ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ

49. Un'amore ufficiale

Sbuffo deluso ed estraggo il mio cellulare dallo zaino così da poter chiamare il mio hyung e ottenere delle spiegazioni sul perché non sia qui con me adesso, è stato devastante uscire dall'aula entusiasta di poterlo vedere e abbracciare e rimanere invece solo a cercarlo dappertutto senza successo.

Digito il suo numero, che ormai so a memoria, e aspetto che mi risponda. Uno squillo, due squilli, tre squilli, niente...riprovo ancora e ancora ma i miei tentativi continuano ad essere vani: di lui nessuna traccia, né di persona né al telefono.

Mi prendo allora i capelli tra le mani e mi racchiudo a riccio, consapevole di sembrare patetico a comportarmi così apertamente davanti a tutta questa gente, ma poco mi importa se si tratta di Taehyung.

Starà bene? è la domanda che continuo a pormi nei seguenti minuti, sono arrivato al punto che non mi importa più nulla della sua stupida sorpresa, voglio solo sapere che sta bene e cosa l'ha bloccato dal venire da me, il suo ragazzo.

«È per caso lei Jeon Jungkook?» mi domanda all'improvviso una voce talmente calda e familiare da farmi venire i brividi al constatare che mi sia così vicina. Esco dal mio rifugio momentaneo e noto subito un paio di gambe magre e sode essere posizionate davanti al mio essere, seguo allora il profilo slanciato difronte a me è quello che vedo mi lascia a bocca aperta.

Ho davanti a me il mio hyung che in tutto il suo splendore tiene in mano un bouquet di rose rosse ed un sacchettino bianco con le maniglie in tessuto.

Spalanco la bocca al vederlo e me la copro subito dopo, non riuscendo ad emettere una sola parola che descriva al meglio quanto io sia felice e commosso in questo momento. Gioia, sollievo, euforia, felicità, stupore, e tante altre emozioni positive mi colpiscono come un sonoro schiaffo lasciandomi senza fiato.

E per l'ennesima volta Kim Taehyung è riuscito a stupirmi nel migliore dei modi, certo, mi ha fatto patire le pene dell'inferno fino a qualche istante fa, ma la contentezza che provo in questo momento non ha eguali. È straordinario, sono così fiero di lui, di noi.

«Taehyung..» dico solamente prima di scoppiare a piangere come un bambino riuscendo così finalmente a liberare tutta l'ansia e la successiva gioia da lui causata. Mi tremano le mani e il cuore mi batte tanto forte da sentirmelo risuonare nelle orecchie come dei tamburi, come un ronzio magnifico senza fine.

In poco tempo il mio volto diventa una vera e propria cascata tante sono e impetuose le lacrime che scorrono lungo le mie guance, cerco di respirare con calma ma i continui singhiozzi dovuti all'emozione non aiutano e mi ritrovo perciò col corpo mosso da spasmi incontrollabili.

«Amore no, non piangere ti prego» mi consola il maggiore appoggiando accanto a me il mazzo di rose per sedersi al mio fianco e abbracciarmi forte, io dal mio canto affondo il viso nel suo petto e prendo grandi respiri per tornare in me.

Continuo a ripetermi che non ho nulla per cui piangere: è un momento meraviglioso e dovrei godermelo con il ragazzo che amo, eppure la mia forte sensibilità è venuta fuori un'altra volta e anche se adesso vorrei urlare e saltare di gioia, mi ritrovo invece a piangere come una fontana stretto al castano.

«Hey, volevo renderti felice, non farti piangere» si imbroncia spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, siamo fronte contro fronte e da qui riesco a vedere quanto amore c'è nei suoi occhi mentre mi osserva da vicino, arrossisco senza nemmeno accorgermene.

«S-Sono felice» cerco di sorridere in modo presentabile, mi stacco di poco da lui e mi asciugo il volto con un fazzoletto gentilmente offerto dal maggiore.

«Sicuro? Mi hai fatto preoccupare, volevo che fosse tutto perfetto e quando finalmente ti ho trovato sei subito scoppiato a piangere..»

Non riusciva a trovarmi allora...