Friends - II

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N/A: io non possiedo nessuno dei personaggi di Vis a Vis. Sono solo proprietaria di alcune mie oc. Detto questo spero che vi piaccia la mia storia ;)

Come avevo detto la scuola non era tanto lontana da casa. In dieci minuti in bici ci arrivavo senza problemi.

Una volta lì, misi la bici nel posto apposito dove stanno tutte le biciclette. La mia di bici non era la prima ad essere lì, ma c'erano anche quelle di alcuni professori che erano già arrivati.

Dei miei compagni non c'era neanche l'ombra.

Sorrisi e m'incamminai verso una delle panchine nel giardino di fronte a scuola. Una volta arrivata mi misi a sedere e presi il libro che stavo leggendo in quel momento e ripresi la lettura da dove l'avevo lasciata l'ultima volta.

Passò una mezz'ora buona prima che i primi ragazzi arrivarono al cancello, e un'altra perché il giardino si iniziasse a riempire.

La prima ad arrivare tra i miei amici, fu Mari (Maria Vega), una ragazza di un anno più piccola di me e anche la più giovane del nostro gruppo. Era una ragazza minuta, però con una forza d'animo non indifferente. Mari era un po' sboccata, fortunatamente cercava di trattenersi da quando glielo si fece notare.

"Mari" La chiamai da dove ero seduta per fargli segno di venire a farmi compagnia.

"Maca!" Urlò in cambio lei, aumentando il passo fino a che non mi raggiunse. Misi via il mio libro ed iniziammo a parlare tra di noi.

La seconda ad arrivare fu la Cry (Cristina Gómez). Era una ragazza molto alta, infatti giocava in serie A in una delle tante squadre di pallacanestro madrilene. Lei era la più determinata del gruppo, aveva già pianificato tutto nella vita.

Poi arrivò Bea (Beatriz Carrasco) , cioè la buffona di noi tre ragazze.

E infine, gli ultimi ad arrivare, come al solito, furono i ragazzi.

"Ma guarda chi si vede! I tre moschettieri!" Esclamò Bea alla vista dei tre che si avvicinavano.

Estefan (Navarro) fece una riverenza giocosa non appena sentì Bea. I due insieme erano i buffoni perfetti.

Ma Bea preferiva i "secchioni", infatti stava insieme al nostro caro Cesar Romero. Ormai era da un anno che stavano insieme, e tutti quanti dovevamo ammettere che erano proprio una bella coppia. Sembravano quasi Biancaneve ed il Principe Azzurro. Era stato amore a prima vista come si suol dire.

L'ultimo dei tre era Fabio Torres, figlio di uno dei più grandi imprenditori di Madrid.

Riunito tutto il gruppo al completo iniziammo ad incamminarci verso il portone principale della scuola. Camminavamo a passo lento per colpa delle nostre chiacchiere e gossip che si stavano facendo tra di noi.

"Allora Maca, cosa hai combinato di bello questo fine settimana? Non ti sei fatta viva per tutto il sabato pomeriggio ne la domenica." chiese Mari, il tono della sua voce alto.

"Mh? Oh beh, niente di che in verità, sabato sono andata a trovare mia madre mentre invece... ehi!" Esclamai quando improvvisamente quattro ragazzi passarono attraverso di noi spingendoci hai lati, costringendoci così a separarci in due gruppi.

"Fate attenzione!" Gli urlò Cristina, la quale come risposta ottenne un dito medio dalla ragazza con i capelli neri.

"Io prima o poi gli stacco quei due ciuffi che si ritrova! Giuro, giuro su dio che lo faccio...-"

"-fottuto elfo dell'inferno." Tutti fissammo Mari prima di metterci a ridere per l'espressione che aveva appena usato.

"Fottuto elfo dell'inferno, o mio dio da dove ti è venuta fuori questa?" Chiesi io  ancora ridendo.

"Non respiro! Questa è la cosa migliore che ti abbia mai sentito dire Mari!" Estefan stava soffocando dalle risate, lui era il tipo che quando partiva a ridere non si fermava più.

"Ma dai ragazzi, non vi sembra un elfo lei? Con quel taglio di capelli e la sua altezza..." continuò Mari

"Mi dispiace smontarti Mari ma, la sua altezza è normale...sei te che sie bassa."  Disse Fabio con un ghigno.

"Oh vaffanculo Fabio, basso sarai te!" Protestò a sua difesa Maria.

"Si si certo" rispose Fabio alla provocazione di Mari.

"Vabbè ragazzi, smettiamo di dire queste sciocchezze ed andiamo in classe eh? Che la campanella sta per suonare." Intervenne Cesar.

"Oh il nostro eroe che salva la situazione-" Bea diede un bacio sulla guancia a Cesar "- e smette di fare litigare le persone." Riferendosi a Mari e Fabio, per poi dare un altro bacio a Cesar sulla bocca.

I due, che si sentirono interpellati si scambiarono due occhiate prima di rispondere all'unisono "Non stavamo litigando." 

"Si emh, mi dispiace interrompere tutto-" Feci un attimo di pausa, rimirai i miei amici per capire la situazione. "-questo ma... Dovremmo davvero avviarci."

Da lì ci rincamminammo verso la scuola.

N/A mi scuso per eventuali errori.

Watermelon Candy «Girl X Girl» Where stories live. Discover now