Reddie: Tornando indietro_

capitolo 17

«Stai scherzando?!»
La voce acuta, lo sguardo puramente sorpreso, il viso vagamente, eppure evidentemente, sbiancato di Richie lasciarono sbigottito Eddie per qualche istante. Non si aspettava reagisse in quel modo, anzi, immaginava che se ne sarebbe uscito con una delle sue battute su sua mamma.

Era arrivato da pochi minuti a casa del suo migliore amico e ad aprirgli la porta era stata Emma, la quale stava ancora pulendo il macello causato dalla festa della notte precedente.
Lo aveva accolto con un bel sorriso ampio, che più che altro sembrava un ghigno, ma non ci fece particolarmente caso, già sorpreso dalla calorosità con cui l'aveva invitato "ad accomodarsi".
Richie si era catapultato in fretta e furia al piano terra ed era apparso alle spalle di sua sorella.
«Richard! Ma guarda un po' chi è venuto a trovarti!»
Eddie ebbe l'impressione che Emma stesse cercando di sottolineare qualcosa o che le sue parole avessero un sottotesto che lui non avrebbe potuto capire.
«Wow, incredibile, guarda un po' chi c'è! Ora noi ce ne andiamo... Tu... tu divertiti a pulire» blaterò sbrigativo, prendendolo per mano e trascinandolo di sopra, in camera sua.
«Piccolo stronzo-» rispose Emma quasi fra sé e sé sorridendo.

Ora erano entrambi accovacciati nel buco tra l'armadio di Richie e uno degli angoli tra le pareti della stanza, dove erano soliti mettersi a chiacchierare, seduti su un paio di vecchie coperte.

«Non puoi andare ad ad Atlanta!» esclamò Richie «E poi da quanto l'aveva già deciso? E quando ha intenzione di partire?!»
«Rilassati Rich, non abbiamo ancora nemmeno comprato la casa e sono sicuro che riusciremo a convincerla a restare. Probabilmente basterà che faccia il leccaculo per un po' e capirà che il suo amato figlio sta crescendo benissimo qui a Derry» Eddie alzò le spalle e abbozzò un sorriso.
«Il leccaculo?»
«In breve, dovrò darle continuamente ragione, ubbidirle sempre e stare molto a casa»
«Perché non è già così?!» sbottò Richie «Non puoi farti rovinare ancora la vita da quella donna»
«Non... non mi sta rovinando la vita!»
«Ah, no?» fece per continuare, ma si bloccò vedendo un alone di tristezza sul viso di Eddie.
«Scusa Spaghetti, è solo che non lo trovo giusto»

Non è giusto.

«Non ti preoccupare, in effetti hai ragione... e non chiamarmi Spaghetti. Non ho la più pallida idea di dove tu abbia tirato fuori questo nomignolo, ma non mi piace»
«Oh, sì che ti piace Eds!»
«NON È VERO!»
Eddie era rosso come un peperone mentre tirava a Richie, che rideva a crepapelle con le mani sulla milza, degli schiaffetti sulle braccia.
Si ritrovarono a "fare la lotta" come due bambini di sette anni.
Il primo era praticamente sopra al secondo, il quale si proteggeva col braccio destro e intanto cercava di scansare l'amico con le gambe.
«EDS EDS EDS! EDDIE SPAGHETTIII»
«SMETTILA CRETINO»
Ad un certo punto Richie riuscì a far cadere Eddie grazie ad una ginocchiata ben piazzata e quest'ultimo gli piombò addosso, ma subito rotolò alla sua sinistra.
«Scusami, ti ho fatto male?»
«Figurati, peserai un kilo e una piuma!»
Rimasero in silenzio per qualche secondo prima di ricominciare sghignazzare.

«Scusa Spaghetti, è solo che non lo trovo giusto»
Così aveva detto Richie, no? Il tema delle ingiustizie a Eddie pareva ricorrente.
Evidentemente nulla è mai giusto a Derry.
La sua mente corse di nuovo al giorno precedente e al quel "Sono gay" che lo aveva tanto preso alla sprovvista.
Richie lo aveva scoperto da ormai un anno, quando il lui del futuro glielo aveva detto, no? Si chiese però se il suo migliore amico si fosse semplicemente fidato, molto improbabile, o ne avesse avuto la conferma dopo essersi preso una cotta per un

~(altro)~

ragazzo.
Certo, poteva anche darsi che si fosse accorto di non essere attratto dalle ragazze, mentre invece provava interesse per i ragazzi in generale, però il dubbio restava.
E chi sarebbe potuto essere?

Salveeee
Sono tornata! Ormai aggiorno circa ogni tre, quattro, cinque giorni, vi è comodo?

Quell' "~(altro)~" è un piccolo regalo da parte della scrittrice (che in teoria sarei io, cHi L'aVrEbBe MaI dEtTo?!)

Cyauuuu