Il Buon Samaritano Vuole Essere Ripagato

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DYLAN

Lo schianto con i capelli biondi e il corpo da urlo, che avevo puntato a inizio serata, è messa davvero male. L'ho intercettata per puro caso fuori dal locale, mentre fumavo l'ultima sigaretta, prima di tornarmene a casa. Mellow, come l'ha chiamata il cantante di stasera, è davvero una bambolina con quei grandi occhioni grigi, quella bocca polposa e sexy e quei capelli così morbidi da sembrare pura seta.

Devo ammettere che farei carte false pur di portarmela a letto, pur di poter spogliare quel corpo generoso, ma non sono un maniaco e darle una mano è stato un gesto del tutto disinteressato. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se al mio posto avesse incontrato un altro ragazzo pronto ad approfittare di tanto ben di Dio.

Sto per varcare la porta d'entrata, alla ricerca dell'amico di Mellow, quando sento un boato di voci concitate e il rumore di decine di bicchieri andare in pezzi. Come prevedibile, in una serata con un tasso alcolico così elevato, è scoppiata un'enorme baruffa che ha coinvolto la maggior parte dei presenti.

Ritorno sui miei passi più in fretta che posso. Considerati i miei precedenti per rissa, se la polizia, che sicuramente sarà già stata contattata, arriva e mi trova qui, ci impiega un nano secondo a mettermi le manette e a sbattermi dentro per una notte, anche se per stavolta non ho fatto niente.

Eliminata l'opzione dell'amico di Mellow, non mi resta che tornare da lei, chiederle dove abita e portarla a casa io stesso. Raggiungo la mia Mustang nera e fortunatamente trovo la splendida biondina ancora al suo posto, illesa ma addormentata. Cerco di svegliarla, la scuoto leggermente per le braccia, mi perdo per qualche secondo su quel viso angelico, ma non c'è niente da fare: la bella addormentata non si sveglierebbe nemmeno se scoppiasse una bomba.

Mi metto alla guida e sgommo via da qui, senza un piano ben preciso. Sono quasi le tre del mattino e, anche se rischio di beccarmi una denuncia per sequestro di persona, credo proprio che la porterò a casa con me, o meglio all'appartamento vuoto di mio fratello dove passerò anche io la notte.

Parcheggio sul vialetto alberato di fronte a casa, prendo Mellow in braccio, che nel frattempo continua a dormire beata, e la porto dentro. Mio fratello Zac è fuori città per un convegno e non tornerà prima di domani; oggi pomeriggio sono passato per dare da mangiare al suo gatto Romeo e poi ho deciso di uscire con dei vecchi amici, con cui sono andato a sentire una band in quel postaccio con le luci psichedeliche.

I miei ex compagni di liceo se ne sono andati poco prima di me, lasciandomi da solo per l'ultima sigaretta. Avevo già deciso di tornare a dormire qui, invece che a casa mia, considerata la distanza e l'ora tarda. Quello che non avevo previsto era che non sarei stato solo. La cosa non mi dispiace per niente, anche se avrei preferito passare la notte con questa biondina in tutt'altro modo.

Sistemo la mia ospite incosciente nel letto matrimoniale e la copro con un plaid, mentre io vado in bagno per farmi una doccia, non prima di averle dato un'ultima lunga occhiata.

Spero proprio che la mia buona azione venga ricompensata uno di questi giorni, perché sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire un bocconcino così grazioso.

Quando mi butto sul divano sono le tre e mezza ormai, ma i rumori che provengono dalla strada non si placano nemmeno a quest'ora. Il loft di Zac é a Old Town, una delle città più frenetiche del Maine, una zona totalmente diversa dal posto tranquillo dove vivo io. Mi chiedo come faccia a dormire mio fratello con tutto questo baccano.

Mi spoglio i jeans e mi tolgo anche la maglietta, perché i miei vestiti odorano tremendamente di fumo, e poi mi sdraio sul comodo divano a tre posti in pelle nera, coperto solo da una misera trapunta a scacchi. Mi addormento pochi minuti dopo, esausto e piacevolmente fiero delle mie azioni da good boy.

In My Veins In My Blood Where stories live. Discover now