Addio?

28 3 0
                                    

"S-Si aggiunge lei?" Dissi preoccupata

"Certo! Voi volete scappare e io voglio avere il posto della mamma, se voi riuscireste nel vostro piano darebbero la colpa a Isabella!"

Guardammo Krone arrabbiati come se dovessimo sospettare qualcuno.
Mi avvicinai a Norman e gli sussurrai "non so se ci dobbiamo fidare"
La donna mi sentì e rispose "certo che potete fidarvi!"
"E come possiamo esserne certi?" Chiese Emma

"Perché siamo sulla stessa barca" Krone fece vedere il collo dove c'era scritto il suo codice: 011145
Misi una mano sul collo dove c'era il segno, il mio numero era 11037.
"Altre prove?" Chiese Norman stringendo la mia mano a me ed Emma

"Ah certo" la donna aprì un po' la camicia e fece vedere una cicatrice lungo il petto

"Cos'è?" Chiese Gilda

"È una cicatrice, se metti solo un piede fuori dalla fattoria ti elettrificherà"
Sgranai gli occhi
Norman guardò Emma e lei sospirò

"Ok, accettiamo"
Norman allungò la mano e gliela strinse

"Aspetti, un ultima domanda" chiesi seria

"Certo, parla" disse la signora

"Se lei ha quel numero faceva parte della fattoria giusto? È mai uscita da qui?"

"No, mai. Sono sempre rimasta qua dentro e non ho mai visto il mondo esterno"

Era sera e ci ritrovammo nella stanza da letto

"Non sarà pericoloso?" Chiese Gilda

"Cosa?" Rispose Don

"Fidarsi di lei, insomma, ci squadrava ogni volta e ora...ci vuole aiutare" la ragazzina guardò il pavimento

"Hey, se faremo questa cosa, la faremo assieme. D'accordo?" Sorrise Emma

Guardavo la finestra pensierosa, cosa succederà dopo alla nostra uscita? Ma cosa più importante, Riusciremo mai ad uscire?

"Hey [T/N]" mi girò e vidi Norman, il ragazzo si avvicinò e mi sussurrò nell'orecchio:

"Io ed Emma questa sera andiamo da Sorella Krone, vieni pure tu?"

annuì
"Ovvio che vengo, non lascio i miei amici da soli con una pazza"

Venne sera e io, Emma e Norman andammo davanti alla stanza della bambinaia

Bussai alla porta che venne aperta

"Cosa volevate chiedermi?" Disse la donna riccia

"Possiamo chiedere di tutto?" Chiese il ragazzo

"Di tutto"

"Allora...potremmo vedere un localizzatore per questi aggeggi?"

Il resto non lo capì perché ero concentrata sulla bambola, l'avevo già vista ma non mi ricordavo dove

"Pure tu vuoi fare una domanda?" La donna mi risvegliò dai miei pensieri e guardai gli altri

"Sì...oltre a sapere dove era il localizzatore e non le sa rompere, quanti anni ha?" Cardani di farmi sembrard convinta e senza paura

"È scortese chiedere gli anni a una persona, comunque ho 26 anni"

"Dove si trova la casa di cui parlava prima? E come ha fatto a diventare in questo modo il mondo? Sempre se lo sa" chiese Emma

"Non so rispondere a nessuna delle due domande"
La donna si avvicinò con cautela a noi

"E la sicurezza?" Chiese Norman
"Non c'è n'è molta, ma una cosa la so"

La donna iniziò a ridere come una psicopatica
"VOI SAPEVATE GIÀ TUTTO DI QUESTI" ed indicò l'orecchio
"Se volete sapere di più, non esitate a chiedere~"

In quel momento ce ne andammo

Il giorno dopo mi risvegliai circondata da Ray, Emma e Norman

"Alla buon ora dormigliona!" Rise Emma

"Bel buongiorno uh?" Risposi e alzai il busto, sbadigliando e stropicciandomi gli occhi

"Hey Ray cos'è quella?" Chiesi al ragazzo che teneva in mano una macchina fotografica

"Ti mostro subito" la mise davanti alla sua faccia e schiacciò un pulsante che azionò un flash.

Caddi dal letto
"AHIO!" Esclamai

Ray rise
"Hai riso!" Sorrisi e andai davanti a lui, prendendo i due angoli della bocca e allungandolì, formando un sorriso
"Sì ora lasciami" disse il ragazzo
Feci come detto
"Con questa potrò rompere i localizzatori"

"Comunque abbiamo fatto un piano, dopo il pranzo Ray andrà a distrarre la mamma, Gilda e Don rimarranno fuori e io, te ed Emma andremo a prendere la corda, se uno di noi tre non si presenterà lì andremo avanti, tanto sai dov'è la corda quindi ci puoi raggiungere" spiegò Norman

Annuì ed andai fuori

"Dove vai?" Mi chiese la rossa

"Vado a mangiare qualcosa! Ho fame" mi grattai la nuca e continuai per il mio percorso ma mi fermai vedendo Isabella e Krone una davanti all'altra

Isabella iniziò un discorso e in mano aveva un coltello

L'altra donna chiuse gli occhi, ma le venne porsa una lettera, appena la lesse sgranò gli occhi

"Allora credo sia un addio, Krone"

Non capivo, ma sapevo che qualcosa succederà ad un loro "alleato"

Siamo solo dei bambini... || COMPLETA PER ORA ||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora