il mio stronzo preferito💛|| Payton Moormeier

💛26💛

gli appoggio le mani sul petto per allontanarlo un minimo, anche se so che non è quello che voglio. c'è una parte di me che mi dice mi andare a fanculo la ragione e baciarlo, ma la parte ragionevole mi dice che è solo uno dei soliti stronzi che bisogna respingere. i nostri due corpi sono attaccati e lo zoo nel mio stomaco non aiuta. cerco di allontanarmi ma le sue mani salde sulla mia vita non mi aiutano anzi me lo impediscono, sono intrappolata contro la parete, quando trovo Harry lo faccio fuori.

-allora?- mi chiede,

-cosa?-

-non mi hai ascoltato- mi soffia sull'orecchio provocandomi un centinaio di brividi.

-hai parlato?- chiedo, annuisce facendo scontrare le nostre guance

-ho vinto?- mi chiede portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio,

-no, non hai vinto- dico con un filo di voce.

-ah no?- chiede baciandomi la guancia,

-no-

-sicura?- mi bacia la mascella, annuisco incapace di proferire parola

-mmmmhh, io credo che tu stia mentendo- sussurra sul mio collo per poi baciarlo, perché mi fa quest'effetto?!!?!?!?

-N-no- dico insicura, lo sento sorridere sulla mia pelle per poi risalire per guardarmi negli occhi. mi da un bacio sull'angolo della bocca, chiudo gli occhi per controllarmi e deglutisco riaprendoli,

-tu hai perso, dovremmo ritornare alla base- propongo per evitarmi una cazzata enorme

-così puoi scappare? anche no-

-scappare? ormai mi hai presa- affermo confusa

-si scappare da me- si avvicina e allora mi torna in mente quello che è successo qualche tempo fa

FLASHBACK

-sei una stronza- io? Si, beh, ha ragione ma parla lui

-perché tu no?-

-non mi faccio tenere testa da una ragazzina, quindi stai zitta e vai da tua madre a piangere-

-io davvero non ti capisco! Cosa vuoi da me?-

-voglio vederti cadere ai miei piedi come tutte le alte, perché infondo sei uguale a loro-

FINE FLASHBACK

-non sono io che scappo sei tu che fai lo stronzo "voglio vederti cadere ai miei piedi come tutte le alte, perché infondo sei uguale a loro"- dico imitandolo e provando ad allontanarlo. mi afferra i polsi bloccandoli contro la parete alle mie spalle.

-mi stai facendo impazzire- ammette più a se stesso che a me,

-come mai?- chiedo

-perché mi resisti, non cadi ai miei piedi come quella sottospecie di fidanzata che mi ritrovo, perché mi contraddici sempre e perché mi dai contro. mi stai facendo perdere la testa, sei imprevedibile-

-qualcuno te lo deve pur dire che sei un coglione no?- chiedo, sorride

-devo andare Dali e Harry mi staranno aspettando- ammetto, al nome di Harry si irrigidisce,

-dovevo immaginarlo...- dice incazzato -stai con lui vero?- continua allontanandosi.

-no, ma anche se fosse? non sono tua-

-si invece! devi essere solo e solamente fottutamente mia- dice arrivandomi di fronte.

-e invece NO, non sono di nessuno!-

-vaffanculo- dice allontanandosi per andare dagli altri,

-sei talmente tanto stupido, ma sai una cosa vaffanculo anche a te- gli urlo dietro, lui si blocca e si gira verso di me.

-io sarei stupido?- chiede

-si-

-perché mmmhh- chiede incazzato

-perché non capisci che l'unica cosa che voglio è che tu torni qua e mi baci. ma scusa, hai ragione sono io quella stupida- gli urlo allargando le braccia in meglio di resa. l'ho detto davvero, lui ha gli occhi sgranati, sembra una statua.

-ecco adesso lo sai- dico in. modo pacato, abbasso lo sguardo

-ciao- mi giro e faccio per andarmene ma mi blocca il polso tirandomi a se. mi prende per la vita, mi sbatte contro la parete e mi bacia... un bacio per niente casto, mi lecca il labbro inferiore per poi morderlo delicatamente, inseguito chiede con la lingua l'accesso alla mia bocca, ed io con il cervello momentaneamente disconnesso glielo concedo. gli porto le mani al collo e nei capelli scompigliandoli, mi stringe a se come se potessi sparire. lo so che non dovrebbe essere così ma mi sento bene. ci allontaniamo per prendere fiato,

-meglio tornare dagli altri- suggerisco imbarazzata e lui annuisce.