Mi sento spaesata:

"E se avessi fatto male ad andare via?"

"Chissà che stanno facendo i nonni adesso, saranno sicuramente in pensiero per me"

In cambio posso almeno sentire il rumore rilassante delle onde che si infrangono sulla scogliera ad un ritmo lento che calma la mente, e l'odore della brezza marina, salmastra, così rigenerante e rinfrescante.

Per un po' decido di rilassarmi e godermi quella tranquillità.

Erano le 6:55. Sento dei passi arrivare e fermarsi davanti alla porta: è il signor Kotaro

-Dormito bene?- chiede entrando dopo aver dato un colpetto alla porta per farmi capire di star entrando

-Nonnetto, non so cosa sto facendo, se mi è conveniente o meno andare via senza neanche salutare i miei nonni, che nonostante il loro carattere burbero, mi hanno cresciuta e non mi hanno mai fatto mancare niente-

-Akira, non possiamo mai sapere cosa ci riserva il futuro e non potremo mai capire se stiamo facendo la scelta giusta o no, però la vita è una sola. Vale la pena rischiare per la propria felicità, non credi?- mi dice facendomi un occhiolino alla fine del discorso

-Non so, sono così giovane e inesperta...dove andrò? Con chi starò?-

-Oh ma dai Akira, ti preoccupi troppo, non devi pensare troppo, piuttosto agisci. L'ho sempre pensata così. E poi ci sono quei giovanotti, non pensi di fidarti di loro?-

-Sinceramente non sono una tipa da fidarsi facilmente delle persone...però mi hai convinta, penso tu abbia ragione. Solo che prima di partire, voglio dare un ultimo addio al posto in cui sono cresciuta-

-Ma certo, però ci andrai solo dopo aver fatto colazione. Dai su cambiati d'abito, ti ho lasciato alcuni vestiti di mia figlia che usava quando aveva la tua età-

-Grazie- dico sorridendogli.

Mi cambio, i vestiti mi stanno a pennello stranamente.
Esco dalla mia stanza e arrivo nella sala dell'entrata. Mi siedo al bancone e il signor Kotaro mi dà un bicchiere di succo di frutta e dei biscotti al cioccolato.

Dopo un po' vedo i due ragazzi di ieri arrivare e sedersi affianco a me, precisamente Ace alla mia sinistra e Marco alla mia destra.

-Alla buon'ora bellezza- mi fa Marco

-Mi sono alzata prima di voi per la cronaca- dico seccamente ma anche con un tono divertito

-Veramente stai dormendo da ieri pomeriggio- dice Ace ridendo

-Come prego?- domando sbalordita

-Si hai capito bene- dicono entrambi

-Va bene ora l'ho capito, sono perspicace per fortuna- dico iniziando a divorare la colazione

-Mhh, buoni questi biscotti, posso averne degli altri?- ho finito tutto in tre secondi. Il vecchio me ne porge altri quattro e io li guardo compiaciuta

-Che velocità la ragazza. Ma vorrà sfidarci per caso ?-

-Ma perché devi sempre parlare, non puoi stare zitto almeno quando mi sto godendo un pasto che mi ispira così tanta soddisfazione?-

Finisco la colazione dopo meno di un minuto e mi alzo per svolgere l'attività prefissata precedentemente.

-Nonnetto vado e torno. Grazie per i biscotti, amo quelli con la cioccolata fondente, grazie ancora- mi appresto a uscire finché non mi trovo quei rompiscatole alle costole

-Dove vai piccola?- mi chiede Ace, ma era anche quello che si chiedeva il biondo

-Questo è un segreto!- faccio una linguaccia e corro via

𝑹𝒆𝒅 || 𝑷𝒐𝒓𝒕𝒈𝒂𝒔 𝑫.𝑨𝒄𝒆Where stories live. Discover now