Capitolo 5

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Gli accarezzò il petto da sopra la sua maglietta scura, Harry pensò che per una principiante non era niente male.

«Dio, sei così sexy» Sussurrò Harry gemendo.

Tra di loro c’era intesa e passione, Kendall si sentì accaldata ed eccitata, non era normale per lei ma non poté fare niente.

«Harry . . . »

Lui accarezzò il suo corpo senza smettere di baciarla.
Iniziò ad alzarle la maglietta, Kendall riprese conoscenza, si rese conto che se non l’avesse fermato sarebbero potuti andare molto oltre e sarebbero anche potuti venire i ragazzi.
Si staccò togliendo le mani di Harry dalla sua maglietta.
Si sentì un colpo di tosse finto e automaticamente si girarono, i ragazzi li osservavano con uno sguardo abbastanza malizioso.

«Non volevo interrompervi ma ci teniamo a non vedere atti osceni» Disse Jerry

. I ragazzi scoppiarono a ridere mentre Harry ghignò, era diventata un peperone.

«Che ridete e tu Jerry che stai dicendo, non stavamo facendo alcun atto osceno, siete dei deficienti!» Esclamò isterica.

Harry tornò al suo solito posto senza proferire una parola, i ragazzi si diedero da fare per accendere il fuoco mentre Kendall si sedette sul l’erba ammirando le stelle che formavano una strana forma.

«Ce l’abbiamo fatta!» Urlò Niall all’improvviso alzando i pugni in aria vittorioso.

Kendall rise, Harry non fece totalmente caso a loro, era come immerso nel suo mondo, questo succedeva ogni volta che veniva lì, diventava ancora più misterioso e silenzioso.

«Giochiamo ad obbligo o verità?» Chiese Jerry.

Loro annuimmo persino Harry.
Si sedettero in cerchio davanti al falò.

«Iniziamo, Kendall obbligo o verità?» Chiese Jerry con malizia.

«Verità.» Disse insicura, voleva scegliere obbligo ma aveva paura di quello che le avrebbe chiesto Liam di fare.

Jerry emise un verso di dispiacere.

«Ero sicuro» Sussurrò Harry ridacchiando.

Nessuno lo sentì ma Kendall sì.
Lo ignorò completamente.

«Sei vergine?» Chiese Jerry malizioso.

«Sì.» Disse balbettando e arrossendo.

Harry rise come Jerry mentre Alex e Niall si trattennero, gli venivano da ridere per la trasformazione che subì il viso di Kendall al sentire di quella domanda.

«Harry, obbligo o verità?» Chiese sta volta ad Harry.

«Obbligo» Rispose semplicemente.

«Devi baciare Kendall e non a stampo.»

Harry sbuffò e le prese il volto tra le mani, connesse le sue labbra con quelle di Kendall, chiese accesso nella sua bocca che Kendall consentì.
Così un’altra volta iniziò una lotta per la dominanza, che vinse al solito Harry.
Lui la prese e la posizionò a cavalcioni sulle sue gambe mentre Kendall accarezzava i suoi capelli.

«We, non vi ho detto fate sesso, risparmiatevi il resto per quando siete soli» Esclamò Jerry.

Kendall si levò di scatto cadendo anche con il sedere sulla terra dura e fredda, emise un verso di dolore ma si ricompose.
Harry non esprimeva alcuna emozione, sembrava senza sentimenti o cuore, quello che per Kendall era.

«Ragazzi io vado» Disse Kendall alzandosi.

«Ma se nemmeno sai la strada, aspetta che ti accompagnamo» Rispose Alex.

«No, tranquilli, la so, vado.» Disse camminando.

«Ciao» Gli altri risposero anche loro con un “ciao”.

Prese il telefono per strada e mise le cuffiette.

«So kiss me» Continuò a cantare piano.

Aveva una passione nascosta, il canto. Non voleva farlo sapere a nessuno, non desiderava la fama o i soldi, voleva rimanere la classica ragazza di campagna.

«Canti bene» Nonostante ci fossero le cuffiette lei sentì quella voce roca vicino a lei parlare.

Tolse le cuffiette e si girò, si chiese come avesse potuto apparire dal nulla Harry.

«Grazie, ma che ci fai qui?»

«Ti accompagno» Rispose semplicemente.

«Ma come ho già detto posso anche da sola» Disse un po’ infastidita.

Era come trattata da bambina e non le andava giù.

«E anche se io non l’ho detto tu non sai la strada, ti perderesti sicuramente se ti lasciassi sola»

«Non è vero!» Disse arrabbiata Kendall.

«Non sai nemmeno in che strada siamo.»

«Invece lo so!»

Anche se sembrava una bambina capricciosa il suo orgoglio le imponeva di non tacere.

«Su che strada siamo?» Chiese ridendo Harry.

Quella risata le parve come una melodia.

«Beh, siamo . . . » Non vide nessun cartello che dicesse il nome della strada quindi si rassegnò.

«Hai vinto, non la so!»

Harry rise ancora più forte.

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