Epilogo

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Eccola qui. È semplicemente questa.
La storia di una città incastrata tra il mare, i monti ed il cielo.
Una città nata per diventare grande.
Una città dimenticata dalla storia.
Eccola qui.  Questa è la storia di Massimo e Francesca, venuti al mondo per proteggere un mistero e per amarsi di un amore diverso da quello concesso al resto degli uomini.
Un amore nato sotto i miei occhi stanchi, che lo avevano riconosciuto prima ancora che lui riconoscesse se stesso.
I miei occhi che avevano visto due anime sfiorarsi con le mani, cercarsi con lo sguardo, riconoscersi dall'odore.
Ho portato a termine il mio compito, tenendomi stretta la mia passione. Quella a cui ho immolato la mia intera vita.
Ho lasciato le mie signore a riposare in eterno, nelle viscere nascoste della Quinta repubblica.
Ho visto gli occhi di una nuova Francesca impressi sulla tela, e sono morto in pace, nella casa nascosta sulla collina dove due labbra che non avrebbero potuto amarsi, si erano sfiorate nella penombra di un pomeriggio di sole.
La verità su un piccolo villaggio di pescatori risuonerà nel mondo, tanto potente da travolgere i secoli e riscrivere la storia.
La leggenda è protetta, ho fatto il mio dovere.
Ma questa leggenda ha sempre esatto un prezzo da chiunque abbia avuto l'onore di prendervi parte.
Il mio è stato la solitudine.
Per altri è stata semplicemente la menzogna, l'impossibilità di rivelare la parte più nobile della propria vita.
Per loro è stata l'infelicità.
Massimo e Francesca sono stati i prescelti. Coloro che hanno permesso di far echeggiare nel mondo la verità.
E sono anche stati coloro che hanno dovuto pagare il prezzo più alto, per permettere alla leggenda di continuare ad esistere.
Separati per la vita, innamorati per sempre.
Due cuori che in tre giorni hanno vissuto l'amore che in molti non vivono in una intera esistenza. Due cuori destinati alla lontananza.
E così io vi saluto.
Mi sono spento lassù, nella casa che mio padre trovò sulla collina, sperando che faceste tesoro della storia che ho avuto l'ardore di raccontarvi.
Sperando che qualcosa del mio piccolo mondo, affogato in una costa leccata dal mare, su una riviera più limpida dell'aria stessa, abbia potuto far vibrare il vostro cuore, lasciando la sua traccia.
Sperando che un giorno tutti possano conoscere la storia di Massimo e Francesca, che si amarono senza quasi mai toccarsi.
Che resero possibile quello che tutti avevano sempre ritenuto impossibile.
E così, questa che vi ho raccontato, è la storia di una leggenda a cui tutti vorrebbero credere e a cui nessuno riesce a credere del tutto.
È la storia di una torre arrampicata su un castello, di un castello arrampicato su una collina, e di una collina arrampica sul mare.
Questa, proprio questa che vi ho raccontato, è la storia della donna a cui nessuno riuscì a dipingere gli occhi.

Giovanni Canepa
Custode della Quinta repubblica.

FINE

Ringraziamenti

Questo libro è dedicato a Maria Giulia che, a ottantadue anni, si nasconde dietro alle tende per fare gli scherzi. E a Francesco che, a novanta anni, finge di spaventarsi, ride e la bacia.
Ai miei nonni, per avermi dimostrato che l'amore, quello vero, può realmente durare per sempre.

Per prima cosa ringrazio tutti voi, dal profondo del cuore.
Ringrazio chi ha lasciato una stellina ad ogni capitolo, chi mi ha fatto sentire il proprio supporto con un messaggio, chi mi ha fatto domande, chi ha fatto congetture.
Ringrazio chi ha semplicemente letto, lasciando che le mie parole conquistassero un piccolo spazio del suo tempo.
Scrivere questa storia è stato bellissimo, sapere che qualcuno l'ha letta, e ha vissuto con me parte della magia da cui mi sono lasciata travolgere, lo è ancora di più.

Ringrazio per le visite, per la pazienza e per la dovizia di particolari, l'associazione pensionati della città di Noli, che si è prodigata per farmi conoscere luoghi magnifici, appena celati agli occhi di un turismo che sembra spesso disinteressato alle meraviglie nascoste appena al di là della spiaggia.
Se avete la possibilità, fate una gita in questa cittadina nascosta, che saprà raccontarvi una storia forse meno fantasiosa della mia, ma sicuramente altrettanto magica.

Ringrazio le guide e l'ufficio del turismo della città di Bergeggi al quale è legata un'associazione senza scopo di lucro che organizza camminate gratuite nel luoghi di cui vi ho raccontato.

Il sentiero del pellegrino non solo è aperto, ma è facilmente raggiungibile (senza il passaggio nel terreno che mi sono palesemente inventata). Vi si accede a piedi da via XXV aprile, davanti al vecchio collegio, così come ho scritto nel libro, e vi condurrà fino a Varigotti, regalandovi una nuova prospettiva della costa ligure. Se volete potete percorrerlo in solitaria, seguendo la segnaletica facilmente identificabile (non troverete il sigillo della Quinta repubblica, ma alcuni simboli che vi permetteranno di arrivare a tutti i luoghi che ho citato nel libro, e ad altri ancora), altrimenti, se ne avrete la possibilità, affidatevi alla conoscenza della guida che saprà raccontarvi le stesse storie che mi hanno fatta innamorare e che mi hanno spinto a scrivere questo romanzo.

San Lazzaro, Santa Margherita, la grotta dei falsari, l'eremo del capitano D'Albertis e altri posti che, a differenza dei primi, non sono citati in questo libro, vi attendono per mostrarvi tutta la loro meraviglia e la loro potenza storica o naturalistica.
Tutti gli indizi trovati nei luoghi raccontati nel romanzo sono di mia invenzione.

Il castello di monte Ursino è visitabile ogni sabato e domenica, pagando la cifra simbolica di 2 euro per il biglietto di ingresso. Una ristrutturazione importante ha da poco reso possibile un percorso magnifico, che vi farà vedere la costa dall'alto, all'interno di un impotente castello medioevale (la feritoia a mezza luna che inquadra l'isola di Bergeggi è realmente esistente, così come il secondo giro di mura prima del maschio. L'interno della torre è invece frutto della mia fantasia poiché non mi è stato possibile visitarlo, così come il passaggio segreto e la camera del tesoro nascosta sotto terra che sono totalmente inventati).

San Paragorio è visitabile, anch'essa, nei giorni di sabato e domenica. Anche qui c'è un biglietto di ingresso ad offerta libera. Credetemi, ne vale la pena.
Io ho avuto la fortuna di incontrare un vecchio signore che ha passato con me due ore del suo tempo, spiegandomi, raccontandomi e svelandomi ogni aspetto nascosto dell'antica cattedrale.
Ogni cosa scritta in questo libro riguardo a San Paragorio corrisponde alla realtà.

La torre del Canto o dei quattro Canti è visitabile solo su appuntamento.
Tutto quello che ho scritto sulla sua architettura corrisponde a realtà. La famiglia Ceretti, nel libro proprietaria della torre, è invece di mia invenzione, così come il muro confinante con la casa di Francesca nel quale è nascosto il primo indizio.

Il personaggio di Ignazio Appiani/Giacomo non esiste e non è mai esistito.
Così come Gioacchino di Ferruccio del Bottari, Serafino di Francesco del Bottari, Bartolomeo del Bottari, Donato Appiani e Francesca di Ugolino di Giuseppe Querci.

Federico II del Carretto, firmò invece la bolla che eleggeva Noli a repubblica indipendente, esattamente il 2 agosto del 1192, così come scritto nel libro.

Massimo Bottari e Francesca sono frutto della mia fantasia.

Noli è stata effettivamente una grande repubblica marinara, ma la sua gloria si spense lentamente man mano che la sua espansione veniva ostacolata dal territorio circostante.
Il fatto che Genova la considerasse una sua pari e non una sua sottomessa, corrisponde invece a realtà.
Nessuno storico invasato genovese ha cercato di distruggere la storia di Noli, o almeno non vi è nulla di documentato a riguardo.
La dama, il pittore e il custode sono interamente inventati.
Non esiste nessun dipinto raffigurante una donna di nome Francesca e non esiste nessun segreto nascosto legato ad esso, così come non esistono quadri di epoche diverse raffiguranti tutti la stessa donna.
La leggenda e tutto quanto scritto a riguardo non esistono e non sono mai esistiti... almeno credo.

Con affetto
Bianca

La donna a cui nessuno riuscì a dipingere gli occhiWhere stories live. Discover now