Capitolo 5.

6.9K 418 10
                                    

Il giorno seguente solita routine.

Quando entrai in classe, non c era nessuno tranne....Brandon appoggiato alla finestra con aria sexy. Mi sedetti al mio posto, presi il.cellulare e mandai un messaggio ad Alex, che non c'era ancora. Con la coda dell'occhio vedo un ragazzo avvicinarsi di corsa a me per poi passarmi davanti e..

X:"ciao" disse  gentile, toccandomi il braccio. Io gli sorrisi lievemente per poi risponderli.

Di sfugita guardai Brady che mi fissava, come se avessi qualcosa in faccia.

Non mi piace essere osservata, mi sento in soggezione, e lui mi mette ansia, non so il perchè.

Dopo un po tutti entrano e si accomodano ai propri posti.

Il banco attaccato al mio era vuoto, cosi venne Brady a sedersi li.

La prof spiegava l'africa, e io non stavo tanto attenta, perchè mi sentivo osservata, di nuovo. Di sottecchi lo guardai, ed era pensieroso.

Brady:"Honey" mi chiamó dolcemente, mi voltai verso di lui, e con un cenno gli feci capire di parlare.

Il cuore mi batteva a mille.

Brady:"sei canadese vero?"

Annuii. "Da quanto tempo sei in Italia?" Continuó interressato.

Io:"10 anni.." risposi sorrisi velocemente.

Sorpreso sussuró "10 anni.." riflettendo e guardandomi. Annuii e girai il capo verso la prof che continuava a spiegare.

Dopo non molto...evidentemente scocciato, Thomas che era seduto nella fila davanti alla mia, prese l'ombrello da  sotto il banco e cominció ad osservarlo..

Guardai nuovamente la prof che sulla cartina geografica stava mostrando i fiumi del continente.

Prof:"signorina Deniels potreste dirmi i nomi dei fiumi che attraversano la mesoppotamia?"

Io:"ehm..si, il Tigre e l'Eufrate" risposi decisa.

Prof:" il Tigre, Deniels?"chiese con superficialità.

Stavo per rispondere ma mi interruppe qualcuno.

Brady:"si prof non ha sentito? Lo ha detto forte e chiaro...T-I-G-R-E" rispose difendendomi e scandendo l'ultima parola. Tutti rimasero a bocca aperta..compresa io.

Non sapendo che dire annuii soltanto quando la prof posó il suo sguardo severo su di me.

Sospirai quando passamo l'argomento.

Alex che mi tirava leggere gomitate nel braccio, frecciatina per la mossa di prima di Brady, facendo alzare e abbasare le sue sopraciglia quando la guardai, ruotai giocosamente gli occhi e sorrisi lievemente.

All'improvviso sentii un 'boom' da qualcosa di aperto...era Thomas che aveva aperto l'ombrello.con cui giocava dall'inizio, lo fece ruotare e la prof che lo sgridó.

Prof:"metti apposto quell'ombrello tu!" Urló.

Sussultai leggermente sorpresa dal tono di voce.

Thomas:"ho controllato se funzionava.." rispose semplicemente per poi girarsi verso di noi, ovvero me  alex e brady " e funziona" esclamó dacendo lo stupido..ridacchiai insieme agli altri mentre Alex era diventata rossa.  Assotigliai lo sguardo tirandole una gomitata e osservandola con un sorriso malizioso.

Alex:" e smettila.." si lamentó sorridendo.

*****

All'uscita ci fermammo davanti al cancello della scuola, aspettando le altre. Alex mi fece cenno con la testa dietro di me. Senza fami accorgere sbircciai dietro girandomi di poco..c'era Brady con Thomas e Bengi, quest 'ultimo mi sorrise, ricambiai. E mi voltai verso Alex che mi prese subito per mano,e  ci avviammo alla fermata.

X:"ma quando arriva?" Si lammentó una ragazza. Sbuffai guardando l'orario sul cellulare che segnava le 13:10..il pullman sarebbe arrivato fra 15 minuti. 

Poco dopo mi arrivó un sms da Bianka dove mi chiedeva se mi andava di farle compagnia nel pomeriggio, ci stavamo mettendo d'accordo quando all'improvviso, dal nulla sbuca Cortez abbracciandomi improvvisamente,  quindi bloccandomi le braccia, e facendomi appoggiare la testa sul suo petto, con poca finezza, essendo piu alto di me, ci riuscì senza sforzi, il suo corpo emanó un calore cosi forte verso il mio.

Non sapevo che fare se non dirli duramente di lasciarmi.

Lui non mi diede retta, avvicinó il suo viso troppo vicino al mio, volendomi baciare.

Dove erano gli altri quando c'era il bisogno?

Mi ribellai dicendoli di smetterla, era anche fidanzato. Non sopportava il rifiuto, e siccome io ero la prima che gli dissi di no, lui continuava a  darmi fastidio. 

Mi strinse ancora piu forte, sentii il suo respiro sul mio collo, dei brividi attraversarono le mie braccia e le mie  gambe. Poi un po di dolore dalla forte presa che aveva su di me, feci una smorfia di dolore.

Tentó ancora di baciarmi e io girai il piu possibile il viso dalla parte opposta spintonandolo, rallentó la presa, ma subito dopo mi strinse a se ancora piu forte, cercai di allontanarlo, ma era piu forte, ebbi paura, mi innervosii di piu e con tutte le mie forze lo respinsi, urlandoli di smetterla e di lasciarmi in pace.

Ci riuscì anche se ci è voluto, sicuramente ero rossa in viso, perchè sentivo le guance andare a fuoco.

Cortez:"e mai che si sta ferma sta puttana!" Gridó.

Ramasi scioccata dal termine innapropriato che usó nei miei confronti.

Io:"non farlo mai piu stronzo!" Dissi duramente, l'adrenalina mi assaliva e volevo prenderlo a pugni..ma qualcuno mi gridó di restare calma.

Respirai profondamente, mi aveva colto impreparata, ero rilassata, non mi aspettavo lui che uscisse e mi venisse addosso.

Dio...

Le mie mani tremavano ancora un po. Alex mi rassicuró, sorridendomi salimmo sul pullman che era arrivato.

La mattina seguente avevo la febbre, e si, solo lei mancava ora.

Per cinque lunghi giorni, fuori dal mondo, non sapendo cio che accadeva fuori dalla mia casa.

Il suo sorriso mi ha stregataWhere stories live. Discover now