02. Tomlinson, Dottor Tomlinson

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HARRY's POV

Dopo il tour organizzato in giro per Londra, mi trovai lì in un posto che malauguratamente mi era troppo familiare, una sala d'aspetto di una sottospecie di ospedale. Qualcuno aveva cercato di renderla accogliente, con alcuni quadri, ma chiunque fosse quel qualcuno aveva fallito miseramente.

Quel posto era solamente un ponte verso qualcosa di peggiore o di migliore, ma io mi ero arreso al fatto che sicuramente sarebbe stato qualcosa di peggiore. Mi sedetti al fianco di mia madre in una di quelle scomodissime sedute blu, e mi misi ad ascoltare la musica. La riproduzione casuale fece partire "You belong with me".

"Quante cazzate" quello fu il mio primo pensiero. Da quando non ascoltavo quella canzone? Probabilmente dal giorno in cui tutto mi era crollato addosso. Sì, perchè quella era canzone mia e di Taylor. Questo prima che lei scoprisse della mia malattia, dopo due giorni me la ritrovai davanti a casa che mi lasciava perchè, testuali parole "Io non sono pronta per una relazione in cui tu viaggi sempre e solo, soprattutto ora che sei in queste condizioni. Ci faremmo solo del male".

"Oh fanculo!" Ma questa volta non riuscii a mantenerlo come pensiero e sfociò in tono basso e roco.

Mia madre si voltò verso di me e mi tranquillizzò "Ei stai tranquillo, fra poco vedrai che ci faranno entrare"

Annuii, mi ero talmente perso nei miei pensieri da non ricordarmi di essere in quella squallida sala d'aspetto. Mi ero perso in Taylor e in quanto stupido fossi stato a pensare che lei sarebbe rimasta al mio fianco. Il sangue mi ribolliva nelle vene, mentre cercavo un insulto che le si addicesse, un'ochetta insipida e insensibile. Quando mi lasciò davanti al mio, ormai ex portone di casa, con il cuore spezzato a metà, decisi che non mi sarei mai più innamorato.

In quel momento, a risvegliarmi dai miei pensieri, fu una morettina che non avrà avuto più dei 25 anni. Era vestita in modo fin troppo provocante per essere un'infermiera, e invece il camice e la targhetta dicevano tutto il contrario "DOTT.SSA ELEONOR CALDER"

Chissà perchè ma a me quella ragazza stava profondamente antipatica, ma proprio così a pelle.

Mi fece accomodare in quello che si rivelò una specie di "ambulatorio" se così si poteva definire. Non appena ebbi analizzato la situazione mi uscii fuori un "Ma mi prendete in giro?" Già, perchè quello aveva tutta l'aria di essere uno scherzo. Quello sarebbe stato colui che avrebbe provato a salvarmi la vita? Quel ragazzino, che si e no avrà avuto 20 anni. La laurea chissà dove l'aveva presa, nelle Pringles. Il "Dottore" si voltò verso di me accennandomi un sorriso e mi porse la mano. "

Ciao io sono il Dottor Tomlinson, ma puoi chiamarmi Louis. E tu sei Harry giusto?"

"Io, per lei Dottor Tomlinson, sono Styles. Non Harry." Per quanto odiassi fermamente che mi chiamassero per cognome, odiavo ancora di più che quel ragazzetto tremendamente affascinante non lo facesse. Sí, perchè alla fine era un ragazzo assolutamente affascinante, oserei dire perfetto. Da ragazzo etero che ero, dico che però quegl' occhi, avrebbero fatto invidia all'oceano.

"Ei, Styles, ma che ti prende!" Mi rinnegò il mio subconscio. Adesso pure il mio subconscio mi chiamava per cognome.

"Allora Harry, sai più o meno che problemi hai?" Mi chiese il medico svegliandomi dai miei pensieri.

"Styles, sono Styles per lei. E comunque io so soltanto che mi salverete dalla paralisi, credo che possa bastare, non crede?"

"No, Styles" disse evidenziando il mio cognome. "Non solo, proverò a salvarti dalla paralisi, ma tenterò di salvare la tua vita. Ho analizzato le tue analisi e, anche se mi serviranno ulteriori esami per esserne del tutto certo, sono convinto che la tua sia una forma abbastanza rara di cancro. Mi dispiace molto Harry, ma faremo di tutto per curarla, vedrai che salveremo la vita. Io ti salverò la vita Harry!"

Cancro, per quanto il mio mondo fosse già abbastanza sgretolato, a quelle parole, mi cadde l'universo addosso. Perchè a me? Perchè il tumore!

Le ultime parole di Louis mi lasciarono basito. "Io ti salverò la vita" Era davvero così convinto che mi avrebbe curato. Era davvero così convinto che lui, Louis Tomlinson, avrebbe salvato la vita a me, Harry Styles?

You save my life||Larry StylinsonWhere stories live. Discover now