50. Baci e vigilie

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I suoi riflessi sono molto veloci, ma non abbastanza da afferrarmi prima che esca dal salone.

Inizio a correre su per le scale e la mia risata divertita riecheggia nella stanza insieme alla sua.

Mi fiondo nella prima camera a destra che trovo e mi ci chiudo dentro, appoggiando tutto il mio peso alla porta e tenendomi alla cassettiera.

Logan continua a bussare e io sposto il mobile davanti alla porta, così da chiuderlo fuori.

Sospiro di sollievo e mi guardo intorno.

Sono in una camera da letto abbastanza grande, il letto ha un piumone nero e dalle foto sulle pareti direi che appartiene a Logan.

Mi soffermo a guardare una foto in cui avrà più o meno sette anni.

Si trova sulla pista da ghiaccio ed ha in mano il bastone, accanto a lui ci stanno altri due bambini, che non riconosco però.
Sfioro la cornice con le dita e, mentre le ritraggo, mi sento afferrare di peso.

Scoppio a ridere sapendo già di chi si tratta e quando mi poggia delicatamente sul letto gli sorrido.

"Come hai fatto ad entrare?" Gli domando.

"La finestra era aperta e ha il balcone in comune con quella degli ospiti."

"Mi hai chiuso fuori dalla mia stanza." Aggiunge imbronciandosi e stendendosi accanto a me.

"Sicuro? Non lo ricordo." Ribatto stringendomi nelle spalle.

"Che ragazza matura che sei."
Mi 'loda' stendendosi a pancia in giù.
Il suo capo è posato a qualche centimetro dalla mia pancia e dopo aver combattuto contro la timidezza, mi decido a passargli le mani tra i capelli.

A lui probabilmente fa piacere perché grugnisce e poi mi circonda la vita con le sue braccia.

Sposta poi la sua guancia destra sul mio seno e stupisco di non sentire dolore, anzi ad essere sinceri è quasi rilassante.

Il cuore rischia di uscirmi dal petto e lui molto probabilmente se ne renderà conto presto visto che è posato esattamente sopra questo.

Scusatemi per la rima involontaria..🤦‍♀️

Accarezzo i suoi capelli morbidi e ci passo le dita in mezzo per sciogliere i nodi.

"Addison?" Bofonchia, dopo un po', alzando lo sguardo sul mio viso.

Gli faccio cenno con la testa di continuare e lui fa un sorriso da ebete che mi fa sorridere e lo fa apparire ancora più tremendamente sexy.

"Posso baciarti?" Mi chiede, prendendomi alla sprovvista.

"Certo." Sussurro mordendomi il labbro inferiore.

Lui pigramente alza la testa dal mio petto e si avvicina a me, facendo sfregare leggermente le nostre labbra.
Le passa lentamente e nonostante non sia quasi un bacio sento una fitta al bassoventre che mi costringe a stringere la sua maglietta tra i miei pugni.

Lo sento sospirare e poi si stacca, lasciandomi delusa dal fatto che non mi abbia davvero baciata.

"Cosa pensi quando mi vedi?" Chiede di punto in bianco perdendosi a fissare il vuoto.

Rimango un attimo in silenzio, ragionando sulla mia risposta.

"In che senso?" Sussurro poi sperando di prendere tempo, nonostante io abbia già capito.

"Quando senti il mio nome o quando tipo mi vedi da lontano, cosa ti viene in mente?" Si spiega spostando il suo sguardo sul mio volto.

Sento le guance bollenti e la gola diventa improvvisamente secca.

Ogni secondoWhere stories live. Discover now