Quelle cicatrici ti rendono un mostro agli occhi degli altri, perché gli altri non vedono. Non vedono quanto cazzo di dolore porti dentro, non vedono tutti quei pugnali che hai piantati nel petto, non vedono le tue ferite che sanguinano in continuazione, non vedono le tue lacrime che scendono anche quando stai sorridendo, non vedono il tuo passato fatto di sofferenza, non vedono quel peso che hai addosso che ti schiaccia e non ti lascia respirare, non vedono i tuoi sentimenti e le tue paure e le tue insicurezze che ti sbattono a terra ogni volta che ti metti in gioco, non vedono il vuoto che hai nel cuore, non vedono il nero del tuo futuro e tutte quelle montagne insormontabili che hai sul tuo cammino, non vedono la rabbia che ti scorre dentro e che ti porta ad odiare te stessa e a distruggere ogni possibilità, non vedono i tuoi pensieri così contrastanti, così mutevoli, così dolorosi, non vedono la tua voglia costante di non voler vivere. Loro riescono solo a vedere quei segni sulla tua pelle e una diagnosi scritta su un foglio, ma non hanno la minima idea di chi sei o cosa devi sopportare ogni giorno. Pensano tagli -> malata mentale -> pazza -> incapace, scarto della società, debole, stai a casa. Ma loro non hanno capito un cazzo. Non sanno che sei una ragazza piena di cose belle e tanta ma tanta sensibilità. Stai male e nonostante questo vai avanti e ogni giorno ti fai il culo per non crollare e anche se crolli sei ancora qua, loro non hanno idea di cosa vuol dire questo. Non sei il tuo disturbo, tu sei tutto il resto. Tu vivi in un mondo diverso dal loro, ma io lo riesco a vedere e io e te non siamo le sole, ci sono altre persone. Posso vedere quelle cose invisibili agli occhi degli altri perché le vivo anche io e ti posso assicurare che non sei una fallita. Non lo sei.
