Pi Lo Chun

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Eloise si alzò in piedi, cercando di intravedere il nuovo ragazzo.

Un distinto uomo si stava avviando verso la loro casa, seguito a pochi passi di distanza da un giovane che trascinava un grande baule. La carrozza si era fermata qualche metro più in là.

Sebastian esibì un largo sorriso e si avviò a braccia aperte verso l'uomo adornato di ricche vesti. "Benvenuto!" esclamò stringendogli la mano. L'uomo ricambiò la stretta con un timido cenno del capo. Eloise storse leggermente la bocca. Sinceramente si immaginava una persona totalmente diversa dai racconti di George e Lando.

"Ti andrebbe di visitare la piantagione? O preferisci riposarti? Il viaggio è stato lungo?" chiese Sebastian adattandosi perfettamente al ruolo del padrone di casa. L'uomo rimase perplesso qualche istante, poi disse "Vi ringrazio davvero molto per la vostra disponibilità ma devo essere di ritorno al porto questa sera".

Questa volta fu il volto del tedesco a dipingersi di un'espressione confusa. "In che senso? -balbettò- pensavo ti avessero avvertito che necessitavamo del tuo sostegno a lungo termine". "Forse c'è un malinteso- replicò l'altro- ho parecchi altri clienti che mi aspettano". "Ma dovevi dedicarti alla nostra piantagione! – ribatté Sebastian infastidito- Norris e Russell ce lo avevano promesso!".

"È per questo che sono qui" si intromise il ragazzo, giunto finalmente nei pressi della casa e lasciando cadere il baule a terra.

Il tedesco spostò lo sguardo su di lui "Scusa?". Lui si raddrizzò, con un sorriso disarmante dipinto sul volto e la mano tesa verso l'altro "Piacere di conoscervi, sono Alexander Albon. Ma potete chiamarmi Alex".

"E saresti l'esperto? Sei giovanissimo!" replicò Sebastian sconvolto. "Mio padre mi ha insegnato tutti i segreti del suo mestiere- continuò Alex sistemando le cinghie dei suoi bagagli- ho una discreta fama in Thailandia. Sono certo che lavoreremo molto bene insieme". "E quindi tu chi sei?" chiese il tedesco girandosi verso l'altro uomo. "È il mio accompagnatore- replicò prontamente Alex- mi potete indicare dove poter sistemare le mie valigie? Sono piuttosto pesanti" "E per quale motivo non se ne occupa l'accompagnatore?" si intromise Fabian, sollevando un sopracciglio.

"Nella nostra cultura non si ragiona così- rispose Alex candidamente- ognuno è responsabile delle proprie cose e non vedo il motivo di caricare un'altra persona del peso del mio bagaglio". Eloise si lasciò sfuggire un sorriso. Ammirava il modo in cui si era posto subito questo ragazzo, da qualche sfumatura lo notava molto simile a lei.

"Piacere di conoscerti, -la strappò dai suoi pensieri proprio Alex, rivolgendosi direttamente a lei- sei la moglie di Sebastian?" "No, è la mia promessa sposa" rispose velocemente Fabian, iniziando ad alterarsi. "Sì, esatto" mormorò Eloise, risentita dal fatto che non l'avesse lasciata rispondere in autonomia.

"In ogni caso, c'è una dependance per te" continuò Sebastian indicando una piccola struttura poco distante da loro. "Abbiamo parecchi posti vuoti, possiamo ospitarlo nella nostra casa" replicò Eloise. Il tedesco scosse però la testa "Non è bene che un lavoratore abiti con i proprietari".

La ragazza strinse i pugni, cercando di non replicare solo per non mettere in discussione il potere di Sebastian. Ma una mentalità simile era ciò da cui lei era fuggita, non poteva pensare che certi preconcetti fossero ancora così radicati persino in chi l'aveva accolta a Ceylon.

"Non credo sia corretto- disse infine, non riuscendo a non esplodere- lui è qui per aiutare noi e..." "Va tutto bene- la fermò proprio Alex con un sorriso dolce- mi adatto ad ogni situazione. Ti ringrazio comunque per la tua gentilezza..." lasciò la frase in sospeso, come a farle intendere che non conosceva ancora il suo nome. "Eloise" completò velocemente lei, arrossendo leggermente. Era certa di non aver mai conosciuto qualcuno di così genuinamente elegante nei modi e nelle parole. Certo, a Parigi i giovani benestanti erano tutti educati, ma in un modo molto innaturale, affettato. Alex invece era sinceramente gentile e questo piaceva molto a Eloise. In un mondo di perfette rose confezionate, una selvaggia orchidea spiccava per la sua bellezza. E lei la notava nel ragazzo thailandese.

Ceylon [IN PAUSA]Where stories live. Discover now