Punitemi

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13 luglio 1969

Il mattino seguente Bellatrix si sentiva uno straccio. Si alzò tardi ma in realtà era sveglia da un pezzo. Era rimasta a letto a pensare, tormentata dal senso di colpa e da un forte mal di testa. Aveva fatto bene? Si era veramente infilata in qualcosa di più grande di lei? In realtà lo sapeva benissimo quello che avrebbe dovuto fare, ma non si sarebbe mai aspetta che uccidere fosse tanto difficile. I volti straziati di quella famiglia le tornava nella mente. Erano innocenti, erano morti per sfizio dell'uomo di cui era innamorata, un assassino senza scrupoli che rideva uccidendo e guardando gli altri uccidere. Non poteva di certo incolparlo per questo, lui era stato sincero, era stata lei a sopravvalutarsi, tuttavia non poteva tirarsi indietro adesso, doveva rispettare il giuramento.

Si guardò il marchio scuro sull'avambraccio sinistro, se solo lui fosse stato lì a rassicurarla. Bella lo sfiorò lentamente con le labbra, poi lo succhiò leggermente. Il sapore le ricordò quello della pelle di lui, così succhiò più forte. Sentì uno strano calore sulle labbra che la fece eccitare. Iniziò a divorare il marchio di baci, ci passò la lingua sopra sentendola ardere di lussuria. Baciò il simbolo con ardore disperato, come avrebbe voluto fare con il suo Signore. "Maestro" sussurrò tra un bacio e l'altro "Mio Signore!" Sentì il marchio ardere e lei con la lingua lo leccò lentamente, sentendosi umida in profondo.

Perché non avrebbe dovuto uccidere? Lei era forte e incredibilmente dotata, poteva farlo benissimo. Senso di colpa, questo sentiva? Si sentì una perfetta idiota, aveva l'opportunità di essere libera, di essere felice compiacendo l'uomo che amava e rischiava di rovinare tutto per il senso di colpa verso luridi babbani inferiori, feccia che voleva calpestare ancora tutti i maghi, quando il grande Lord Voldemort le dava il potere di sterminare quei carcerieri? Era stata una stupida e una folle, un ingrata nei confronti del Maestro. Al solo pensiero di avergli mancato di rispetto in quel modo sentì il bisogno impellente di punirsi. Ma come farlo da sola? Mentre pensava a un modo per scontare la sua pena, dal piano inferiore qualcuno bussò alla porta.

Bellatrix scattò sull'attenti, scese dal letto ma prima di andare si specchiò, era pallida, con due occhiaie scure sotto agli occhi e i capelli erano scombinati. Sperò sono che non fosse nessuno di importante, allora si infilò la vestaglia e scese con la bacchetta stretta in pugno. "Chi è?" Domandò guardinga "Siamo noi, Bella!" Disse la voce allegra di sua sorella "Andromeda e Narcissa!" Bella aprì subito la porta e si trovò davanti le sorelle, i volti sorridenti e una grossa torta tra le braccia. Bellatrix sorrise di rimando "Che bella sorpresa" esclamò, invitando le due a entrare "Abbiamo fatto preparare una torta a Desy appositamente per te!" Disse Narcissa porgendo la torta alla sorella "Che profumo" disse Bella "Non ho ancora mangiato in effetti". Entrambe si stupirono e poi la guardarono attentamente "Sono quasi le undici, di solito sei sempre pronta a quest'ora" disse sospettosa Andromeda.

Bellatrix restò vaga "Ho fatto tardi ieri e non ho dormito molto questa notte, per questo non sono ancora pronta". Si misero a sedere e Bella iniziò a mangiare in silenzio, soffermandosi senza volerlo sull'apertura della vestaglia che faceva intravedere il marchio nero. Distolse lo sguardo e ritirò il braccio, allora guardò le sorelle, Narcissa era serena e felice, continuava a guardare la casa con meraviglia, Andromeda al contrario la fissava attentamente. "Vado a prepararmi" annunciò Bella, sfuggendo allo sguardo di Andromeda "Posso andare in giardino?" Domandò Narcissa "Mi era parso di vedere un cespuglio di rose bianche, potrei prenderne una se ci fossero?"

Bellatrix annuì, non le importava minimamente dei fiori "Se ci sono veramente questo rose come dici, per me può prenderle tutte". Narcissa sorrise "Grazie mille, Bella!" Poi si voltò verso l'altra "Vieni con me, Andro?" Andromeda scosse il capo "Devo andare in bagno, ti raggiungo tra poco". Narcissa annuì e filò via, ma Bellatrix fu certa del fatto che Andromeda mentiva e voleva solo restare sola con lei. Doveva prepararsi ad altre domande. Come ipotizzato Andromeda la tallonò, poi quando furono arrivate in camera mentre Bella sceglieva qualcosa dall'armadio, l'altra ispezionò il letto sfatto.

Into DarknessWhere stories live. Discover now