CAPITOLO XXXVIII

2.5K 136 55
                                    

Era la prima volta, da quando aveva dovuto fuggire da Hogwarts, che Vera usciva di casa. Pensava che la sua grande dimora e il suo enorme giardino sarebbero bastati, ma si sbagliava. Quindi, ovviamente rimanendo allerta, aveva deciso di andare a fare una passeggiata per la Londra babbana. Diagon Alley sarebbe stato un rischio troppo alto dato che avrebbe potuto beccare dei Mangiamorte, ma non pensava sicuramente di beccare questi ultimi nei luoghi turistici.

Le aveva fatto bene prendere un po' di aria fresca, non che il suo giardino non ne avesse, però un cambio di panorama le aveva fatto piacere. Si era naturalmente sentita fuori luogo mentre camminava in mezzo a tutti quei babbani, ma alla fine era proprio come si sentiva fra gli altri maghi e streghe. Non contando i membri dell'Ordine, nessun altro la accettava o capiva, troppi cechi nel giudicarla per i suoi passati errori.
Aveva percepito la solitudine mentre camminava per le strade di Londra, infatti ci aveva pensato più volte a chiedere a James se volesse unirsi con lei. Quest ultimo, però, le aveva detto che si sarebbe visto con i suoi amici Malandrini e Vera non voleva che lui cambiasse i piani solo per lei. Non sapeva dove sarebbero andati ma molto probabilmente a bere qualcosa a Diagon Alley.
La Serpeverde era rimasta molto sorpresa dalla storia che conteneva Londra, come le torri antiche o i palazzi storici di cui Vera non aveva la minima idea come si chiamassero. I suoi genitori non gliel'avevano mai fatta visitare, erano già giudiziosi verso Diagon Alley perché era pieno di mezzosangue e nati babbani, quindi Londra era ancora peggio.

Appena la Serpeverde cominciò ad annoiarsi, cercò un vicolo isolato per poi Smaterializzarsi in casa sua. Quando arrivò, poteva percepire che qualcosa fosse diverso. Lo sentiva nell'aria, l'atmosfera sembrava più tesa del solito e alleggiava un silenzio inquietante, diverso rispetto a quando si trovava a casa da sola. Vera uscì in punta di piedi fuori dalla sala da pranzo, dove si era Materializzata, si voltò subito verso l'atrio con la bacchetta davanti a sé per un possibile attacco.
Nessuno si trovava lì, la strega scosse la testa cominciando a pensare veramente di stare diventando matta quando, dietro di lei, sentì le scale scricchiolare sotto il peso di qualcuno. Non ebbe il tempo di girarsi, però, che un incantesimo le colpì la schiena facendola cadere per terra. Vera tossì cercando di respirare dato che per la forte botta le era completamente andato a mancare il respiro. Con gli occhi sbarrati e il respiro affannato, la Serpeverde si alzò e si girò velocemente verso il suo rivale. La bacchetta era ormai dimenticata dato che era scivolata dalla sue mani e rotolata via da lei, ma Vera non ne avrebbe avuto bisogno.

"Bellatrix Lestrange" realizzò la Serpeverde che la riconobbe dai capelli neri folti e mossi e il viso scavato visto spesso nella Gazetta del Profeta. Il suo era uno dei pochi volti che si conoscevano dei Mangiamorte dato che la maggior parte se li coprivano con delle maschere. Era una mossa intelligente dato che così, non mostrando la loro identità, il Ministero non sarebbe riuscito ad arrestarli. Non solo, potevano essere chiunque, forse anche il Ministro della Magia stesso e nessuno sarebbe mai riuscito a saperlo.

"A che cosa devo questa visita a sorpresa?" domandò sarcasticamente Vera facendo sorridere in modo tetro Bellatrix.

"Il Signore Oscuro richiede la tua presenza" la Mangiamorte scese lentamente le scale, nel contempo non perdendo di vista neanche per un secondo Vera.

"Temo di essere occupata" la strega si finse amareggiata facendo scoppiare a ridere Bellatrix.

"Forse non hai capito, è un ordine" a quelle parole la Mangiamorte le puntò la bacchetta contro minacciosamente che non spaventò minimamente Vera.

"Non sono interessata" la strega si guardò intorno cercando di rimanere comunque allerta. Sapeva che Bellatrix non era sola, Voldemort sarebbe stato stupido a mandare solo lei essendo a conoscenza delle sue abilità.

ɪᴍᴍᴏʀᴛᴀʟ | ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDonde viven las historias. Descúbrelo ahora