Suicide (capitolo 24)

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Amarti è un suicidio

Rihanna - Suicide

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Liz muoveva la testa a tempo di musica mentre si preparava il thè; le note di "Somewhere in Neverland" uscivano dal cellulare e un tenero sorriso le increspò il volto ricordando il suo primo incontro con Zayn, quando la canticchiò all'orecchio di Vicky e lui era ancora un misterioso, bellissimo, sconosciuto con l'aria da duro. 

«...Wendy run away with meI know I sound crazy, don’t you see what you do to me? I wanna be your lost boy, your last chance; a better reality...» canticchiò seguendo il testo della canzone.

«Sai mi ricordi molto Trilly...» Liz trasalì portandosi una mano al cuore e voltò il viso verso la porta dove si trovava Perrie, appena arrivata a casa McCollugh «...e non parlo della tendenza ad avere i fianchi larghi ma perché perdutamente innamorata di Peter Pan anche se lui non ricambiava i sentimenti e avrebbe fatto di tutto per lui» la bionda si mise seduta sulla sedia accavallando le gambe.

«Anche bere il veleno pur di salvarlo...» disse sovrappensiero Liz, ricordando quella parte dove la fatina rischiò la sua vita e rischiò di morire e lui non aveva ancora capito cosa lei provasse per lui

"Sei uno sciocco asino" rispondeva sempre la piccola fatina quando Peter Pan le chiedeva spiegazioni per i suoi comportamenti, chiaramente dettati dalla gelosia...

Flash-back

Erano passati poco più di tre mesi dal suo primo incontro con Zayn e mai si sarebbe aspettata di iniziare a frequentare lui e il suo gruppo di amici e, sopratutto, di sentirsi subito a suo agio con persone conosciute da poco.

La sua timidezza l'aveva spesso frenata con le nuove conoscenze, facendola stare in angolo a osservare senza interagire con nessuno. Quando era con persone conosciute da poco sembrava che le parole le rimanessero incastrate in gola e non riusciva a dire una parola; ma con loro non era capitato, si sentiva come se li conoscesse da sempre.

C'era un'unica pecca in tutto questo che rovinava la sua armonia, la cotta per Zayn; anche se non lo voleva ammettere era terribilmente gelosa del moro e guardarlo flirtare con altre ragazze la indispettiva molto forse troppo.

Guardò il ragazzo che le piaceva uscire dal bagno tirandosi su la cerniera del pantaloni e sistemandosi la camicia. Fece un veloce occhiolino alla ragazza con lui, liquidandola in fretta, e raggiunse gli amici seduti al tavolo del disco pub.

«Cos'hai, gattina?» le domandò il moro quando la vide allontanarsi da lui, dopo essersi seduto accanto a lei.

La ragazza si voltò, colpendolo al braccio con uno schiaffo «Smettila di chiamarmi gattina» sibilò assottigliando gli occhi

Zayn con il labbro inferiore incastrato trai denti, la prese e la trascinò contro il suo petto «Lo sai quanto mi piace quando tiri fuori le unghie, gattina...» le morse la guancia lasciandole un leggero segno rosso «...per questo ti faccio sempre arrabbiare»

Liz gli diede una gomitata e si liberò dalla sua presa, il moro si portò la mano allo stomaco dolorante «Mi vuoi dire perché adesso ti comporti così?» domandò risentito, massaggiandosi la parte colpita guardando quella ragazza dal sorriso da bambina che, inconsapevolmente, lo stava aiutando a combattere i suoi demoni, portati dentro di se per due anni

«Sei uno stupido» borbottò la ragazza incrociando le braccia la petto e mettendo il broncio.

Diceva sempre quella frase quando, Zayn, le chiedeva spiegazioni per quelle piccole scenate di gelosia che non riusciva a nascondere; le sembrava assurdo che il moro non si fosse accorto della sua cotta gigantesca per lui.

Give me love || Zayn Malik ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora