3. Somewhere between the beginning and the end

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La ragazza fece roteare la spada da allenamento parando i fendenti del suo avversario. I colpi sul legno risuonavano all'interno della grotta formando un eco. Quel suono fastidioso si diffuse nella mente di Aleesha abbastanza a lungo da portarla a distrarsi e a finire a terra. "Ti sei distratta o mi hai lasciato vincere?" Il ragazzo davanti a lei le allungo la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei e Silas si allenavano insieme da anni ormai, erano diventati una coppia di guerrieri capaci di guardarsi le spalle reciprocamente. Ma Aleesha era sempre stata quella più brava con la spada. Si distinguevano in abilità differenti e si compensavano appieno.
"Dovremmo tornare è tardi... tua madre passerà tra poco a controllare i letti."
I due ragazzi si scambiarono un'occhiata veloce per poi correre fuori dalla grotta e giù dalla collina, verso le capanne di pietra che li ospitavano silenziose. Le trecce della ragazza andarono perdute mentre Aleesha utilizzava tutto ciò che sua madre le aveva insegnato per schivare ogni ostacolo.
Quando arrivano a destinazione il resto del gruppo stava già spegnendo il fuoco e li salutarono per poi dirigersi ognuno verso il proprio letto. Nell'oscurità della notte rimasero ben presto solo Aleesha e Silas finché anche quest'ultimo non decise che era arrivato il momento di ritirarsi prima dell'arrivo della loro Maestra.
Aleesha lo guardò entrare nella propria abitazione seduta sul muretto di pietra davanti alla capanna di sua madre. Secondo i suoi calcoli,basati interamente sulla luce proveniente dalle stelle, doveva essere passata la mezzanotte. Questo significava che quel giorno avrebbe compiuto sedici anni. Quando sua madre arrivò Aleesha non percepì solo la sua presenza e questo le concesse di sperare.
La ragazza conosceva ogni frammento della storia, sua madre gliela aveva raccontata per gradi. Conosceva i racconti sulla creazione e sulla sconfitta dell'Impero, conosceva il ruolo in tutto questo dei suoi nonni ,Leia e Han. E anche di Luke. Glielo aveva raccontato lo stesso Jedi anni prima. Sapeva del primo ordine, della storia di sua Madre, della resistenza e di suo Padre. Conosceva i racconti sulla Diade, di come i suoi genitori si fossero amati facendo parte di due schieramenti opposti, e sul ritorno di Palpatine. Rey non aveva nascosto nulla, le aveva raccontato tutto per evitare che commettesse i loro stessi errori.
Ora mancava solo una cosa per completare tutto il puzzle. In tutto quegli anni, mentre Rey ricostruiva il tempio Jedi di Luke e addestrava ragazzini inesperti ,Aleesha aveva incontrato i fantasmi della forza di tutti i protagonisti di quelle storie. Ma mai quello di suo padre.
Sua madre le aveva detto che avrebbe dovuto essere abbasta forte per vederlo, che lui rappresentava il lato oscuro della forza e che morendo per lei aveva riportato l'equilibrio necessario. Il giorno del tuo sedicesimo compleanno, quando avrai completato il tuo addestramento. Le aveva detto Rey tempo prima, ed ora la donna la guardava seria. Aleesha saltò giù dal muretto e la raggiunse. Rey le fece cenno di entrare nella capanna e fu una volta dentro che Aleesha lo vide.
Emanava una luce azzurra, quasi trasparente. Si trovava in piedi davanti al fuoco e la guardava sorridendo.
In tutti quegli anni sua madre lo aveva sempre visto, lei lo sapeva. Poteva percepirlo da come i suoi genitori si stavano guardando e dalla sensazione che sua madre le provoco stringendole le spalle. Aleesha fece un respiro profondo pronta a conoscere suo padre.

Era notte fonda quando Aleesha si addormentò e Rey e Ben uscirono dalla capanna per avviarsi verso la cima della collina. Il vento soffiava un po' più forte quando raggiunsero l'ingresso della grotta ed entrambi si sedettero sulla fredda roccia. "È come se il cerchio si fosse finalmente chiuso" Ben studiò il volto di Rey, la quale parlava fissando l'orizzonte. "Si insomma, ora sa tutto. Tutto ciò che succederà ora dipenderà da lei" Rey distolse lo sguardo per portarlo su Ben. "Mi dispiace" Ben sussurrò quelle parole con amarezza "per cosa?" "Per non esserci stato come avrei dovuto, hai dovuto cavartela da sola. Quando eri una ragazzina su Jakku , costruendo il tempio e crescendo nostra figlia. Hai fatto tutto da sola, di nuovo. Mi dispiace" Rey gli accarezzó la guancia come era solita fare durante quei loro momenti rubati. "Se tu non mi avessi... se non ci avessi ridato la vita quel giorno non avrei fatto nulla." Ben sospirò. "Solo non doveva andare così" Proprio come quando erano entrambi in vita la Diade mise in connessione non solo le loro menti ma anche le loro emozioni. I due ragazzi si abbandonarono ad un abbraccio carico di parole non dette. "Lo so, un giorno tutto tornerà al suo posto ma ora" "ora devi finire ciò che hai iniziato qui" Rey gli regaló un sorriso sincero. "Si.. un giorno Ben" "un giorno"


Chiedo scusa per i continui aggiornamenti di questi giorni su questa storia ma ho apportato alcune modifiche per concluderla con questo capitolo.
L'idea iniziale era di creare un finale composto da una decina di capitoli, ma scrivendo la storia non mi trovavo con trama e personaggi quindi ho pensato a qualcosa di alternativo.
Non sono sicura che tutto abbia un senso ma mi piace abbastanza da condividerlo.
Grazie per la lettura e alla prossima storia!👼🏼❤️

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