Epilogo: Insieme

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(Immagine del capitolo presa dall'anime)

Bip bip bip

Di nuovo, quel suono frastornante era tornato quella mattina di fine agosto.
Ma quel giorno, la sveglia, a Josuke, aveva annunciato la cosa più bella di sempre.

Si alzò allegramente dal letto, sprizzando gioia da tutti i pori e trotterellando verso il bagno, con i vestiti in mano e il kit completo per tirare i suoi capelli a lucido come sempre. Appena giunto, si fece una bella doccia profonda, fischiettando allegramente, e una volta che ebbe finito si vestì, si sistemò i capelli nella sua solita acconciatura e una volta che fu soddisfatto del suo duro lavoro, ritornò nella sua stanza per arraffare le ultime cose che gli servivano prima di uscire.
"Josuke, dove diamine vai così presto? D'estate, poi?!"

Tomoko, indaffarata con la pulizia della casa, si fermò per un attimo ad osservare il figlio trotterellare verso l'uscita di casa sua, lanciandogli un'occhiata fra l'incuriosita e stranita. Sembra così contento... chissà che gli passerà per la testa... pensò confusa la mora, aspettando la risposta del figlio.
"Ah, te l'avevo già detto! Esco con Okuyasu." rispose con semplicità il moro, con un sorriso a trentadue denti e gli occhi che scintillavano.

Tomoko alzò un sopracciglio, ancora abbastanza perplessa dall'aura gioiosa che emanava Josuke, ma scrollò le spalle e disse:
"Non tornare tardi o sai che fine fa la tua console."

Josuke sobbalzò a quell'affermazione gelida ed esclamò animatamente:
"Sì signora!"
Con tanto di saluto da soldato.

Dopodiché, aprì la porta di casa ed uscì, sempre fischiettando gioiosamente.
Il rombo rumoroso di una moto lo fece ritornare con i piedi per terra, ma lo fece anche sorridere ancora di più: Okuyasu si fermò con la motocicletta proprio di fronte casa sua, voltandosi e sorridendogli in maniera un po' provocante.
"Hey Josuke. Pronto per andare?"

Il moro annuì vigorosamente, salì dietro il suo ragazzo e una volta che entrambi furono pronti e Josuke si tenne stretto ad Okuyasu, quest'ultimo fece ripartire il veicolo a tutta velocità. Questo spaventò leggermente Josuke, mandandogli una scarica elettrica lungo la spina dorsale, facendolo ridere di gioia ma anche facendolo avvinghiare più forte ad Okuyasu per la paura di cadere.

Mentre Okuyasu guidava rapidamente, Josuke cercò di distrarsi dal fatto che i suoi capelli stavano venendo rovinati dalla potenza dell'aria che li spingeva indietro e si guardò attorno, osservando il paesaggio circostante che scorreva lesto sotto i suoi occhi.

Tutto di quella giornata era perfetto per loro, soleggiata e che illuminava dolcemente i loro volti, l'aria che gli sferzava il viso, disordinando a entrambi i capelli mentre si apprestavano a raggiungere la loro destinazione.

Josuke sorrise teneramente pensando a tutti gli eventi che lo avevano portato a quel momento, appoggiando il viso sulla schiena di Okuyasu, e lasciandosi trasportare dal rumore del vento che gli carezzava il viso e le orecchie.

Dopo pochi minuti di folle corsa su moto, giunsero alla loro destinazione: era una pianura abbastanza grande, costeggiata da qualche collina e qualche albero sparpagliato qui e là, costellato da migliaia di variopinti fiori e piante di tutti i tipi. Insomma, un paradiso per chiunque amava i picnic e l'aria aperta e un posto anche particolarmente romantico.

Okuyasu parcheggiò la propria moto in uno spiazzo di strada apposito, che si trovava proprio accanto alla pianura in cui si apprestavano a fare, per l'appunto, un bel picnic.

Josuke scese per primo e Okuyasu lo seguì dopo essersi assicurato che la moto fosse ben parcheggiata e in equilibrio. Dopodiché, sistemarono i caschi nel retro e presero, invece, la borsa contenente ciò che gli serviva per mangiare e altre cose per divertirsi durante la giornata. Si assicurarono quindi di avere effettivamente e tutto per poi finalmente dirigersi nell'area picnic, cercando di trovare un posto appartato: si erano diretti lì presto proprio apposta. 

I want to love you but I don't know how💫 [Josuyasu]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora