CAPITOLO 1

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"Il cambiamento è difficile all'inizio, incasinato nel mezzo e magnifico alla fine."
Robin Sharma

La canzone Empire State of Mind risuona a tutto volume nelle mie cuffiette, mentre mi dirigo al college. Sono arrivata a New York da ormai un mese e già mi sto abituando alle chilometriche file di auto e agli incessanti rumori a notte fonda. Questa città era il mio sogno nel cassetto da quando andavo in prima liceo e finalmente sono riuscita ad esaudire questo mio desiderio. Ho lavorato giorno e notte, non ho chiuso occhio, pur di avere il massimo dei voti ed entrare nell'altra protagonista del mio sogno: la EasyStreet University.

I miei genitori non erano d'accordo che io mi trasferissi così lontana da casa, la mia adorata Italia. Vengo da Cagliari, il capoluogo della Sardegna. La mia terra. Il mio posto felice. Mi è dispiaciuto averla dovuta abbandonare, ma ora devo pensare al mio futuro, a me stessa. Alla fine sono riuscita a convincere mamma e papà, ma non mi stupirei se un giorno di questi venissero qui e mi pregherebbero di tornare. Sono la cosa più importante della mia vita e sono fondamentali, anche se, a volte, sono esasperanti; per esempio non sopporto, quando mia madre mi chiama ogni 5 minuti per sapere se sono ancora intera e se me la passo bene nella nuova città. La mia risposta è sempre la stessa, accompagnata da un sospiro: << Sì, mamma!>>. Ma nulla, ha sempre paura per me e si preoccupa troppo. Una cosa positiva di stare qui, è che sono da sola, indipendente. Sono una tipa poco socievole, seleziono molto le persone con cui relazionarmi, infatti non ho amici particolarmente importanti nella mia città, ma per va bene così.

Ad un certo punto una voce robotica interrompe la musica e mi risveglio dallo stato di trance. Il navigatore a cui mi sono affidata per raggiungere la mia università a piedi, mi avvisa che sono giunta a destinazione. Sfilo le cuffiette dalle orecchie e alzo lo sguardo dallo schermo, rimanendo stupefatta dalla maestosità dell'edificio: la EasyStreet è più bella di come appare nelle foto! La facciata che mi si presenta davanti agli occhi è di marmo bianco e c'è un enorme portone ad arco che è aperto ed è gremito di studenti che attendono il suono della campanella. L'università è circondata da un immenso giardino curato, da cui scorgo delle panchine in cui si sono riuniti gruppi di amici.

Sono eccitata dall'idea di affrontare questa nuova avventura, ma timorosa di non esserne all'altezza. Gli insegnanti mi hanno sempre elogiata per la mia tenacia e determinazione e per aver fatto questa scelta coraggiosa... spero abbiano ragione. Finalmente ho raggiunto il mio traguardo!

Mi continuo a guardare intorno, non credendo a ciò che vedono i miei occhi e subito sul mio viso spunta un sorriso di trionfo.

Improvvisamente, sento un rombo fastidioso di motore alle mie spalle.

Mi giro, notando una Range Rover rosso fuoco da lontano, che sfreccia a tutta velocità e da cui esplode una musica indecente, che, purtroppo, conosco dalle storie di Instagram, The Take.

Spero di non incontrare mai il proprietario di quell'auto.


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Black SoulsWhere stories live. Discover now