Capitolo 3 - Due in uno

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<< Pronto? >> rispose la voce dall'altra parte del telefono, era Gabriel.

<< Ciao Gabriel, sono Lily. >> 

<< Hey Lily! Dimmi tutto! >> 

<< Vorrei farti una domanda: cos'è successo fra te e Luke? >> 

<< Perché me lo chiedi? >>

<< Perché non tratti bene Luke mentre lui non ha detto niente contro di te. Vorrei aiutarvi a risolvere >> mentii. 

<< Ehm, ok. Ma non è una bella storia. Dunque...>> 

<< No no. Non devi dirmelo. Va bene anche se me lo scrivi, che so...in una lettera magari? Così sarà più facile per te attenerti ai fatti. >> dissi. 

<< Sì, forse hai ragione. A questo proposito, che ne dici se in cambio mi concedessi un appuntamento? >> 

Scelta difficile...volevo bene a Gabriel, era un amico complicato ma sapevo di poter contare su di lui per qualsiasi cosa. Ma, beh...1) non era il mio tipo, troppo fissato con Dio e queste cose qui; 2) non provavo quel genere di amore per lui, anche se non era male (aveva un sacco di qualità) ma a lungo termine non saremmo andati d'accordo. Però dovevo sapere.

<< D'accordo. Dove e quando? >> 

<< Sul dove, sarà una sorpresa. Per quanto riguarda il quando...Sabato mattina alle 8 va bene? Ti vengo a prendere io. >> propose.

<< Va benissimo. >> 

Ci salutammo con un "Ciao" e riattaccai. 

"Sarebbe questo il tuo piano malefico?" indagò Stella. 

<< Dubiti di me? Comunque sì. E' il modo migliore per ricevere due informazioni in un colpo solo. >> risposi. Stella non sembrò convinta. Sospirai. << La lettera mi dirà la calligrafia di Gabriel, così potrò confrontarla con le altre due. Ma mi dirà anche cos'è successo. Nei ragazzi c'è un che di strano, mi danno una sensazione di...soprannaturale. Sì, è la parola giusta. >> spiegai.

"Non hai tutti i torti. Pare che ti conoscano più di te stessa. Non si sono mai stupiti della tua libertà, del tuo carattere e ridono delle tue battute poco azzeccate. Ti consiglio di sposarne uno." 

La guardai di traverso: ricevere lezioni di comportamento da parte di una gatta, eccezionale. Le feci una bella linguaccia.

<< Ti porterò con me Sabato, per sicurezza. Ma ora non miagolare che devo chiamare anche Luke. >> 

Rispose al primo squillo, spettacolare.

<< Lily! Buon pomeriggio! Come posso aiutarti? >> 

Quanta energia! pensai.

<< Innanzitutto: ciao! Volevo chiederti una cosa: cos'è successo tra te e Gabriel? >> 

<< Storia lunga. Credimi, non la vuoi ascoltare. >> rispose lui, cupo. Non potevo vederlo, ma mi immaginai il suo bel volto spento e gli occhioni scuri tristi e malinconici. 

<< Non te lo sto chiedendo per giudicarti, né per allontanare nessuno dei due. Vorrei solo sapere cos'è successo, i fatti. Potrei aiutarvi. >> promisi.

<< No, Lily. Per favore, non ne vado fiero. Non voglio e non posso aiutarti. >> 

Rimasi un attimo in silenzio pensando a cosa dire, non volevo ferirlo, presi la via decisa ma delicata.

INFERNO e PARADISO - UNA SFIDA ETERNAWhere stories live. Discover now