Capitolo 14

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Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Kendall scoppiò in un pianto disperato fuggendo via.

«Kendall!» Sentì la voce di Harry chiamarla ma lei continuò a correre.

«Kendall. . . » Sentì un leggero bussare alla sua porta della camera.

Sussurrò un debole "avanti".
La porta si aprì rivelando Rosalind.

«Di dove hai saputo il mio indirizzo?» Chiese Kendall confusa.

«Ho chiesto ad Alex.» Disse Rosalind in un'alzata di spalle.

Rosalind si sedette vicino a Kendall.

«Cosa hai?» Chiese.

«Me lo domando anche io figurati, so solo che un arrogante e presuntuoso ragazzo è entrato nella mia testa e non riesco a farlo uscire.» Disse lei sconfortata.

«Mh, non mi sembra tanto presuntuoso se ha rubato il cuore di Kendall Mendles» Disse Rosalind ammiccando.

Lei sbuffò infastidita.

«Stasera vieni con me ad una festa?» Chiese speranzosa Rosalind.

Lei la guardò confusa.

«Quale festa?»

«Un certo Jeremy da una festa e ha invitato tutta la scuola»

«No Ros, poi so come va a finire: mi ubriaco, torno a casa e sono in punizione» Disse lei lamentandosi.

«Dai, ti prego! Non avrai nessuna punizione, almeno per una volta divertiti!» Lei ci pensò su, per poi rivolgere un sorrisetto a Rosalind che ricambiò.

«Ma qui ha vomitato qualcuno!» Esclamò Kendall tappandosi il naso con la mano appena entrata alla festa con affianco Rosalind.

Rosalind rise vedendo l'espressione buffa sul viso di Kendall.

«Andiamo a prendere qualcosa da bere» Gridò Rosalind trascinandola verso l'angolo bar.

Non si sentiva nulla, si doveva gridare per parlare.
Tutto quello le sembrò irritante a Kendall e volle andarsene ma poi ci ripensò.

Che sarà mai divertirmi un po'.
Pensò.

Bevendo la sua tequila in un sorso. Rosalind fischiò ridendo.

«E poi sono io quella che non ne può più di alcolici» Disse Rosalind ridendo.

Erano più o meno le due di notte e Kendall insieme a Rosalind, erano completamente brille.
Dopo cinque o sei bicchieri di tequila diventarono due pazza scatenate.

«Oh, guarda là! Io vado ad adocchiare quel fusto!» Esclamò Rosalind in preda agli ormoni.

Kendall rise non rendendosi minimamente conto della situazione. Passò un cameriere con un vassoio pieno di bicchieri di cristallo pieni di tequila.
Ne afferrò uno ringraziando il cameriere.
Lo mandò giù come sempre in un sorso.
Iniziò a ridere e vedere forme strane.

«Kendall!» Gridò Rosalind preoccupata.

«Sono qui.» Disse lei continuando a ridere.

Rosalind le venne incontro guardandola stupita.

«Kendall, ma quanto hai bevuto?»

Lei continuava a ridere come se tutto quello che Rosalind dicesse fosse divertente.

«Kendall!» Disse una voce alle sue spalle.

«Sì, questo è il mio nome» Disse ridendo in cantilena.

Si girò e vide Niall ridere seguito dagli altri.

«Ma quanto a bevuto?» Chiese ridendo.

«Un bicchierino, piccolino, piccolo, picciò»

A quel punto anche gli altri scoppiarono a ridere.
Andò da Harry barcollando un po'.

«Tu sei troppo antipatico, dovresti bere un po' di arcobaleno ma il segreto è metterci anche un unicorno, di molti colori, non dimenticarlo. Capito bello da nonna?» Disse schiaffeggiandogli piano una guancia.

I ragazzi e Rosalind si stavano quasi rotolando per terra dal ridere mentre Harry da un momento all'altro era pronto per esplodere.

«Ah e non dimenticare: la bocca ti si potrebbe bloccare e rimanere per sempre con questa espressione da galletto impaurito quindi sorridi un po',fa bene,è salutare, è Harry che sorride, yu!» Disse gridando e alzando le mani in aria.

Harry le tappò la bocca con la mano per evitare che sparasse altre cavolate.

«Ringrazia che sei ubriaca» Sussurrò a denti stretti.

«Senti amorino, calmati, la vita è bella, devi sorridere se no' sai cosa ti succede e poi io-»

Non fece in tempo a continuare che Harry la fermò, con un bacio. Un bacio a stampo, niente di passionale. Si staccò da lei e la osservò, la vide che era diventata pietra e sorrise soddisfatto.
Almeno era riuscito a chiuderle la bocca, ma solo per poco.

«Ehi, guarda! Niall e Ros si stanno baciando!» Iniziò ad esultare.

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