Capitolo 8: GELOSIA parte 2

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Martedì mattina ore 11:00

È ora di andare in palestra e sono contenta che ci saranno anche Gideon e EJ. Quando entro in palestra però scopro che l'altra classe che sarà con noi è quella di Ricky. Non parlo con lui da quando mi ha riaccompagnata a casa e non penso di rifarlo oggi.
<<Ragazzi allora, visto che siamo parecchi oggi e che è un evento più unico che raro, vorrei che i senior organizzino qualcosa, non basket, in particolare mi riferisco a Gideon e EJ che sono sicuro avevano già pensato a quello>> dice il prof che è anche il coach della squadra di basket.
<<Prof, abbiamo deciso, vogliamo fare palla prigioniera>> oddio, non ci gioco da mesi.

Parte dei ragazzi, giocherà a volano dato che il prof ha proposto un'alternativa, mentre i restanti saranno divisi in due squadre capitanante da EJ e Gideon che sceglieranno i rispettivi compagni di squadra. Osservandoli ho capito che il rapporto che c'è tra loro è molto simile a quello che c'è tra me e Gina; quando siamo rivali vale "quasi" tutto.

La partita comincia e sia io che Gina facciamo un figurone rimanendo in campo senza mai andare in prigione per gran parte della partita insieme ai migliori dei senior.
<<Ragazzi, terza palla in arrivo>> il prof lancia la terza palla. Già era difficile seguirne due, ma tre... se ci fosse Carlos direbbe che ci servirebbe un terzo occhio. Della mia squadra rimango solo io, mentre l'altra squadra ha ancora in campo Gina, EJ e altri due con tutti e tre i palloni. Per circa cinque minuti evito i palloni che continuano a passare dal campo avversario fino alla loro prigione. Penso di non potercela fare più quando due delle palle si scontrano e iniziano a rimbalzare nel mio campo. È la mia occasione, mi "lancio" per bloccare i due palloni e impedire che ritornino nelle loro mani. Nel frattempo, distratta dal rimbalzo di questi due, mi ero dimenticata del terzo pallone che ora è in mano a Ricky in prigione. Lui lancia la palla e io la prendo al volo. Cavolo, ci è mancato poco. La lancio a Gideon e ne lancio un'altra per un altro mio compagno e in tre iniziamo a tirare. In pochi secondi tre di loro si liberano e in pochi minuti la partita è nostra.
<<Sei stata wow, incredibile, formidabile...>> mi dice Gideon abbracciandomi da dietro e sollevandomi da terra.
<<Troppo gentile...>> dico io ridendo leggermente imbarazzata.
<<Complimenti alla star!>> afferma Gina prendendomi sottobraccio e spostandomi da Gideon. Lei è palesemente team Ricky, a proposito, mentre Gideon mi ha abbracciato da dietro ho notato una lieve smorfia nel suo viso; che fosse riferita proprio a quel gesto?! No, probabilmente mi sarò sbagliata.

Venerdì pomeriggio ore 17:00

Il rapporto con Gideon si sta intensificando giorno dopo giorno ma ancora non riesco a vederci come una coppia. Mi vuole bene, è bello, è bravo a scuola, abbiamo caratteri molto simili, ma, tuttavia, non sento quella scintilla. Per ora provo solo affetto per lui. È non abbiamo avuto molto tempo da dedicarci; lui è preso con il diploma e il basket, io con la scuola, la pallavolo, il teatro e fino ad oggi con la patente. Per fortuna ho superato l'esame e ora sono ufficialmente patentata e sono seduta sul molo, come qualche mese fa, a contemplare il panorama del lago. Quando Ricky mi ha portato qui la prima volta mi ero ripromessa che sarebbe stato il primo posto che avrei visto una volta avuta la patente e così è stato. La magia di questo luogo è indescrivibile, soprattutto quando c'è un bel tramonto colorato e un venticello leggero che ti accarezza la pelle proprio come oggi.
<<Emma>> sento una voce che pronuncia il mio nome, la conosco bene. Mi giro per confermare quello che pensavo ed effettivamente mi trovo davanti Ricky a cui sorrido mentre si siede accanto a me <<Come ci sei arrivata?>> mi chiede curioso così tiro fuori dalla mia borsa le chiavi dell'auto.
<<Sono ufficialmente patentata>> affermo entusiasta sorridendo.
<<Fantastico!>> commenta Ricky abbracciandomi.
<<Tu che ci fai qui invece?>> chiedo curiosa.
<<Em, io sono venuto per fare un bagno per schiarirmi le idee. Ti va di farmi compagnia?>> mi chiede mentre si toglie la maglia. Inevitabilmente il mio sguardo cade sui suoi addominali scolpiti che sono veramente wow e una volta ripresa declino l'invito <<Non sai cosa ti perdi>> commenta buttandosi. Sembra così rilassante fare il bagno qui ma è troppo imbarazzante. Ricky continua a invitarmi con frasi del tipo "l'acqua è stupenda oggi", "te ne pentirai se non vieni", "non sai cosa ti perdi" ...
<<Mi hai convinta, ma non ho il costume>> dico rendendomi conto che non era previsto fare il bagno e non mi sono portata il necessario.
<<Togliti il vestito e mettiti la mia maglia, giuro che non guardo>> faccio come dice e poi tuffo in acqua di testa per evitare di sembrare una balena. Come immaginavo, stare qui è estremamente rilassante e mi dà tanta tranquillità.
<<Posso farti una domanda?>> mi chiede dopo parecchio silenzio. Annuisco anche se ho un po' paura perché non so cosa aspettarmi.
<<Ti piace veramente Gideon?>> rimango spiazzata da questa domanda, sia perché non capisco perché lui lo voglia sapere, sia perché io non so cosa dire.
<<Perché lo vuoi sapere?>> chiedo confusa.
<<Lo sai...>> mi dice guardandomi negli occhi e pian piano avvicinandosi a me.
<<No Ricky>> dico cercando di spostarmi ma lui mi riporta da lui prendendomi per i fianchi.
<<Mi piaci, non riesco più a nasconderlo>> mi dice rendendosi vulnerabile come non mai ai miei occhi. Pian piano le nostre bocche si incontrano, e come la prima volta che l'ho baciato, sento quelle mille sensazioni dentro la pancia. Ma a differenza della prima volta non mi stacco subito. Mi stacco solo quando mi rendo che io ho voltato pagina, lui la sua occasione l'ha avuta, gli interesso solo ora che sono quasi di un altro.
<<Ricky, devo andare>> dico spostandomi. Il cielo sopra le nostre teste inizia a diventare grigio di colpo, e sopra le nostre teste inizia a cadere la pioggia
<<Ma perché?>>
<<Non sono un giocattolo che puoi usare a piacimento. Mi hai detto quello che provi solo perché ora mi sono avvicinata a Gideon. Se lui non ci fosse stato tu non mi avresti detto niente>> dico uscendo dall'acqua seguita a ruota da lui. Mi tolgo la sua maglia e metto velocemente il mio vestito per andarmene.
<<Ma Emma...>>
<<Lasciami stare Ricky>> e queste sono state le mie ultime parole prima di salire sull'auto e sfrecciare a casa il più velocemente possibile. 

Teorie su HSMTMTS seconda stagioneWhere stories live. Discover now