Capitolo 11 - Un covo di pirati morti ma non troppo

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Stavamo volando da un paio d'ore quando finalmente vidi il profilo della città dove eravamo diretti, non c'ero mai stati. Per privacy delle persone che sto per descriverti non ti riferirò il vero nome vero, chiamiamola semplicemente City. Atterrammo per proseguire a piedi nella città, Stella si ritrasformò in un'innocente micia pelosa.  Continuavo a riflettere sulla profezia ma ogni volta avevo l'impressione di dimenticare un dettaglio, la soluzione era scrivere ma dove? Ci pensai e mi venne in mente una risposta ovvia: cercare una cartoleria e svaligiarla. Ne scorsi una per caso ad un angolo. Non c'era quasi nessuno per strada perciò mi rivolsi ad Abele come se niente fosse.

<< Possiamo fermarci un attimo? Devo recuperare qualcosa là dentro. >> chiesi indicando la cartoleria. 

<< Va bene, ma non metterci troppo. >> acconsentì Abele. 

Attraversai la strada con Stella alle calcagna ed entrai nel negozio.

<< Buongiorno! >> mi salutò la commessa, aveva un lieve accento russo.

<< Buongiorno. >> risposi.

<< Come posso esserti utile? >> 

Ci pensai un secondo. << Sto cercando penne e pennarelli colorati, degli evidenziatori, dei post-it, due taccuini, un grande cartellone bianco, delle puntine colorate, delle graffette, qualche rotolo di nastro adesivo, un pennarello indelebile nero, delle matite colorate, gomme, lapis HB, un album da disegno, dei fogli bianchi, un appuntino e una scatola che possa contenere il tutto. Grazie. >> dissi, intanto la poveretta aveva recuperato ogni cosa.

<< Apposto così? >> chiese cordiale.

<< Ehm, può darmi anche delle cartelle? >>

<< Quante e di che colore? >>

<< Otto, per favore. Il colore non importa, basta che non siano uguali. >> 

Mi accontentò. Me la cavai con €20,50...grazie carta di credito sempre presente! Pochi minuti dopo i miei amici alati mi videro uscire con una scatola di cartone e un cartoncino arrotolato sottobraccio. 

<< Che devi fare con quella roba? >> indagò Nicholas.

<< Vedrai. Andiamo? >>

Abele ci guidò attraverso le strade di City, alcune erano piene di negozi, altre di ristoranti e altre ancora di case pittoresche. Tuttavia questo ambiente non durò a lungo. Piano piano i colori svanirono, i profumi dei ristoranti si dileguarono sostituiti dall'odore di qualcosa di putrido e le accese e vivaci luci dei negozi fecero a cambio con quelle spente e deboli dei bassifondi. 

<< Dove siamo? >> chiesi.

<< Nel quartiere portuale. >> rispose Abele con aria disinvolta.

"Ble! Che schifo!" miagolò Stella.

<< Il posto migliore per trovare dei pirati. >> constatai.

<< Esatto. >> confermò Abele.

<< Mi ricorda uno scenario moderno dei Pirati dei Caraibi. >> commentò Perla dando voce ai miei pensieri.

<< Pirati dei Caraibi? >> domandò Nicholas smarrito.

<< Sono dei film sui pirati che fanno schiantare dal ridere. Te li farò vedere a fine missione. >> spiegò Perla pazientemente.

La guardai con fare interrogativo. Tutti conoscono quei film, anche chi non li ha visti. Lei fece le spallucce.

<< Ha 517 anni, lo sto educando! >>

INFERNO e PARADISO - UNA SFIDA ETERNAWhere stories live. Discover now