Prologo

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(Immagine del capitolo da @/est_cos su Instagram)

Bip bip bip

E anche l'ultima giornata scolastica, per gli adolescenti di Morio-cho, cominciava così. Un'incessante sveglia che bombardava le loro orecchie fino a che qualcuno non si fosse deciso a spegnerla con un pugno ben assestato.

Così fece Okuyasu Nijimura, che sapeva che se si fosse riaddormentato, nessuno l'avrebbe svegliato per ricordargli di prepararsi e andare a scuola: infatti aveva imparato a non fidarsi di suo padre a sue spese.

Quindi, sbadigliò sonoramente e si alzò dal letto. Quella mattina, non avrebbe neanche dovuto rifarlo, visto che aveva dormito sopra le lenzuola a causa del caldo, ormai erano a luglio. Qualche minuto di tempo risparmiato almeno!

E ancora una volta, ineluttabilmente, il primo pensiero che gli si presentò in testa fu quello.

Un certo ragazzo dai grandi occhi azzurro cielo, capelli neri di cui andava fiero, un coraggio e una grinta ammirevoli e un sorriso che -secondo Okuyasu- avrebbe potuto anche portare la pace nel mondo per quanto riscaldasse i cuori. Specialmente quello di Okuyasu.

Ebbene sì, il suo primo pensiero fu dedicato proprio al suo migliore amico, Josuke Higashikata.

Ormai era ben consapevole di provare qualcosa di molto diverso dell'amicizia nei confronti del moro e si era rassegnato nel cercare di trovare scuse pur di convincersi del contrario. Perché ogni scusa crollava dinanzi a quel ragazzo che gli faceva provare emozioni che mai nella sua vita avrebbe mai pensato di provare. Era semplicemente stupido negare la realtà, negare i fatti.

Quindi si era arreso e aveva capito che...

Ad Okuyasu piace Josuke. Tanto, forse anche troppo. Ma non poteva farne a meno.

Come si poteva resistere a quel ragazzo dal cuore d'oro?

Beh, lo stesso pensava la maggior parte delle ragazze a scuola, scorrazzandogli intorno e facendo complimenti ai suoi capelli costantemente e insomma...
"Leccandogli il culo..." proruppe Okuyasu, mentre masticava la sua fetta di pane e marmellata, seduto al tavolo della cucina.

Quando ripensava a tutte quelle ragazze che gli ronzavano intorno come mosche, sentiva il sangue che gli ribolliva nelle vene. Lo faceva davvero incazzare.

Ma non poteva farci nulla, dopotutto era normale. E poi, non poteva di certo dirlo a Josuke o a Koichi. Entrambi avrebbero immediatamente capito cosa gli passava per la testa, soprattutto Josuke. Di certo non era uno stupido qualunque... Okuyasu non poteva permettersi che ciò accadesse, perché temeva che avrebbe rovinato tutto quello che nell'arco di quei mesi aveva costruito con i suoi amici. Con Josuke. Era qualcosa di troppo prezioso, non poteva proprio permettersi una perdita del genere.

Decise di non lasciarsi distrarre più da quei pensieri, per una volta si era svegliato in tempo! E comunque, finiva sempre per non concludere nulla nel pensare e riflettere così tanto, si stancava pure. Divorò con avidità il resto della colazione e in un attimo fu di sopra. Doccia, vestiti, capelli e via di nuovo al piano di sotto: in 10 minuti era pronto ad uscire di casa, in perfetto orario. 

"Che se ne farebbe di uno come me Josuke? E in ogni caso, scommetto proprio che neanche gli'interessano i ragazzi... " borbottò fra sé e sé il giovane, come a concludere il discorso mentale che aveva fatto prima, mentre afferrava rabbiosamente la borsa della scuola e si dava un'ultima occhiata in giro per controllare di non aver dimenticato nulla.

Erano sempre quelle due frasi a concludere il ripetitivo discorso, quelle due fatidiche frasi che gli ricordavano di continuare a tenersi tutto dentro finché non gli fosse passato. Ma in mesi e mesi, sembrava proprio che fosse accaduto il contrario: i suoi sentimenti crescevano ogni giorno e non sapeva quanto a lungo avrebbe potuto resistere. La tentazione di andare da lui e dirgli tutto era enorme, ma non doveva cedere.

I want to love you but I don't know how💫 [Josuyasu]Where stories live. Discover now