Capitolo 2.

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-"Visto che non ci voleva tanto?"- mi disse tutto sorridente.
-"Si ok, ma ora cosa dico ai miei genitori?"- ero certa che non mi avrebbero lasciata andare e poi non avrebbero creduto neanche a una minima parola che sarebbe uscita dalla mia bocca, neanche se gli volavo davanti agli occhi.
-"Quelli non hanno bisogno di spiegazioni, vieni con me senza dirgli niente"-
-"Si hai ragione, tanto per loro se ci sono o no non cambia niente, sono inesistente comunque."- ammisi.
-"Allora sei pronta?"- mi chiese.
-"Ma dove si trova?"-
-"Seconda stella a destra,poi dritto fino al mattino"-
Peter si avvicinò alla finestra, salì sul davanzale e mi tese la sua mano.
-"Prendi la mia mano, ora ti fidi?"- mi chiese con tono dolce.
Sentivo finalmente di essere riuscita a trovare un amico.
-"Sì mi fido-" risposi.
Afferrai la sua mano e mi arrampicai sul davanzale.
-"Ricordati, bastano pensieri felici ok?"-
-"S-sì"- risposi balbettando, l'idea di volare così in alto non è che mi rassicurava tanto, dentro la mia stanza era diverso.
-"Ti terrò la mano per tutto il viaggio, così avrai meno paura, non è così male volare vedrai..."- con queste parole un po' mi rassicurò.
-"Al mio tre saltiamo ok? 1...2...-"
Chiusi gli occhi e iniziai a pensare a me e Michelle e anche un po' a Peter, stava iniziando anche lui a far parte dei miei pensieri felici. Sentivo che con lui ero al sicuro, ovunque mi portasse.
-...3!- Urlò Peter e saltò giù dalla finestra. Mi trascinò con se e pensai che saremmo finiti spiaccicati sull'asfalto, ma non fu così. Aprii gli occhi... Mi trovavo sopra Londra, c'ero riuscita!
-"Visto che non è così male volare?"- mi chiese.
Sì aveva ragione, guardai Peter lui ricambiò lo sguardo e mi sorrise, aveva un sorriso perfetto. I suoi occhi erano più chiari adesso, erano bellissimi.
-"Vuoi provare a volare da sola adesso o vuoi che ti tengo con me?"-
Feci segno di sì con la testa.
-"Quale delle due però?"- mi disse ridendo.
-"La prima"- dissi sorridendo.
Lentamente mi lasciò la mano, pensavo che sarei caduta, ma non fu così. Volavo!
Peter mi guardò e sorrise, ricambiai il sorriso.
Dopo circa 5 minuti Peter annunciò: -"Manca poco all'arrivo, prendimi la mano."-
Mi afferrai a lui e chiusi gli occhi. Sentii il vento trascinarmi sempre più forte, non riuscivo a resistere alle sue spinte. Dopo pochi secondi tutto si calmò e aprii gli occhi. Vidi in lontananza un'isola enorme, potevo sentire gli uccelli cantare e il sole illuminava la punta della montagna più alta presente sull'isola. Era l'isola che non c'è!

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