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Lo apro e dentro ci trovo scritte frasi molto dolci e  frasi molto tristi ed espressive che ricompongono alcuni periodi bui della mia vita....

Ma lui come fa a sapere tutto questo?

Da piccola, un mio difetto era quello di piangere.

Piangevo e piangevo.

Ogni cosa triste, cattiva o brutta mi faceva versare una lacrima che pian piano riempiva quel pozzo senza fondo di tenebre e oscurità.

Lacrime su lacrime cadevano dai miei occhi come la pioggia che si poggia sui miei capelli dorati.

Una frase in particolare mi fa ricordare quella sensazione di guance umide di lacrime...

~Gli occhi più belli piangono la maggior parte delle lacrime~

Questa... Questa frase... Questa citazione che mi ha accompagnata e mi accompagna tutt'ora...

Cerco sempre di reprimere i miei sentimenti di fronte a tutti perché non voglio farmi vedere o sentirmi debole e vulnerabile.

Ma quando arrivo a casa e varco la porta di camera mia chiudo la porta e scivolando pian piano su di essa vado a terra con poche forze, sufficienti per piangere.

Immobile mi rinchiudo in un mondo buio, di cui la luce non fa più parte e in cui sono sola e spensierata.

Lascio scivolare via tutto il mio dolore e piango...

Nel mentre di tutto ciò mi passano per la mente mille pensieri tra cui mio padre.

Flashback

Era il 05/08/2011 e io avevo otto anni....

Quella mattina ero particolarmente felice ma nel giro di qualche ora il mio umore cambiò del tutto.

Il mio vero padre mi aveva detto di smettere di guardare la TV e di incominciare a fare alcuni compiti delle vacanze, io ovviamente non gli diedi ascolto e così si arrabbió molto...

Io corsi in camera mia gridando gli questa frase "Vorrei che non fossi mio padre".

Il problema è che gli ho detto questa frase per una cosa inutile, come non guardare la TV tutto il giorno e incominciare a fare i compiti.

Io ero chiusa in camera ed ero seduta sul letto, sento la porta di casa chiudersi e così esco dalla stanza e ritorno in soggiorno.

Papà era uscito per fare la spesa.

Un po' mi dispiaceva per quello che gli avevo detto, poi non pensavo veramente quelle cose.

'Appena torna gli chiedo scusa e sistemiamo tutto' pensai tra me e me.

Alla fine dopo mezz'ora mi misi sul serio a fare i compiti, così quando papà sarebbe tornato sarebbe stato orgoglioso di me.

Passarono due ore ma di papà ancora nessuna traccia...

La mamma era preoccupata e continuava a camminare su e giù per il salotto con il telefono in mano.

Ma io, da ingenua bambina, non capivo che stesse succedendo.

Ad un certo punto il telefono squilla... - numero sconosciuto-

La mamma con un tremolio insolito alle mani rispose e il seguito non fu molto piacevole....

Durante la chiamata

Mamma: pronto chi parla?

??: Parlo con la signora Katherine Miller?

Mamma: Si sono io... Chi parla e che è successo?

??: Noi stiamo chiamando dall'ospedale e volevamo informarle che suo marito Liam Miller è stato investito da un camion e purtroppo non c'è l'ha fatta, mi dispiace.

Mamma: Oddio... Non ci credo... N-non può essere vero...

??: Ci dispiace per la sua perdita signora, se vuole ci può raggiungere in ospedale per vederlo un ultima volta.

Mamma: C-certo dottore grazie.

Fine chiamata

Vedo la mamma che si appoggia a terra sedendosi e rimanendo immobile.

Una lacrima comincia a scorrere lungo la guancia.. Poi due... Poi tre...

Mi alzo dal tavolo e appoggiando una manina sulla testa le chiedo:

<M-mamma... Che sta succedendo?>

<T-tesoro... Tuo padre ha fatto un incidente e... E ora se ne andato, per sempre>e appena pronuncia quelle parole sento tutto girare.

Il cuore di spezzò...

Avevo appena perso una parte di me, il mio eroe... Non l'ho neanche potuto salutare... Che cosa ho fatto?!

La mamma si alza e prendendomi per mano usciamo di casa e saliamo in macchina dirette all'ospedale.

In mano ricordo che avevo un orsacchiottino di peluche che mi aveva regalato papà... Era il mio giocattolo preferito.

In poco tempo arriviamo davanti all'ospedale e entrando incontriamo un medico che conosceva mamma, si chiamava Steve e ci indicò la stanza in cui giaceva nostro padre....

Non lo avevano ancora trasferito ma almeno potevo vederlo ancora una volta... Anche se sapevo che sarebbe stata l'ultima....

Non avrei mai più rivisto il suo sorriso

Non avrei mai più avuto il suo supporto quando succedeva qualcosa di brutto o quando avevo paura

Non avrei mai più ricevuto un abbraccio.

Ho perso una parte di me...

Ciao a tutti,
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare questo capitolo ma vabbè. 😅
Comunque spero che questa prima parte di una piccola parte tragica vi sia piaciuta e ci vediamo presto con la seconda parte.
Grazie
Gioia♥️

•UNO SBAGLIO CHE RIFAREI•Where stories live. Discover now