42. Colpo di scena

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"Chi sei?" Ripeto non capendo tutta l'irritazione che mi provoca il solo guardarlo.

Non faccio in tempo a rispondere che il corpo di Addison mi spinge di lato correndo verso il ragazzo in questione.

Gli salta addosso incrociando le gambe alla sua vita e lo stringe forte.

L'istinto omicida continua a salirmi fino al cervello, soprattutto quando lui posa le sue mani poco sopra il suo fondoschiena.

Lei affonda il viso nel suo collo mentre lui continua a osservare me, nonostante sembri abbastanza scosso dall'abbraccio di Addison.

"Mi sei mancato così tanto." Sussurra Addison staccandosi leggermente per guardarlo negli occhi.

Si trovano davvero troppo vicini, qualche singolo centimetro e le loro labbra si incontrerebbero.

L'impulso di uscire da questa cucina sbattendo la porta frustrato è davvero forte, ma ho un orgoglio e non voglio sembrare ferito.
Che poi, da cosa dovrei essere ferito? Pure io mi sarei fatto quella tipa alla festa se non fosse stata appiccicosa, non abbiamo mai parlato di esclusività e io non l'ho mai preso in considerazione.
Perché diavolo sono così incazzato?
Devo calmarmi.

"Anche tu mi sei mancata. Sono successe molte cose in tua assenza." Mormora il ragazzo mentre noto i suoi occhi inumidirsi un po'.

Mi sembra di essere un terzo incomodo, come se fossi uno spettatore indesiderato a questa scena cosi "strappalacrime".

Il pensiero che possa essere il suo ragazzo mi fa accapponare la pelle e mi conficco i denti nel labbro per non strillare.

Ho sempre faticato a controllare la rabbia, le pareti scalfite della mia stanza ne sono da esempio e al momento credo che spaccherò il viso di questo stupido ragazzo.

Faccio un passo in avanti e urto leggermente la sedia, che stride sul pavimento.

Addison si gira a guardarmi e mi fa un sorriso dolce che al momento mi irrita solamente.

Torna con i piedi per terra e da un'altro bacio sulla guancia del ragazzo.

"Logan, lui è Jason.
Jason lui è Logan." Ci presenta completamente a suo agio.

Come fai a sentirti tranquilla mentre presenti il ragazzo con cui stavi per scopare al tuo fidanzato.
Non sei sicuro che è il suo ragazzo.
Io non abbraccio una ragazza che non mi sono fatto in questo modo.

"Felice di conoscerti, ma dalla tua faccia non sembra ricambiato." Dice questo Jason ridacchiando.

Scrollo la mano sperando che le mie unghie non abbiano lasciato nessun segno sulla mia pelle e gliela stringo con più forza del dovuto.

"Esatto." Borbotto sottovoce staccandomi.

Noto Addison guardarmi confusa e la fulmino con gli occhi.

"Io vado, vi lascio soli." Dico girandomi e uscendo dalla porta.

Prima che riesca a uscire dalla porta principale, però sento una dolce mano afferrarmi il polso e mi allontano come se fossi stato scottato.

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