34. Primo appuntamento [pt.2]

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Lo guardo scioccato. Crede davvero che sarei stato io quello a essere umiliato? Bhe, non ha visto proprio un bel niente di come balla Jeon Jungkook.

«E sentiamo, cosa ti fa credere che quello a essere umiliato sarei stato io?» gli domando avvicinando il mio volto al suo con fare provocante, gli sorge un sorriso di sfida e fa sfiorare i nostri nasi.
«Oh eccome se lo so»
«Vedremo»

Mi sfilo dalla sua presa e mi dirigo verso un gioco di guerra da fare in coppia, l'obbiettivo è semplice: uccidere tutti gli zombie senza finire k.o. Impugno la pistola e gliela punto contro facendolo scuotere la testa probabilmente esasperato dalla mia infantilità, intanto mi accomodo sulla poltroncina e gli patto il sedile accanto al mio come invito a raggiungermi.
Non se lo fa ripetere due volte e mi affianca e inserisce i due gettoni facendo illuminare lo schermo e partire il gioco.

Iniziamo subito a sparare contro i nemici provenienti da ogni dove, io con la pistola rossa e lui con la blu e devo ammettere che non ce la caviamo affatto male insieme. Ci copriamo le spalle a vicenda e portiamo a termine la nostra missione in un paio di minuti, fortunatamente tutti e due con la barra segnalante la vita tutta piena o quasi.

«Niente male hyung» mi complimento con lui dandogli una pacca sulla schiena «Formiamo un'ottima squadra» gli sorrido.
«Avevi dubbi?» si pavoneggia con il suo furbo sorrisino a contornargli il volto mentre mi trascina, letteralmente, davanti ad tavolo sopra al quale vi sono posti due maniglie.

Hockey da tavolo...interessante.

Senza dire nulla inserisce i gettoni a lato del tavolo e subito il campo da gioco viene invaso da un lieve getto d'aria fresca facendo così fluttuare le due maniglie e far cadere un disco dalla mia porta, che prontamente prendo e colpisco in direzione della porta avversaria.

Parte così una sfida all'ultimo colpo senza eguali, con movimenti veloci e frenetici ci passiamo questo povero disco, vittima della nostra competizione e del nostro divertimento. Continuo a ridere per le facce buffe che assume il castano mentre cerca di non farmi fare punto, ma nonostante ciò riesco comunque a segnare più volte di fila facendolo sbuffare e aumentare la frequenza delle sue mosse strane.

Alla fine la partita finisce 4:3, inutile dire ovviamente chi ha vinto, anche se mi sono davvero sudato questa vittoria.

Poso la mia maniglia, che intanto con l'assenza d'aria è tornata contro il tavolo, e affianco il mio amore mettendogli le mani congiunte dietro al collo. Noto subito il suo tenero broncio che mi strappa un risolino e glielo bacio ripetutamente in un tentativo di far tornare quel bellissimo sorriso che si ritrova sul suo altrettanto favoloso viso.
A forza di stampare le mie labbra sulle sue anch'esse si curvano all'insù e ricambiano le mie attenzioni mentre due braccia scendono un po' troppo in basso.
Vedi un po' te 'sto maiale!

Arrossisco nell'immediato e gli tiro un schiaffo sulle sue grandi mani per fargli intendere di contenere i suoi ormoni impazziti almeno quando siamo in pubblico; anch'io vorrei potergli divorare quelle succulente labbra che mi stanno chiamando ma nonostante ciò mi sforzo di non saltargli addosso e sarei grato che anche lui facesse lo stesso.

«Tira giù le mani» mi mordo il labbro sotto il suo sguardo famelico.
«Come se non ti piacesse dove le ho messe» mi sorride sghembo stringendo la presa sui miei glutei, gesto che non solo mi strappa un urletto sorpreso ma mi fa arrossire ancora di più se possibile.
Gli tiro allora un pugno sul braccio che lo fa sia ridere che lamentarsi per la mia 'violenza ingiustificata', lo abbandono lì così mentre cerco un'ultimo gioco da poter fare.

Per nostra sfortuna il tempo è volato e ci rimane poco tempo prima di dover tornare a casa. Non voglio disobbedire a mia madre o farla preoccupare, ma ciò non vuol dire che non possiamo usufruire al meglio di tutto il tempo che ci rimane.
Voglio sfruttare ogni singolo secondo in sua compagnia, consapevole di quanto mi mancherà il suo inconfondibile profumo e il suo sguardo amorevole una volta rincasato.

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋWhere stories live. Discover now