1. Midori

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Midori è una città formata da diversi grattacieli e attraversata dal verde della natura che la circonda. Molti palazzi sono circondati da alte piante ed alberi grazie ai quali, sebbene la città viva il transito dei tanti mezzi che inquinano, si respira un'aria piuttosto leggera e non particolarmente caratterizzata dall'inquinamento.

Nella città ci sono diverse attività che da tempo cercano di investire in tecnologie sostenibili per sviluppare sempre più mezzi di trasporto elettrici. A queste, però, si contrappongono le tante altre attività che sfruttano ancora tanto il petrolio per trarne profitto, rovinando le bellezze naturali di Midori e gli habitat in cui gli animali vivono.

Un tempo Midori era principalmente caratterizzata dal verde, vi erano diversi templi e gli animali vivevano tranquillamente le loro vite. Ma poi, nel corso degli anni, l'attività dell'uomo di costruzione delle tante strutture ad oggi presenti, ha portato ad una importante deforestazione ed alla fine della vita di tante creature.

Oltre alla parte più moderna, chiamata Gendai, formata da palazzi e grattacieli, Midori è caratterizzata anche da una zona più tradizionale, di antica costruzione e per alcuni tratti rivista con alcuni ritocchi in anni più recenti, separata dalla prima da un lungo ed imponente ponte rosso in marmo, Naga, che attraversa un azzurro e lucente fiume chilometrico. Si tratta della zona del Kai, formata da alcuni antichi templi immersi tra la natura e situati ai piedi di un'alta montagna.

Nel corso dei decenni, dopo che la zona del Gendai aveva ormai preso forma, molte generazioni di uomini hanno provato ad avviare progetti che prevedevano anche il completo rifacimento della zona del Kai attraverso la demolizione di gran parte dei templi per costruire altre grosse e moderne strutture. Queste avrebbero dovuto avere lo scopo di creare notevoli spazi per le attività commerciali, grosse aziende ed industrie e far diventare la città una vera e propria capitale del profitto. Solo qualche tempio sarebbe rimasto intatto per poter preservare l'attività turistica verso la cultura più tradizionale di Midori.
Tutti questi progetti, però, rimasero tali in quanto generazioni di abitanti fortemente legati alla tradizione, al valore culturale e storico di Midori, si contrapposero. Per alcuni rappresentava un insulto alla storia della città, per altri un'opera disumana che non avrebbe fatto altro che portare ulteriore distruzione della natura circostante e delle creature viventi, per altri invece rappresentava una folle sfida verso quella che si credeva essere la sacralità dei templi e quindi una provocazione verso un qualcosa di spiritualmente superiore.
Al di là di quelle che potessero essere le motivazioni che si contrapponevano alle spinte idee di demolizione e ricostruzione, sta di fatto che la zona del Kai rimase quasi intatta in quanto l'attività umana, che si protrasse nel tempo, si limitò a delle semplici opere di ammodernamento per alcuni templi lasciando che questi potessero continuare ad ergersi tra le meraviglie degli alberi, dell'azzurro fiume che ivi scorreva e delle creature viventi.

E proprio in uno di quei templi di ampia forma rettangolare, caratterizzato da diverse colonne di media altezza e di un colore rosso acceso che sorreggono un ampio tetto a capanna, a non molti passi dal ponte Naga, vive un giovane ragazzo, discendente da una delle storiche generazioni che avevano lottato duramente per la salvaguardia del Kai, amante degli animali e della natura in tutte le sue sfumature: Koibito Sosaku!



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