Ballo

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La settimana successiva, per le due, passò tra risate, lunghe telefonate e interminabili registrazioni.

"Finalmente sabato!" Esclamò Sabrina, piena di gioia, controllando l'orario sul cellulare.
Era felice che fosse sabato perché quello non era un solito e noioso sabato di lavoro, quella giornata lei era libera, e la sera sarebbe andata a cena con la troupe di Tu Si Que Vales.
Era emozionata di passare la serata con i suoi amici, ma principalmente non vedeva l'ora di passare la serata con Maria, poiché non succedeva da molto tempo.

"Hey amore buongiorno!" La voce di Flavio irruppe i pensieri della moglie.
Si voltò verso di lui, esclamando un semplice "buongiorno" per poi dargli un leggero e veloce bacio a stampo, uno di quei soliti baci rubati, cui ormai il marito si stava abituando.
"Come mai tutta questa gioia stamattina?" Chiese lui, afferrandola per un fianco e stringendola a se.
Sabrina sorrise dolcemente.
"Oggi ho la giornata libera, e poi stasera sono a cena fuori" Gli spiegò, mantenendo un sorriso enorme.
"Mhh, e con chi sei a cena?"
"La troupe di Tu Si Que Vales, Rudy, Teo, Gerry e... Maria"
L'uomo, sentendo il nome della bionda, rallentò del tutto la presa, mostrandosi scocciato.
"Che c'è?" Gli chiese Sabrina, alzando un sopracciglio.
"È una settimana intera che in questa casa non si fa altro che parlare di Maria, e Maria che ti chiama, e Maria che ti fa lo scherzo durante la registrazione, e Maria che ti regala un'altra sciarpa, e Maria Maria Maria, SEMPRE MARIA, nella tua vita sembra esistere solo lei."
Sbuffò, andandosene in cucina.
Sabrina sospirò, roteando gli occhi.
Lo squillo del telefono la fece poi sobbalzare.
"PROVO A INDOVINARE CHI È... MARIA???" Si sentì urlare dall'altra stanza.
Era proprio lei.
Sabrina prese il telefono in mano, scocciata dai comportamenti infantili del marito, e, mentre rispondeva, urlò "MA LA SMETTI DI FARE IL BAMBINO UNA VOLTA TANTO?"
Maria, dall'altro capo del telefono, si sentì subito in imbarazzo.
"Emh... buongiorno Sabri?"
"Ciao Mary! Scusami per l'urlo, non mi riferivo a te, parlavo con Flavio."
La mora uscì fuori in balcone, sedendosi sul divanetto che dava su un bel pezzo di Roma.
"Oh non preoccuparti, tutto okay?"
"Sisi, si lamenta per stupidaggini, tranquilla, dimmi pure..."
Per Sabrina e Maria ormai le chiamate mattutine erano diventate di rito, ed entrambe amavano svegliarsi e sentire la voce dell'altra, spesso impastata dal sonno.
"Volevo sapere se questa sera avevi bisogno di un passaggio fino al ristorante, perché in caso possiamo passare io e Gerry, visto che mi fa la cortesia di venirmi a prendere."
La mora ascoltò attentamente le parole di Maria.
"Aspetta un secondo... ÀO FLÀ?"
"EH?"
"ME PUOI ACCOMPAGNARE TE STASERA AL RISTORANTE?"
"NON CREDO TESORO, PERCHÉ NON TI FAI VENIRE A PRENDERE DALLA TUA PREZIOSA MARIA?"
Sabrina sbuffò rumorosamente, arrossendo all'idea che Maria avesse sentito quelle parole.
"Da come puoi dedurre, accetto il passaggio."
Disse, con tono ironico.
Maria ridacchiò, punzecchiandola.
"Quindi sarei la tua preziosa Maria eh?"
Il sol pensiero che Sabrina la definisse così anche davanti al marito le provocava una sensazione strana al petto, la faceva sentire amata.
"Avanti Marì!"
"Sto scherzando, scema, ci vediamo questa sera allora"
La voce della bionda assunse un tono dolce, molto gradito dalla mora, che sorrise leggermente.
"A questa sera" Si limitò a dire, chiudendo poi la chiamata.

[...]

Durante la cena tutto sembrava procedere tranquillamente, Maria e Sabrina erano sedute l'una di fronte all'altra, e durante la serata si erano scambiate molti sguardi.
Sabrina indossava uno dei suoi abiti neri a metà gamba, pieno di paillettes, una scollatura un po' ampia sul petto, e una borsetta rossa abbinata a delle scarpe col tacco di egual colore.
Invece Maria indossava uno dei suoi soliti tailleur neri, con camicia bianca sotto, e scarpe col tacco sempre nere.

Rudy si trovava seduto al fianco di Sabrina, e notava perfettamente tutti gli sguardi che le due si lanciavano di continuo.
Aveva notato anche lo sguardo totalmente perso di Maria nel guardare l'altra.

Poco dopo ad animare la serata fu il DJ, che cominciò a suonare musica di qualsiasi genere.
Alcune coppiette e gruppi di amici si avvicinarono al centro della sala, cominciando a ballare, rispettando comunque le dovute distanze.
Anche Sabrina si alzò, raggiungendo gli altri al centro, e lanciò uno sguardo verso Maria, che continuava a fissare ogni suo movimento dal bordo pista, ammaliata dalla sua bellezza ed eleganza.

"Carina eh?"
La punzecchiò Rudy, dandole una leggera gomitata sul braccio.
La bionda lo guardò sorridendo.
"Carina? È semplicemente... WOW" continuò a guardarla con stupore.
"Perché non smettete di mangiarvi con gli occhi e ballate insieme?"
La bionda lo guardò, sorridendo con ironia.
"Scherzi, vero?" Gli chiese, mentre il sorriso svaniva notando la serietà sul volto dell'amico.
"Rudy, sai già-"
"Cosa ci perdi ballando con lei? Esatto, nulla! Quindi, perché no?"
"I-io..."
Maria non riusciva a trovare parole adatte per controbattere, l'amico l'aveva colta alla sprovvista.

Passati circa due minuti, Rudy si era avvicinato al DJ, chiedendogli di mettere un ballo lento come prossima traccia.
"Sabrina!" La chiamò, avvicinandosi a lei.
"Che c'é?" Gli domandò la mora, avvicinandosi per sentire la voce dell'amico, poco udibile per via della mascherina e della musica.
"Vieni verso me e Maria, ti deve parlare!"
La mora annuì, nonostante fosse leggermente confusa.
Rudy si riposizionò al fianco di Maria, con un'espressione fiera sul volto.
"Che hai combinato? Riconosco quello sguardo!"
Lo rimproverò Maria, causandogli una risata.
"Vedrai..." Si limitò a rispondere, mentre la bionda notava l'altra avvicinarsi.
Rudy fece un cenno al DJ, e la musica divenne improvvisamente lenta e romantica.
Maria si voltò verso l'amico.
"Che cosa stai-"
"Buon ballo!"
Esclamò, spingendo improvvisamente Maria tra le braccia di Sabrina, che la afferrò al volo.
"Tutto bene Marì?" La voce di Sabrina era premurosa, e causò un sorriso imbarazzato sul volto della bionda, che in quel momento avrebbe voluto solo uccidere Rudy.
Dopo essersi tirata su, le due si trovarono l'una di fronte all'altra, a mani unite.
"Adesso si" Le rispose Maria con il tono più dolce che potesse utilizzare.
Quell'attimo magico di sguardi venne bruscamente interrotto da una coppia di giovani che, mentre ballava, era finita addosso alle due.
"Oh, scusateci!" Parlò Maria, trascinando via Sabrina dal centro della pista.
"Che ne dici se ci uniamo al ballo?"
La proposta della mora provocò nell'altra un po' di stupore, ma, nonostante non volesse mettersi al centro dell'attenzione, non poté resistere agli occhi brillanti e speranzosi dell'altra, che le avevano causato altre farfalle nello stomaco.

Le due ballavano abbracciate come una vera coppia, e non avevano intenzione di separarsi, quell'abbraccio sapeva di casa per entrambe.
"Grazie..." Sussurrò la bionda all'orecchio dell'altra, mentre continuavano a dondolare dolcemente.
"Per cosa?"
"Di essere nella mia vita"
Sabrina arrossì violentemente a quell'affermazione.
"G-grazie a te" Disse, sorridendo da sotto la mascherina.
Ballarono, risero e scherzarono fino alla fine della serata.

[...]

Arrivati davanti casa di Sabrina, la mora salutò Gerry, che si trovava alla guida, e poi sorrise guardando la bionda, che sembrava scocciata di doverla veder andar via.
"Ci sentiamo per telefono, va bene Mary?"
Le chiese, appoggiandole la mano sulla spalla.
La bionda annuì, dandole un veloce bacio sulla guancia e guardandola rientrare in casa.

Two hearts, One soul || De Ferilli ||Where stories live. Discover now