Capitolo II

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***

«Io con lui non ci lavoro» disse Draco distogliendo lo sguardo da Harry interrompendo così il loro contatto visivo.

«E perchè mai?» chiese Catrinne confusa.

«Non importa il perché, l'importante è che io non lavorerò con lui.» disse Draco incrociando le braccia al petto indispettito.

«Se posso interrompere questa discussione, neanche io sarei propenso a collaborare con il signor Malfoy...» dissi Harry guardando la superiore attraverso le lenti spesse e rotonde.

«Che modi garbati... quindi ora sono diventato il "signor Malfoy"?
Sei serio Potter?» chiese Draco con un velo di sarcasmo nella voce alchè l'altro sospirò.

«Io ho cercato almeno di essere educato, mentre tu al contrario sei rimasto quello di sempre...» disse il moro sbuffando e portandosi un mano al viso.

«E sentiamo un po', come ero prima?» chiese Draco

«"Arrogantemente maleducato" e "Figlio di papà" non ti dicono nulla?» disse con tono freddo ma duro, come se avesse voluto sputare le parole in faccia al biondo.

Draco divenne rosso dalla rabbia
«Prova a ripertelo Potter e... »

«SILENZIO!»
I due si girarono all'unisono verso la superiore.

«Voi due dovrete collaborare, che lo vogliate si o no. Draco tu sei il migliore nel nostro reparto mentre il signor Potter è vice Auror...»

«Incredibile Potter. Sei diventato vice Auror... E io che pensavo non riuscissi neanche a finire gli studi...» disse con tono spinoso il biondo mentre Harry lo fulminava con lo sguardo.

«Ho detto silenzio...» disse Catrinne irritata

«Come dicevo, due più qualificati per questo caso non esistono.
Quindi, ripeto se non mi fossi spiegata per bene, voi due collaborerete punto e basta. Ora potete tornare a lavorare, ma domani tu verrai spostato nel reparto degli Auror.» disse indicando con il dito Draco

«Ma Catrinne...» provò a iniziare lui, ma lei gli lanciò un occhiataccia come a dirgli di stare zitto, cosa che lui fece immediatamente.

«Ora andate.» disse, ma ne Harry ne Draco fecero un solo passo.

Lei sospirò portandosi una mano al viso stanca di quel comportamento infantile adottato dai due

«Se non lo aveste capito, quello che ho detto non era un invito, era un ordine.»

I due annuirono, tutt'altro che felici.
Draco prese il caffè ormai freddo, che aveva posato sulla cattedra della superiore, mentre Harry usciva a passo svelto.

Fissava immobile il punto dove al figura di Harry era uscita come ipnotizzato.
Il cuore che batteva veloce mentre un miliardo di pensieri gli inondavano la mente come un fiume in piena.

«Draco? Ti ho detto che puoi andare...» disse lei distogliendolo dai suoi pensieri .

Draco sembrò finalmente tornare sul pianeta Terra
«Ehm... giusto...» disse il biondo uscendo alla svelta dall'ufficio lasciando alquanto confusa la sua superiore.

*

Arrivata la pausa pranzo, Draco andò fuori dal suo reparto e si diresse verso l'uscita.

Ogni volta che arrivava la pausa pranzo lui, Blaise, Pansy, e avvolte anche Theo, si incontravano ad un bar babbano che aveva aperto due anni prima lì vicino al Ministero.

~Drarry~ Filophobia [AGGIORNAMENTI LENTI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora