" Gli chiesi
"Tutto ok, a voi come va?" Mi chiese lui
"Tutto ok anche a noi" risposi
"Che fai?" Mi chiese
"Sono al parco con il mio ragazzo e la sua sorellina" risposi
"Nick?Non lo abbiamo mandato in prigione? Sei tornato con lui, Harry?" Chiese arrabbiato
"No no, sto con Louis ora" dissi io
Louis mi guardò quando lo nominai "Louis...Louis...il tuo vicino, giusto?" Mi chiese
"Si, il mio vicino" risposi
"Spero per lui che ti tratti bene" mi disse "si papà mi tratta bene" gli dissi io
"Quando vieni qui a Los Angeles da me?" Mi chiese "Se intendi non per vivere, ho un viaggio programmato per il 15, mi sono messo d'accordo con la tua segretaria Caroline" dissi
"Si chiama Carla ed è la mia ragazza nonché la mamma di tuo fratello, non la mia segretaria" disse lui
Io alzai gli occhi al cielo.
"Fratellastro" dissi io correggendolo
"Porta anche Louis se vuoi, mi farebbe davvero piacere incontrarlo" mi disse lui
"Provo a chiederglielo ma non ti prometto niente" dissi io guardando Louis che mi fissava in modo interrogativo
"Ci vediamo il 15 figliolo, spero con Louis" disse "Ciao papà" gli dissi io chiudendo la chiamata,
"Era tuo padre?" Mi chiese Louis
Io annuii.
"Cosa voleva?" Chiese
"Mi ha chiesto se vuoi venire con me a Los Angeles il 15, ma non sei obbligato a venire" dissi io
"Mi piacerebbe ma non posso permettermelo" mi rispose lui
"Amore non ti devi preoccupare, lo pagherà papà , vorrebbe davvero conoscerti, mio padre non è come mio nonno, lui ci tiene davvero a me" dissi
"Non voglio sembrare che mi approfitti di te" mi disse
Io lo baciai.
"Vorrei fare di tutto per rendervi felici" dissi io
"Tu ci rendi felici " disse lui
Io sorrisi.
"Quindi verrete con me? Anzi verrete con me?" Chiesi "Va bene,verremmo" disse lui abbracciandomi.

thank you (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now