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Passai la sera rannicchiata sul letto. Le lacrime non accennavano a smettere di scendere e il mio respiro era irregolare. Avrei voluto chiamare Yukie ma mi mancava perfino la voglia di parlare. Non mi capacitavo di cosa fosse successo. Il modo in cui mi aveva voltato le spalle senza darmi il tempo di dare spiegazioni, mi ha aveva fatto crollare. Non avevo appetito e le gambe mi tremavano. Mi sembrava di aver perso qualcosa di essenziale per andare avanti. Come se lui fosse sparito improvvisamente. Presi il telefono e lo chiamai per l'ennesima volta, ma la segreteria prendeva posto alla voce che avrei voluto sentire. Scivolai lentamente sotto le coperte e il sonno prese posto a tutti quei pensieri che mi facevano scoppiare la testa.

Bokuto's POV
Mi preparai svogliatamente per andare a scuola. Così svogliatamente che quando mi ritrovai fuori dalla porta di casa, mi resi conto di essere ancora scalzo.
Akaashi: "sei serio? voglio dire, sei davvero così idiota?" mi fissava con aria annoiata come suo solito. Gli sorrisi imbarazzato e corsi in casa a mettermi le scarpe.
Camminammo in silenzio verso scuola fino a quando Akaashi parlò.
Akaashi: "cos'è successo con T/n?"
Sgranai gli occhi. Come poteva saperlo? Lei lo aveva chiamato?
"nulla" risposi secco perché effettivamente non mi andava di parlarne.
Akaashi: "senti lo so che è successo qualcosa, la mattina speri sempre di vederla ma oggi non hai detto nulla"
Akaashi è semplicemente troppo acuto. Presi un bel respiro e gli raccontai tutto.
Akaashi rimase zitto fino alla fine, quasi come la quiete prima della tempesta.
Akaashi: "quindi fammi capire, tu ti sei arrabbiato, non le hai dato il minimo tempo di spiegarti la situazione e l'hai lasciata lì?" il suo sguardo era pieno di rabbia nei miei confronti. Ero consapevole di quanto si fosse affezionato a lei.
Rimasi zitto e un forte dolore si fece largo nel mio petto. Akaashi andò avanti lasciandomi indietro, proprio come avevo fatto io con lei.

Arrivai a scuola e cercai disperatamente T/n ma non la vedevo. Corsi verso la sua classe ma il suo banco era ancora vuoto. Mentre vagavo per i corridoi, vidi Yukie.
"YUKIEEE" le corsi incontro.
Yukie: "come fai ad essere così anche di prima mattina?"
"hai visto T/n?" le chiesi immediatamente.
Yukie: "non te l'ha detto? Sta molto male quindi penso che per un po' non verrà"
Il dolore al petto si fece di nuovo più forte.
"Sta..male?"
Yukie: "Si, onestamente sono un po' preoccupata. Anche dalla voce si sentiva che non era per niente in forma"
Tutto si fece nero. Non dissi nulla a Yukie, lasciandola confusa lì davanti a me. Ora, dovevo solo aspettare la fine delle lezioni.

Le lezioni passarono lente, sembravano infinite. Il tempo sembrava essersi fermato e i miei occhi si facevano sempre più pesanti.
Tutto riprese colore quando entrai nella palestra per allenarmi con gli altri. Ero comunque con la testa tra le nuvole. Sentivo di dover fare qualcosa ma non sapevo come comportarmi. Vagavo per il campo come in cerca di una risposta.
"Esco un attimo" andai a prendere il telefono negli spogliatoi e chiamai l'unica persona che in quel momento poteva darmi un spinta.
Composi il numero.
"Ehi Kur-"
< LIEV ORA GIURO CHE TI AMMAZZO>
"Kuroo tutto ok?" chiesi al quanto confuso.
<Ehi bro scusa, come te la passi?>
"non molto bene in realtà.."
Spiegai tutta la situazione al corvino.
<Sapevo che non dovevo lasciartela> sospirò. Sapevo che si sarebbe irritato perché voleva provarci lui con T/n e io invece avevo solo fatto casino.
<sei ancora qui quindi? BRUTTO IDIOTA VAI DA LEI E SCUSATI> il mio timpano smise ufficialmente di funzionare. Lo ringraziai e corsi negli spogliatoi. Andai poi da Akaashi per spiegargli che finivo prima l'allenamento.
Uscii dai cancelli correndo. Mi ero comportato da egoista, senza pensare a come si stesse sentendo lei. Non le ho chiesto spiegazioni e l'ho lasciata indietro. Ho evitato le sue chiamate e l'ho ignorata. Dovevo andare da lei, subito.

T/n's POV
Sentii il telefono suonare. A fatica mi tirai su dal morbido materasso e afferrai il telefono. Sperai di leggere il suo nome sullo schermo del
telefono ma stavo solo illudendo me stessa.
<<MAMMA>>
Risposi cercando di oscurare il mio stato d'animo. Le spiegai che ero rimasta a casa perché non stavo bene. Era ovviamente preoccupata ma le dissi che probabilmente avevo preso un po' freddo agli allenamenti.
Quando fu finalmente tranquilla, attaccai e sospirai.
Mi sdraiai di nuovo, sprofondando nel cuscino e ripensando al giorno prima. Quindi era davvero finita? I sensi di colpa si fecero di nuovo spazio nella mia testa. Dovevo parlargli, ma come?
Mi alzai a fatica dal letto e scesi al piano di sotto quasi strisciando. Forse nel pomeriggio sarebbe venuta Yukie e questo mi consolava un po'. Avere un'amica con cui parlare quando si sta male, è la cura migliore. Afferrai una tazza dalla credenza con l'intenzione di farmi un tè ma qualcuno bussò alla porta.

Bokuto's POV
Bussai nella speranza che venisse ad aprirmi. Non sapevo bene cosa fare e come comportarmi. Volevo vederla e chiederle scusa.
Dopo più o meno un minuto, la porta si aprì presentandomi figura minuta della ragazza.
Aveva gli occhi arrossati e le occhiaie. Sembrava una persona completamente diversa da quella che avevo visto il giorno prima.
"T/n.." quasi sussurrai.
Mi guardò quasi come se avesse visto un fantasma. Rimase immobile a guardarmi, sulla soglia della porta.

————
Lo so, lo so. È un capitolo un po' corto ma non voglio buttare giù tutto in un capitolo unico. Ammetto che sto faticando a scrivere questi capitoli un po' tristi ma giuro che nel prossimo sarà tutto più carino. Spero che vi stia continuando a piacere, GRAZIE PER TUTTI I COMMENTI (e scleri vari) CHE MI LASCIATE❤️ mi fate scassare e vi adoro.
Byeeeee~

Bokuto Koutaro Xreader Where stories live. Discover now