Cena e nuovi incontri.

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Isla Nublar, Costa Rica.
06 – 07 – 1993.
12:20 a.m.
Sala da Pranzo.

La sala da pranzo in cui il signor Hammond ci fece accomodare era grande e rotonda dall'aria molto prestigiosa e di classe.

Eravamo al buio e l'unica luce proveniva dagli schermi che circondavano la sala, trasmettevano le varie attrazioni che il parco a tema Giurassico poteva offrire, ora e in futuro...stanno guardando molto in la di quanto avrebbero voluto, specialmente dopo le ultime notizie che mia sorella ci aveva fornito e la cosa ci aveva fatti preoccupare parecchio.

Per quanto trovassi la cosa esaustiva, mangiare al buio e con poca luce non era una mia aspettativa, più che non si trattasse di un appuntamento e li era tutt'altra storia.

Il tavolo in cui eravamo seduti era ovale fatto di un legno scuro tendente al nero, davanti a noi c'erano tante posate d'argento per ogni necessità a partire da quelle più piccola a quelle grandi, piatti di ceramica con il bordo color oro e lo stemma nero del Jurassic Park proprio in centro ed infine un bicchiere di vetro ricamato, infatti il miliardario aveva fatto portare brocche di vino rosso e bianco ed acqua minerale e frizzante...potevi bere quello che volevi, peccato per il cibo che non era di mio gusto.

Infatti poco dopo questi pensieri il cameriere ci portò i piatti contenenti il cibo, cernie e cilene, che nessuno di noi aveva voglia di mangiarlo e le nostre facce lo dimostravano...specialmente quella di Alan che se potesse lo darebbe al gatto.

Io non avevo una faccia migliore, guardavo la pietanza con una smorfia disgustata da far invidia hai bambini quando gli dai il minestrone, io e mia sorella ne sapevamo qualcosa ed eravamo maestre in questo.

Guardai tutti nella tavola pensando hai posti in cui c'eravamo mesi: Hammond era a capo tavola, alla sua sinistra ci stavano Ian e Gennaro, poi davanti al miliardario ci stava Ellie, mentre nella parte destra c'eravamo Lory, Alan ed io...ero felice di essere vicino a lui e non a Gennaro, ma non capivo come mai Ellie aveva insistito tanto che mi sedessi la, non ha senso! Non permetterei nemmeno a una mia amica di mettersi vicino al mio uomo e non so perché lei lo abbia fatto...anche se il comportamento di Alan avuto prima mi rende confusa non facendomi più capire niente.

La voce del miliardario registrata mi riportò alla realtà più veloce di quanto pensassi "Gli ospiti più avventurosi, naturalmente, possono optare per la nostra crociera lungo il fiume"...crociera lungo il fiume e circondati da Saurolophus e da Androsaurus, potrebbe essere interessante come itinerario.

La vera voce di Hammond mi risvegliò per la seconda volta dai sogni ad occhi aperti in cui ero caduta nuovamente <<Nessuna di queste attrazioni è ancora pronta naturalmente, ma il parco aprirà con la visita che state per fare voi e altre visite diventeranno operative tra dodici mesi, progetti incredibilmente spettacolari, qui non si bada a spese>> direi! Se avessi questi soldi potrei fondare uno scavo tutto mio a vita o pagare per i prossimi dieci anni o di più.

Gennaro che stava scrivendo su una cartelletta disse <<E possiamo far pagare quello che vogliamo, duemila dollari più seimila al giorno e la gente li pagherà! E' poi c'è il merchandising ed è mia personale opinione...>>.

Lo interruppi <<Non le sembra esagerato far pagare così tanto? Non tutti possono permettersi quella cifra, perderete più clientela di quanto possiate tenervene>>.

<<E' esperta di queste cose?>>.

<<No! Ma essendo una persona comune parlo per tutti loro, c'è gente che prende poco con bambini che amano i dinosauri e loro non potranno mai portare i figli in questo parco>>.

Hammond annuì con il dito nella mia direzione e disse per darmi man forte <<Donald, questo parco non è stato messo su soltanto per i super ricchi, tutte le persone di questo mondo hanno diritto di godersi questi animali>> mi sorrise <<Quindi la dottoressa Jones ha ragione>> ricambiai volentieri il sorriso.

Jurassic Park.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt