È passata mezz'ora e siamo rimasti con tre pedine, due io e una lui.
Faccio l'ultima mossa "pesce matto" dico esausta.
"Meravigliosa come sempre signorina Gwen"
"Grazie e come dico sempre, la regina è sempre la più forte, ora dobbiamo andare arrivederci signor. Flip" dico sorridendo.
"Arrivederci signorina" dice andando via.
Guardo Max che sorride divertito insieme ad Alan.
"Andiamo?" Dico sorridendo "aggrappati a me, Alan lontano dalle meduse chiaro?"
Faccio aggrappare Max al mio ventre e cominciamo a nuotare verso il palazzo ridendo e scherzando.
Improvvisamente vedo una medusa velenosa poco distante da noi, metto una mano davanti ad Alan per farlo fermare. Guardo in basso siamo nella baia delle meduse velenose, non me ne sono accorta.
"Vai verso la superficie Alan" dico al bambino guardandolo salire "Max ti va di divertirti?" Dico sorridendo e guardandolo mi guarda terrorizzato.
"Non credo" dice tremando
"Andiamo, forza Alan dobbiamo proseguire" gli urlo attirando l'attenzione delle meduse su di me "non staccarti per nessuna ragione al mondo" dico a Max sottovoce.
Comincio a nuotare tra le meduse tenendo una mano sulla schiena di Max per non farlo scappare, faccio lo slalom tra le meduse che cercano di pungermi per aver violato il loro territorio, arriviamo dall'altra parte della baia sani e salvi, Alan ci raggiunge guardandomi preoccupato.
"Gwenny non farlo mai più" dice piangendo.
Mi stacco da Max e abbraccio Alan "ehy non piangere" dico sorridendo.
Una piccola medusina velenosa mi viene vicina cercando di pungermi ma mi scanso, mi segue mentre io nuoto all'indietro, sbatto con la sciena contro qualcosa di morbido, mi giro appena e noto che è un'enorme medusa adulta, guardo in alto e scatto nuotando in superficie allontanandomi e ridendo, adoro scappare dalle meduse velenose anche se è pericoloso.
Scappo e prendo Max e Alan per mano trascinandoli "andiamo" dico ridendo, siamo abbastanza lontani così mi fermo, siamo davanti al palazzo.
"Oddio che giorno è oggi?" Chiedo preoccupata.
"Il 17 perché?"
"Il compleanno di Eric, non sarà affatto felice di questa mia visita ne sono sicura" dico guardando il palazzo.
"Gwenny posso andare intanto?" Chiede Alan esitante.
"Certo vai" dico sorridendo.
"E noi non andiamo?" Dice Max staccandosi e venendomi di fianco.
"ti porterò in un posto prima" dico facendolo riattaccare a me. Nuoto verso una piccola grotta, la mia grotta dovrei dire. Max si stacca guardandosi intorno stupito. Mi metto a pancia in su e sento gli occhi pizzicare.
"L'ho scoperta da piccola all'età di 5 anni, mia madre era umana ma è morta, le piacevano le stelle così ogni volta che trovavo una stella che si era persa la portavo qui e decoravo la grotta, dando loro una nuova casa, poi mi stendevo a pancia in sù e guardavo le stelle e quello che per me diventò il cielo stellato di cui mi raccontava mia madre nelle sue storie, non ci ho mai portato nessuno sei l'unico ma non ne devi fare parola"
"Promesso" dice sdraiandosi accanto a me.
Un tromba mi fa sussultare "dobbiamo andare" Dico andandogli dietro e prendendolo per i fianchi, nuoto più veloce che posso entrando nella bellissima città dei coralli, la più bella dei sette mari o almeno, così dice il giornale del pesce pagliaccio.
"Eccoci in città, andiamo a casa mia vieni" nuoto tenendolo stretto e arriviamo nel grande 'giardino', se così si può chiamare, del palazzo, vedo Scat e Plaz che mi vengono incontro, lascio andare Max e gli vado incontro, Scat mi prende una mano facendomi volteggiare, mi fa ballare per un pò facendomi ridere e si ferma facendomi tornare al posto di prima "siete bellissima principessa" dice con una riverenza, baciandomi la mano.
"Scat devi chiamarmi Ondina, niente formalità okey?" Annuisce.
"Scusi principessa" dice sorridendo malizioso, alzo gli occhi al cielo.
"Mio padre?" Chiedo sorridendogli.
"È nel suo ufficio, lo vado ad avvertire della sua presenza" si avvia ma lo fermo.
"Gli faremo una sorpresa" dico fermandolo.
Prendo Max e lo faccio attaccare ai miei fianchi e il viso dei sue uomini si illumina di una luce mai vista.
"Ciao vediamo dopo" entriamo nel palazzo.
"Ondina? Sei una principessa?" Chiede stupito staccandosi. Lo guardo e annuisco.
"Si" dico non capendo il perchè della domanda.
"Proverò a nuotare da solo, dimmi come fare" dice guardandomi serio.
Annuisco " okey, muovi le gambe, alternandone una su e l'altra giù...bravo...ora aiutati con le braccia devi formare grandi cerchi davanti a te...bravo ce l'hai fatta" ora nuota a rana-stile, è buffo sembra un bambino, rido.
"Forse è meglio se per un pò continuo a portarti io okay?" Dico sorridendo, annuisce.
"Si grazie, mi arrendo" dice sorridendo gentilmente.
"Dai andiamo" si attacca a me e andiamo nell'ufficio di mio padre.
"O-o-ondina? Mia figlia è tornata, mi sei mancata tantissimo! La terra com'è è bella? Ti piace? La collana? L'hai avuta?" Dice abbracciandomi e togliendomi il respiro.
Mi stacco un pò e rido "sei sempre il solito papà, anche tu mi sei mancato, la terra è bellissima e...quali erano le altre domande?"
"La collana l'hai ricevuta? Ti piace?" Dice Max ridendo alle mie spalle.
"Oh giusto grazie Max, si l'ho ricevuta, è bellissima grazie" dico giocandoci, guardo mio padre che guarda Max scioccato, noo, papà non lo fare, di solito quando arrivano persone nuove le abbraccia fino a stritolarli, spero che non lo faccia, oddio si sta avvicinando a lui, no papà ti prego, lo abbraccia e Max cerca di dimenarsi e di staccarsi dall'abbraccio ma mio padre è fortissimo quindi non ci riuscirà.
Mio padre si stacca e Max tira un sospiro di sollievo facendomi ridacchiare.
"Papà noi-" mio padre mi interrompe bruscamente.
"Fantastico mia figlia ha trovato il suo sposo, resterai sulla terra come hai sempre voluto, devono saperlo tutti andiamo ragazzi miei" ci mette le braccia sulle spalle stringendoci a sé, sospiro, dopo devo dirglielo una volta per tutte.
Mi fermo sottraendomi a quell'abbraccio "non posso venire alla festa" dico seria sotto lo sguardo indagatore di mio padre.
"Perché mai?" Dice sorridendo gentilmente.
"Non andrò alla festa di Eric, non posso, sarà rovinata se ci sarò io e tu lo sai" dico sorridendo debolmente.
"Ondina non lo dire neanche per sogno" dice nervoso venendomi in contro, cerca di prendermi un braccio ma mi scanso, faccio uno scatto verso l'alto con la coda e lo supero.
"Ondina non piangere" dice mio padre serio "una regina non piange MAI" dice scandendo bene l'ultima parola, lo guardo i miei occhi devono avere cambiato colore.
"Peccato che NON sono la regina padre" non sono mai stata così formale con lui, chissà perché sto piangendo mi pizzicano gli occhi.
Mi giro e vedo Eric che mi guarda preoccupato, gli passo di fianco uscendo dal palazzo, nuoto verso la superficie, mi fermo a metà strada per vedere se qualcuno mi sta seguendo ma sono tutti alla festa, vedo solo Alan e due delfini che giocano nel giardino ma non mi hanno visto.
Salgo in superficie e mi siedo su uno scoglio poco distante dal palazzo, stringo la collana e canto una canzone che mia madre mi cantava da piccola. Guardo il cielo, la luna piena illumina il mare.
"Mia conchiglia mi sussurri segretamente la canzone del mare,
La luna si rispecchia nelle acque cavallucci marini guizzano tra i coralli." Dei delfini emergono con la testa dall'acqua e si appoggiano allo scoglio dove sono seduta.
"Polvere di stelle si fondono nelle alghe dei capelli dorati.
Nel tuo desiderio di ragazza sognante, sei una nave che attraversa l'orizzonte.
Tagliando le onde azzurre ed incognite.
Il battito del tuo cuore e la tua musica sono dentro di me nei miei pensieri che scorrono come il mare blu.
Dove sei protetta dal cielo che si unisce ad esso all'orizzonte."
Accarezzo un delfino che chiude gli occhi rilassandosi, quattro teste familiari emergono dall'acqua.
Alan, Max, Les e mio padre mi guardano stupiti, tutti tranne mio padre che mi guarda arrabbiato. Giro il viso dall'altra parte i miei occhi hanno ancora il colore viola del pianto.
"Ondina devi venire a palazzo" dice mio padre arrabbiatissimo.
"No" dico secca e fredda come il ghiaccio "andate via padre" dico girando il viso verso di lui e fulminandolo con lo sguardo.
"Non me ne andrò finché non mi dirai che verrai con me" dice serio.
"allora vorrà dire che me ne andrò io" dico tuffandomi in acqua e nuotando il più lontano possibile, sento mio padre nuotarmi dietro ma lo sa che sono più veloce di lui, nonostante ciò continua a seguirmi, ho molti metri di vantaggio ma mi blocco quando uno squalo mi spunta davanti agli occhi.
"Gwenny!" Urla Max spaventato.
Lo squalo mi viene in contro ma io schivo, mi segue fino a incastrarmi contro uno scoglio, sorrido beffarda e allungo una mano verso di lui "SIZE!" dico a voce alta che rimbomba ovunque attorno a noi, l'acqua prende forma di falce e lo colpisce a una pinna facendolo cadere sulla sabbia, gli vado vicino e lo accarezzo vedo che è una femmina.
"Va tutto bene non voglio farti del male, mi aiuterai?" Le dico sottovoce, mi guarda spaventata "ti guarirò la pinna mi dispiace, amico mio" dico scusandomi sinceramente, lei mi guarda e annuisce appena esitante "grazie torno subito, intanto girati ti curo la ferita" dico allontanandomi per prendere delle alghe, le prendo lunghe un modo da fasciargliela per bene e torno da lei.
"Eccomi, brava ora sta buona sentirai un pò di bruciore" le avvolgo la pinna delicatamente cercando di no farle male, ci metto sopra una mano e dico "mare che mi culli dolcemente, cura le ferite del mio cuore e di chi mi è accanto" una luce arancione le illumina la pinna, tolgo le alghe "bene, ora muovila lentamente....brava così... " muove la pinna su e giù e si alza cercando di mantenere l'equilibrio si stabilizza e mi ringrazia inchinandosi.
"Io sono la regina degli squali, ragazza grazie del tuo aiuto, se ne avrai bisogno ti aiuterò, ti saro obligata per sempre" dice inchinandosi.
"La ringrazio regina, la prego mi aiuti devo scappare, lontano il più possibile" dico sorridendo debolmente.
"Bene allora attaccati a me..." mi incita a dire il mio nome.
"Gw- Ondina, il mio nome è Ondina sono la principessa del regno delle sirene, la ringrazio" mi siedo sulla sua schiena e nuotiamo lontano.
"Ondina!" Sento mio padre chiamarmi seguito dalle urla di Max e Leslie.
"Va tutto bene piccola?" Dice la regina guardandomi con la coda dell'occhio.
"S-si credo" dico asciugandomi gli occhi, che mi pizziccano terribilmente.
"Non piangere piccola" dice sorridendo "è vero che voi sirene cantate bene?" Dice cercando di tirarmi su di morale, mi alzo e le nuoto vicino.
"Perché mi hai attaccata prima?" Chiedo ignorando la sua domanda.
"C'era un cucciolo di squalo che era nel vostro territorio e lo stavo cercando, oh alghetta bruciacchiata e ora che faccio, me n'ero scordata" dice fermandosi di colpo.
"Ascoltami torniamo in dietro, dobbiamo trovarlo" dico sorridendo dolcemente.
"E tu?"
"Verrò anch'io ma ora dobbiamo trovarlo, andiamo" dico nuotando velocemente verso il castello, mi viene accanto.
"Ti ringrazio Ondina"
"Prego, in quanto futura regina devo prendermi cura del mio popolo"
"Ma gli squali non sono il tuo popolo"
"Già è vero, allora facciamo così, quando salirò al trono tra tre mesi io e te stringeremo un accordo se avrete bisogno noi vi aiuteremo e lo stesso farete voi" dico guardandola negl'occhi.
"D'accordo" dice sorridendo.
"Bene andiamo" nuotiamo velocemente verso il punto in cui eravamo prima. Mio padre e Max sono ancora lì, mio padre sembra disperato.
"un re non piange mai, padre" dico avvicinandomi a lui lentamente "aiutami a trovare un cucciolo di squalo, Max non penserai di poltrire spero" mio padre alza la testa di scatto e mi nuota addosso.
"Non osare scappare mi più signorina"
"Si si ma adesso dobbiamo trovare il cucciolo" guardo la regina.
"Mia signora procediamo?" Lei annuisce e nuota attorno alla città senza entrare e cerca il piccolo squalo.
Io cerco in città seguita da Max e mio padre che cerca nel giardino del palazzo.
Lo trovo dietro a un corallo spaventato e tremante "ehy piccolo, non aver paura non ti farò niente, vieni da me, ti porterò dalla tua regina, vieni" viene verso di me insicuro e mi salta tra le braccia cedendo alle lacrime spaventato, gli accarezzo la schiena calmandolo, lo prendo per una pinna "andiamo" vado verso l'alto e vedo la regina che ci viene incontro felice, il piccolo si nasconde dietro di me.
"Sol non devi scappare mai più capito?" Dice lei raggiungendoci, mi sposto appena mettendo in mostra il piccolo che la guarda con gli occhi dolci.
Lei mi guarda "ti ringrazio ci vediamo il giorno del tuo compleanno Ondina"
"Sono io che ti ringrazio regina, ma ancora non so il suo nome"
"Puoi darmi del tu siamo amiche ora, mi chiamo Ginevra" dice sorridendo.
"Ti ringrazio Ginevra, ci vedremo al mio compleanno" le dico inchinandomi, si gira e con il cucciolo al suo fianco se ne vanno.
Max mi viene affianco "tuo padre era terrorizzato" dice arrabbiato.
"Lo so, ha paura di molte cose nonostante si finga forte" dico nuotando lentamente con Max e il suo modo buffo di nuotare accanto me, rido davanti alla sua espressione furiosa, arriviamo al parco e vedo mio padre che continua a cercare dietro ai coralli e alle alghe.
"Papà lo abbiamo trovato e sono andati via" dico senza smettere di ridere.
Mi butta su di me di nuovo "guai a te se mi fai preoccupare di nuovo" mi rimprovera furioso.
"Si scusa papà, quando diverrò regina avremo una nuova alleata"
"Ma tu...hai trovato il tuo sposo e resterai sulla terra no?" Dice confuso.
"Devi sciogliere il contratto" dico ad occhi chiusi so che questo lo farà arrabbiare e tanto anche.
"Perché?" Dice cercando di celare la rabbia che però fuoriesce come un volcano in eruzione.
"È stato un errore, io non lo amo e lui non ama me" dico sulla difensiva.
"Non ci sono errori, se baci una persona la baci e basta" dice andando avanti e indietro.
"Infatti l'ho baciata io, tu mi piaci perciò parla per te, signore io amo sua figlia ma se lei non mi vuole allora la prego di annullare il contratto" dice Max venendo avanti.
Mio padre sospira e mi guarda come per avere conferma di quello che ha detto Max e io annuisco.
"Bene allora, domani saremo a cena con il signor. Tentacolus" dice rassegnato.
"grazie papà" dico sorridendo debolmente.
"Ondina, ne sei propio sicura? Ti dò tempo fino a domani, poi prenderai una decisione" dice girandosi e andando verso l'entrata del palazzo.
"Papà...." entra ignorandomi e io sospiro "andiamo" dico a Max sottovoce.
"Ah figliola, alla festa tra dieci minuti" dice mio padre affacciandosi dalla porta.
"Ma che-?"
"Niente ma" dice serio.
Sospiro sconfitta e sento Max ridacchiare alle mie spalle.
"Dovrai metterti il papion Max" dico sorridendo beffarda, la cosa che odia di più è vestirsi elegante e questa non è di certo una festa da quattro soldi.
Mi guarda facendo una smorfia "attaccati prima arriviamo prima finisce" si attacca a me e lo porto nella mia stanza.
Amelia una bellissima sirena dai capelli rossi e gli occhi marrone chiaro ci aspetta seduta elegantemente sul mio letto.
" Ragazzi, i vostri vestiti sono già pronti, forza su sbrigatevi" dice con un accento francese.
"Amelia è un piacere vederla" la donna sulla quarantina mi sorride mostrandomi un vestito stupendo.
"Quello è....lo dovrei indossare stasera?" Dico stupita, annuisce e mi sorride "non posso indossarlo, attirerei troppo l'attenzione"
"Sei la principessa la attirerai qualunque cosa tu indossi" dice lei sorridendomi.
"Non è giusto" dico sbuffando.
Mi tolgo la canotta indossando il top di corallo e la gonna di velluto arancione come la mia coda.
Mi giro e vedo un Max totalmente diverso dal solito che mi guarda arrossito.
"Sei bellissima principessa" dice guardandomi dalla testa alla coda.
"Grazie" dico arrossendo.
"Principessa c'è un ultima cosa" interviene Amelia con una collana di perle "questa era di sua madre signorina" la guardo triste e le allontano la mano nel suo vano tentativo di mettermi la collana.
"La indosserò il giorno del mio 18 esimo compleanno" dico sorridendo debolmente "ti ringrazio Amelia".
"andiamo o vostro padre si arrabbierà e non poco" dice lei sorridendo e facendo dei gesti per incitarci a muoverci.
Usciamo dalla stanza ridendo, Max nuota da solo sta diventando davvero veloce, è davvero sorprendente.
Arriviamo davanti alla sala dove si tiene la festa, le porte si aprono e gli occhi sono puntati su di me, lo immaginavo, prendo la mia posizione regale, schiena dritta, petto in fuori, sorriso smagliante e mani unite davanti a me.
Mio padre ci viene in contro "ragazzi benvenuti alla festa, noiosa come al solito, ma alla festa" dice facendo l'occhiolino a Max che ride educatamente.
Un ragazzo alto e biondo si avvicina a noi e si inchina educatamente.
"Principessa siete stupenda mi permette questo ballo" mi chiede prendendomi la mano e baciandola delicatamente, che schifo odio quando la gente fa il baciamano, è una cosa senza senso. Mio cugino gli spunta alle spalle e mi guarda "il primo ballo è mio amico" lo guardo confusa e lui mi sorride furbo.
Mi prende la mano facendomi volteggiare "Eric mi dispiace so che non dovrei essere quì ma quello stupido di Max mi ha baciata e..."
"Ehy non importa in fondo mi fa piacere che tu sia qui" gli sorrido dolcemente e lui ricambia, balliamo tre canzoni senza fermarci.
"Direi che possiamo fermarci sono esausta" dico ridendo.
"Concordo pienamente" dice sospirando.
Andiamo verso mio padre e Max che non ci hanno tolto gli occhi di dosso.
"Ondina la tua danza è fantastica e leggiadra come sempre" dice una voce maschile alle mie spalle, mi giro e vedo Les e il suo futuro marito che mi sorridono, abbraccio Yuna selvaggiamente "oddio amica mia, quanto mi sei mancata" dico con le lacrime agli occhi ride.
"Ma insomma ci siamo viste due giorni fa Gwenny" dice senza smettere di ridere, sento Max e Derek ridere e io guardo quest'ultimo stupita, non lo ricordavo così bello.
"Derek, sono anni che non ci vediamo, sei migliorato sai? Trattamela bene e?" Dico sorridendo.
"Buonasera Ondina, anche tu e di molto anche, assolutamente la tratterò come una dea" dice guardandomi dalla testa alla coda.

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora