Riappacificazione

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Si ritrovò a vagare per le vie di Roma da sola, vi erano poche persone per strada, ma la cosa non le dispiaceva, avrebbe potuto pensare in santa pace, o almeno così sperava.
Arrivata alle gradinate di Piazza di Spagna, la raggiunse alle spalle una voce tremendamente familiare.
"Maria? Marìì!!"
In quel momento la bionda sarebbe voluta sprofondare, ma non poté far altro che voltarsi sorridendo, mentre la mora le si avvicinava.
"S-Sabrina!"
Maria rimase un attimo pietrificata dalla bellezza dell'altra.
'Questo abito nero le sta d'incanto... e come fa ad essere così bella anche con quella ridicola mascherina?'  Pensò, ridacchiando.
"Mary, che piacere vederti dopo una settimana... tutto bene?"
Sabrina era rimasta veramente turbata dal comportamento dell'amica, ma cercava di non mostrarlo per non farla preoccupare.
La bionda annuì, tenendo a stento il contatto visivo che si era instaurato tra loro.
"Come mai non sei venuta da me il giorno dopo le riprese? Sai, nel bigliettino non hai lasciato molte spiegazioni..."
Maria notò un velo di tristezza nelle parole dell'altra, e per un attimo si sentì tremendamente in colpa.
"Mi dispiace, ma ho dovuto anticipare le registrazioni di Uomini e Donne, e quindi sono slittati tutti gli altri impegni che avevo programmato, mi perdoni?"
Gli occhi della bionda esprimevano davvero pentimento, e Sabrina lo sapeva bene, ma preferì prendersi gioco di lei.
"Mhh... ti perdono solo se vieni a fare un giro per Roma insieme a me!"
Maria sbuffò debolmente, sorridendo subito dopo.
"Sei davvero stronza quando ricatti eh, sappilo!"
"Accetti o no, Mary?"
L'espressione degli occhi di Sabrina fece rabbrividire la schiena all'altra, che non poté far a meno di accettare.

[...]

Stavano passeggiando da circa un'ora, e Maria aveva detto sì e no tre frasi in croce.
Stava riflettendo su quello che Sabrina significasse per lei, e su quello che avrebbe voluto fare, ma ogni pensiero era sempre più confuso.
Non aveva prestato attenzione alla maggior parte delle cose dette dalla mora, ma continuava ad annuire come uno stoccafisso, non avrebbe voluto farla insospettire.
Si ritrovarono sul Ponte Garibaldi, ormai in cielo vi erano le stelle, ma a nessuna delle due sembrava importare che fosse già così tardi.
Si fermarono ad osservare il fiume in silenzio, mentre da lontano si cominciava a sentire il brusio di gente che affollava, per quanto possibile, il centro.
Si abbassarono le mascherine per prendere un po' d'aria.
Un sospiro da parte di entrambe le fece voltare l'una verso l'altra, proprio come accadeva spesso in studio.
Si sorrisero.
Maria provò una sensazione indescrivibile dentro di sé, sapeva solo che era felice, tremendamente felice di essere con lei, e sapeva anche che l'avrebbe voluta baciare, ma non poteva.
Fu proprio lei a spezzare il contatto visivo, tornando a guardare un punto impreciso, mentre il sorriso svaniva lentamente.
Sabrina percepì una tensione che fino a pochi istanti prima non esisteva, e non sopportava l'idea che Maria non stesse bene in sua compagnia.
Appoggiò la mano su quella della bionda, accarezzandola dolcemente.
"Che ti succede? E' successo qualcosa tra noi? Sei arrabbiata con me? Ti vedo strana ultimamente..."
Il tono della mora era dolce, ma si percepiva tutta la preoccupazione che stava provando.
Maria non seppe cosa dire; non aveva idea di come esporre i suoi sentimenti senza creare scompiglio nella loro amicizia, allora decise di fare la cosa più banale e stupida che le venne in mente in quell'istante.
La mora sentì la mano dell'altra scivolarle da sotto il palmo, e non appena si voltò a guardare, la figura di Maria era già lontana.
Sabrina restò immobile a fissare l'amica andar via.
"Ma Maria..." Sussurrò poi, con gli occhi lucidi.

[...]

Il giorno seguente venne registrata la seconda puntata di Tu Si Que Vales, le cose sembravano andare bene tra le due, vi erano stati molti sguardi, momenti e risate che avevano riempito di gioia il cuore di entrambe.
Sabrina aveva perfino provato a fare l'offesa con Maria per via del gruppo di Nebula che poco prima l'aveva terrorizzata, ma con scarsi risultati.
La cosa che scosse nuovamente la bionda fu una fotografia che una delle concorrenti aveva realizzato, utilizzando proprio lei e Sabrina come soggetti.
Il risultato finale era abbastanza romantico, e il cuore di Maria perse un battito nel vederlo.

[...]

A fine registrazione, Sabrina si avvicinò all'amica, sorridendole.
"Hey Marì, hai visto che brava la ragazza di prima con quella tecnica fotografica?"
"Eh si, davvero brava..." La bionda aumentò il passo, sorpassando la mora, e dirigendosi velocemente verso il backstage.
Sabrina rimase spiazzata, ancora una volta Maria l'aveva lasciata lì come una sciocca, a guardarla scappar via.
Rudy, dopo aver seguito da lontano la scena, si avvicinò alla mora.
"Tutto okay tra voi due? Perché è scappata?"
Le domandò, visibilmente preoccupato.
"Mi piacerebbe saperlo, è da ieri che corre via."
Sussurrò la mora, abbassando lo sguardo sulla loro fotografia, che aveva ancora tra le mani.
"In che senso 'da ieri'?"
Rudy aggrottò la fronte, aspettando una risposta.
"Ieri l'ho incontrata da sola per Roma, abbiamo fatto un giro, ma non ha spiccicato parola praticamente... quando le ho chiesto se fosse tutto ok tra noi, è fuggita via senza dare spiegazioni... Le ho fatto qualcosa? Vorrei tremendamente saperlo, perché ho paura di averla ferita in qualche modo.."
Gli occhi della mora divennero lucidi.
L'uomo ascoltò attentamente le parole dell'altra, e divenne serio notando la tristezza sul volto di Sabrina.
"Adesso mi sente."
"Sai perché fa cosi?"
Il tono di voce della donna divenne speranzoso.
"Può darsi, ma devo parlarne con lei per capire meglio"
La mora annuì, mordendosi leggermente il labbro e trattenendo le lacrime.
"A-allora io vado in camerino" Esclamò, andando via.
Rudy sbuffò, dirigendosi verso il backstage.

[...]

"Ma si può sapere che ti è passato per la mente?! Evitare Sabrina secondo te è la soluzione al problema? Ma non ti rendi conto che dovresti fare proprio il contrario? Tieni davvero tanto a lei, e lei tiene a te, Maria! Prima stava per piangere perché è convinta di averti turbata in qualche modo. E poi siete state così bene per tutta la registrazione, cosa è cambiato?"
La bionda stava subendo l'ira dell'amico in silenzio, sapeva di aver sbagliato.
"Pensavo che evitare di avere un contatto con lei avrebbe annullato in qualche modo i miei sentimenti... ma ho solo peggiorato tutto. Questa distanza che ho creato ha solo aumentato la mia voglia di starle affianco, e per di più le ho fatto capire di provare rabbia nei suoi confronti... Che devo fare Rudy? "
L'amico sorrise dolcemente, appoggiando una mano sulla sua spalla, accarezzandola.
"Sta tranquilla Maria, va da lei"
"E che dovrei dirle?"
"Perché non provi ad abbracciarla e basta?"
Maria sospirò, annuendo e uscendo dalla stanza.

[...]

"Sabrina?"
Bussò con fare deciso alla porta, attendendo risposta, che non tardò ad arrivare.
"E-entra pure" La voce di Sabrina era seria, un po' spezzata.
Maria chiuse un attimo gli occhi, prese un respiro profondo, e poi aprì la porta.
Sabrina le stava dando le spalle, mentre si asciugava frettolosamente le lacrime.
"Sei venuta qui per ascoltarmi parlare e poi scappare via come ieri?"
Le parole della mora arrivarono dritte al petto di Maria, che non disse nulla.
Si avvicinò all'altra e l'abbracciò da dietro, stringendo sempre di più la presa.
Sabrina sgranò gli occhi non aspettandosi una reazione del genere, ma non si mosse.
Quando l'abbraccio si sciolse, la mora si voltò verso Maria, che si trovava a pochi centimetri da lei.
"Per te non vale la regola del distanziamento?" Chiese Sabrina con un piccolo sorriso beffardo sulle labbra.
Maria ridacchiò prendendole la mano.
"Hai visto che sei proprio scema?"
"Mi hai evitato te per tutta la settimana e la scema sarei io? Nun me sembra che stai messa bene a memoria, eh Marì?" Il suo tono scherzoso riempì di gioia il cuore della bionda, che l'abbracciò nuovamente, accarezzandole la schiena.
Questa volta l'abbraccio fu ricambiato anche da Sabrina, che non riusciva ad essere arrabbiata con l'altra per più di cinque minuti.
'Ma cosa me fai Marì, neanche te lo sai come fai a stregamme ogni volta' pensò la mora, con un sorriso dolce sulle labbra.

Two hearts, One soul || De Ferilli ||Onde histórias criam vida. Descubra agora