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Simone

Sono di nuovo allo studio medico. A breve inizierà il turno del pomeriggio. Ancora adesso non ho smesso di pensare a Serena. Solo che sono un cretino.

Se tra me e lei iniziasse qualcosa io cosa potrei offrirle? Sono un uomo separato e dopo un matrimonio fallito devo ammettere che l'amore ha perso ogni attrattiva. A una come Serena potrei dare solo sesso o una di quelle storie dove due non si amano ma fanno sesso e escono insieme come due amici più che due innamorati.

Il problema è che alle donne le storie così non piacciono. Loro si innamorano ogni due per tre e fanno fatica a frenare in tempo le sensazioni del cuore.

Io purtroppo ho accettato che per me le cose stiano in questo modo. Non ho bisogno di una donna per essere felice, mi serve solo un buon lavoro e poi tutto il resto conta meno. Di un amore si può fare a meno ma di un lavoro no. Il lavoro è ciò che garantisce la nostra sopravvivenza non l'amore. Viva il lavoro.

Ho chiamato il primo paziente del pomeriggio. Il mio cuore batte a mille a vedere che la paziente è una signora anziana accompagnata da Serena, dalla mia Serena. Sarà sicuramente la nonna.

Serena non mi toglie lo sguardo di dosso nemmeno questa volta.

《 Buongiorno 》 vado incontro salutando.

Invito nonna e nipote a sedersi.

《 Buongiorno. Io le ho portato da vedere delle analisi del sangue che ho fatto per sapere se va tutto bene perché ho qualche valore sballato mi sa 》 mi spiega la nonna.

Mi accorgo che Serena si sta mordendo le labbra. Impazzisco quando una donna lo fa! Una donna che morde le labbra per me è la fine del mondo, di solito cedo alla passione quando capita questo. Capisco che la donna vuole fare l'amore.

Sono più concentrato su Serena che sulle analisi del sangue della nonna. Mi devo dare una calmata o qui finisce male.

Ad un certo punto mi accorgo che Serena cerca di guardare sotto. Ora si che posso impazzire.

《 Signora, le sue analisi vanno benissimo continui così che la salute è importante alla sua età 》 dico poi alla nonna.

La nonna mi sorride.

Poco dopo si alzano e io le accompagno verso l'uscita. Riesco anche a mettere un bigliettino che avevo scritto per Serena, nel caso lei tornasse nelle tasche dei suoi pantaloni.

Non vedo l'ora di sapere cosa mi risponde.

Serena

Sono appena rientrata a casa mia dopo aver riportato nonna a casa. Proprio adesso ho messo le mani nelle tasche dei pantaloni e c'è qualcosa dentro.

Lo prendo in mano e mi rendo conto che è un foglietto. Decido di capire cosa c'è scritto ma soprattutto vorrei sapere come sia finito li.

Lo apro.

" Scrivimi su WhatsApp alle venti. Questo è il mio numero!".

Non vedo l'ora di scrivere.

Deve averlo messo Simone 

La dolcezza della siringa Where stories live. Discover now