Capito 13: "Amor Proprio"

Start from the beginning
                                    

<<Mi ha fatto stare bene. E non me ne pento. Credevo fosse chiaro questo>> alzò lo sguardo per incontrare quelli del più piccolo che sorrideva tranquillo e rassicurante.

<<Si, certo. Solo che stamattina mi sembravi ecco -sembravi scosso>>

non sa che sei fuggito come un vigliacco, la vocina nella testa di Harry si fece presente, ma lui cercò di ignorarla, scuotendo leggermente la testa. Rimise in ordine i suoi pensieri prima di aprir bocca.

<<Si è vero lo ero. Ci sono delle cose->> chiuse gli occhi ignorando la morsa improvvisa che cominciava ad attorcigliare le sue budella. <<che non ti ho raccontato.>> Louis si mosse impercettibilmente sul posto, impaziente di sapere qualcosa. Portò le mani sotto le sue gambe per cercare di mantenersi più fermo possibile. Harry non poté che sorridere un po', Louis sembrava quasi un bambino impaziente di ricevere una caramella. Peccato che ciò che Harry aveva da dire non aveva nulla di dolce. Però il liscio non gli mise fretta, era paziente sebbene molto curioso.

<<È una storia molto lunga e>>

<<Abbiamo tutto il tempo del mondo.>> subentrò deciso Louis. L'artista annì. Una parte di lui avrebbe preferito che Louis si tirasse indietro, che declinasse l'invito implicito di ascoltare. Di ascoltare lui e parte della sua storia personale. Ma non accadde. Ed Harry sapeva che non sarebbe mai accaduto. Louis non avrebbe mai compiuto un torto che lo avrebbe potuto veramente ferire nel profondo. Perché era perfetto. Perfetto per lui.

<<Si chiamava Ian.>> iniziò così. Perché non sapeva come altro fare. Ma, tirando le somme di tutti i suoi problemi con se stesso era quello ciò che gli veniva in mente. Il suo più grande errore che portò via con sé tutte le cose belle e le sicurezze di un ragazzo tutto ricci e sorrisi. Niall lo aveva riportato a galla e per quando odiasse ammetterlo, sapeva che in realtà dalla sua testa quella realtà non se ne era mai andata davvero. Era sempre lì, nell'angolo della sua testa a ricordargli che i momenti felici saranno sempre oscuranti da un dolore grande il doppio. Più sei felice, più soffri dopo. Ed Harry ne era cosi convinto, che alla fine si era arreso. Aveva mantenuto la sua solarità per la famiglia e gli amici che lo volevano bene, ma per se stesso aveva riservato solo lacrime, rimpianti e rimproveri per non essere mai abbastanza forte, per non aver sorriso in modo più convincente.
Aprì se stesso a Louis e gli raccontò del suo amore fallito e di come si era sentito distrutto. Dei giorni passati senza mangiare o respirare aria che non fosse quella della sua stanza. Si vergognò nell'ammettere la promessa che aveva fatto a sé stesso e alla madre e a come aveva finto che tutto andasse bene da quel momento. Non aveva più fatto parola con nessuno, aveva ignorato i suoi problemi infliggendosi ogni pena possibile, incidendosi tutte le prese in giro, le parolacce, gli insulti e le molestie verbali che aveva ricevuto quando Ian lo aveva scaricato nella sua pelle. Non credeva di meritare qualcosa di bello e alla fine si era abituato a vedere la vita sotto un aspetto più passivo che altro. Sentiva di aver perso il controllo della sua vita a volte, ma semplicemente non ci pensava. Ignorava, scappava via dalle verità scomode perché ne aveva paura. E fu proprio guardando Louis che lo ammise. Louis che non aveva smesso di fissarlo a bocca socchiusa e gli occhi velati di lacrime, dispiaciuto e sorpreso che dietro tanta bellezza si nascondesse tanta tristezza.

<<Sono fuggito da te, esattamente come sono fuggito da me stesso poco tempo fa.>> quando ti ho creato <<Sono scappato mentre dormivi, sono andato via perché mi sentivo soffocare. Non da te, ma da quello che stavo provando e che avevo paura di affrontare e di ammettere. Niall mi ha riportato con i piedi per terra e le sue parole mi hanno ricondotto a te. Ti ho osservato dormire e mi sono ripromesso che forse per te avrei potuto ricominciare ad affrontare i muri che mi sono costruito e tutte le paranoie che mi tengono stretto come delle catene. Perché hai ragione quando dici che ho vissuto amori fragili fino ad ora e credo di voler vivere un amore forte, vero e resistente. Non ho mai provato cosi tanta serenità con nessuno se non quando ti stringo la mano e mi sorridi. Mi sento giusto e accettato. E in realtà ci sono altri motivi per cui ho così tanta paura di espormi, ma credo che questo sia tutto ciò che riuscirò a dirti per oggi. Mi dispiace>>

𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝  𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠// LARRY STYLINSON Where stories live. Discover now