𝐋'𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝑭𝐢𝐧𝐞

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Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione – e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!

Gaia Scienza, Nietzsche.


Il tempo è eterno e si perpetua negli attimi. La vita di Jungkook esiste negli attimi dell'eterno passato, allontanando e riavvicinando i ricordi di un bosco lontano e un sorriso indimenticabile. Mentre la routine in cui si affaccenda la sua esistenza prosegue, i suoi occhi guardano al passato in una storia dove passato e presente entreranno inevitabilmente in collisione. 
Non esiste pace per una vita come quella di un emarginato come lui. Esiste solo la dannazione infinita di un ragazzo fragile e un uomo altrettanto debole, entrambi destinati all'inettitudine. Ma ripercorrendo i primi anni della sua adolescenza, nel Kim Byeongcheol Catholic Institute, un centro di recupero per giovani omosessuali e transessuali, Jungkook smette di agitarsi. Nel paradiso dell'Eden, col peccato a indurlo in tentazione costantemente, Jungkook ritrova se stesso. E, soprattutto, ritrova Taehyung. 


(Dove Jungkook viene spedito in un centro di rieducazione per omosessuali e transessuali e fa la conoscenza di Yoongi, Jimin e Taehyung)



WARNING
Ci tenevo a dire solo una cosa: questa storia tratterà di temi delicati come l'omofobia, la transfobia, omofobia internalizzata, abusi e violenza fisica e psicologica. So che ho un pubblico di persone rispettose e mature, ma vi avviso della presenza di un personaggio transgender, che parlerà di sé al femminile. Non tollererò assolutamente, IN NESSUN MODO, che si manchi di rispetto in tal senso o si prenda in giro: io sono una ragazza cisgender, ma conosco ragazze trans che soffrono ogni giorno per l'uso (sbagliato) del pronome maschile. È un'esperienza che vivo in terza persona, di cui racconto le sofferenze, o almeno ci provo. 
Sono una donna cis,ripeto, quindi potrei sbagliarmi su alcune cose e vi chiedo - vi prego - di farmelo notare. Voglio solo un pubblico sano e coscienzioso! E sono aperta anche a discussioni in merito, perché è sempre importante parlarne. ♥

CATTIVITÀ NORMATIVA // vkookWhere stories live. Discover now