Capitolo 5

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Lele

Mi dirigo verso la porta del bagno per poi cominciare a bussare <<Lele calmati>> dice Diego mettendosi vicino a me, ma io non lo ascolto e riprendo a bussare più forte non ricevendo risposta <<ma che cazzo succede?>> dice Tanc aprendo la porta mezzo vestito dato che è ancora senza maglietta <<questo lo voglio chiedere io a te, che cazzo vuoi fare? Perché hai chiesto il beauty piccolo a Valerio?>> e a queste mie parole lo posso vedere immobilizzarsi per qualche secondo per poi rispondere con tono incerto <<beh ecco, non posso fare un piccolo viaggio di qualche giorno?>> <<destinazione??>> dico sempre più arrabbiato, non penserà di fregarmi vero? <<non lo so ancora Lele, fammi finire di vestire che ho freddo>> dice per poi chiudermi la porta in faccia e io ancora più incazzato vado in camera a mettermi le scarpe e prendere il giacchetto per poi uscire di casa senza dare retta agli altri che mi chiamano. Non mi sono arrabbiato quando ho scoperto tutto quello che mi ha nascosto, ma pensa davvero che può prendere e andare a Roma così? Non mi ha già mentito abbastanza? Perché non capisce che lo voglio aiutare?? Arrivo ad un parco vicino casa nostra e mi siedo sulla prima panchina libera a vedere gli ultimi bambini che giocano, mi rilassa sempre vedere la loro allegria, la loro sincerità. Poco dopo comincio a rilassarmi e sento il telefono cominciare a squillare e lo prendo per poi vedere il nome di Tancredi sullo schermo e decido comunque di rispondere, sicuro sono preoccupati del mio comportamento <<ti pare normale uscire di casa così?>> chiede incazzato nero <<dovevo uscire, mi stavo innervosendo>> <<per cosa?>> <<forse perché dopo tutte le merde che mi hai detto di tuo padre vuoi scendere a Roma da solo?! Cazzo dimmelo almeno!>> <<Lele... ti prego vieni a casa e parliamone con calma>> <<non voglio ancora tornare>> <<ti prego... per-per favore>> dice e sento la sua voce tremare <<Tanc non piangere>> <<ti prego ho bisogno di te, è stata una giornata di merda abbastanza>> <<vengo, d'accordo? Sto vicino casa, dammi qualche minuto e sono da te va bene?>> <<ok...>>

Tanc

<< sta tornando>> dico ai ragazzi quando stacco la chiamata e mi asciugo una lacrima, mado sembra che oggi ho il ciclo, non mi sono mai comportato così con Lele <<ovvio che sta tornando, lo hai chiamato tu>> dice Gian e vedo Diego annuire <<che intendete?>> chiedo confuso, ma non fanno in tempo a rispondere che sento la porta chiudersi e mi fiondo ad abbracciare Lele che mi stringe forte a se <<sono stanco morto Lele, stai in camera con me questa notte?>> <<certo>>. 

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