"Annegati negli occhi dell'altro"

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Sono in questo locale da circa due ore, pensandoci bene sarei potuta restare a casa, mi sarei sicuramente divertita di più. C'è molta gente, Lisa sta ballando mentre io sono seduta al bar e non so quanti shottini ho bevuto. Mi sento veramente uno schifo, è per questo motivo che cerco sempre di non affezionarmi alle persone, sono una ragazza molto particolare che appena entra leggermente in confidenza con qualcuno subito prova sentimenti, questo difetto mi ha fatto soffrire molto, soprattuto durante la mia adolescenza. Maschero il mio difetto solo facendo la stronza, ma con Marcus non ci riesco, a lui tengo troppo.

-"Lisa io vado via, sono stanchissima e poi domani devo lavorare"
"Sei sicura Amy, dai vieni ti accompagno"
-"no Lisa tranquilla prendo un taxi"
"Va bene ma chiamami quando sei arrivata"
-"si mamma"

Io e Lisa abbiamo un rapporto fantastico, ci conosciamo da anni ed è la mia migliore amica.
Mentre sto camminando per raggiungere un taxi, vengo fermata dal suono del clacson.
" Amy dove stai andando"
Ma che sfiga, con tante persone che si possono incontrare per strada guarda un po' che devo beccare : Marcus.
-"Marcus che fai mi segui?"
"No, stavo facendo ritorno a casa e ti ho vista, qui da sola, di notte"
-" Marcus sono solo mezzanotte, ho 25 anni non 10"
"Dai sali che ti do un passaggio"
-"no preferisco prendere un taxi"
"Ti ho detto sali!" Il suo tono è più duro.
-"accetto solo perché con questi tacchi mi fanno male i piedi"
-"va bene,l'importante è che sali" ora il suo tono si è addolcito e io non so proprio resistergli.
Mi accompagna fino e sotto casa, scende dall'auto e poi fa scendere me, io ne approfitto lo ringrazio e mi avvio verso casa.

"Amy"
Mi giro e lo guardo, i suoi scuri sono persi nei miei, per un attimo ho intravisto qualche lacrima scendere lenta sul suo viso, non ne sono sicura, ma credo sia dispiaciuto.
-"Marcus, dimmi.."
" mi dispiace, per tutto"
-" non devi scusarti, non hai fatto niente. Sono stata io a fraintendere"
"No non hai frainteso, tu mi piaci tantissimo Amy, ma sei la mia segretaria e le regole dicono che beh.."lo interrompo.
-"le regole giusto, quindi la tua preoccupazione è questa" rispondo io con aria sfacciata e schifata.
"Amy non mi va di discutere"
-"nemmeno a me Marcus, ci vediamo domani a lavoro e grazie del passaggio"
"No Amy aspetta, non andartene, io devo parlare con te"
-"Marcus io e te non abbiamo nulla da dirci"
"Invece si" i suoi occhi sembrano sinceri, io lo ascolto, non ne ho voglia ma lo faccio.
"Amy ascoltami un attimo"si avvicina sempre di più a mentre io sono lì ferma senza muovermi di un millimetro, non so perché glielo lascio fare, non so perché sto permettendo a lui di entrare così a fondo nella mia vita, i miei occhi iniziano ad arrossarsi è lì capisco che sto piangendo.
-" sai Marcus mi sono stancata, domani chiederò le dimissioni.
"Amy io ho ti ho mentito, ho sempre saputo chi fossi dall'inizio. Da piccolo avevo una cotta per te, poi siamo cresciuti ma questo non mi ha fermato dalla' averti sempre con me. mi capitava di vederti quando andavi da tuo padre nell'ufficio accanto a quello del mio, ti fissavo per minuti interi e avrei voluto farlo per ore, poi sei venuta qui a fare questo cazzo di colloquio e io non ci ho visto più, ti avrei lasciata stare, ma sei troppo bella per non farti mia."
Sono ancora immobile, ho il viso pieno di lacrime lui si avvicina e mi bacia, io non posso fare altro che starci, sono troppo debole per dire di no alle sue labbra. Questa è stata la notte più lunga della mia vita, l'abbiamo trascorsa insieme senza mai staccarci l'uno dall'altro, abbracciati e volenterosi di far nascere qualcosa in più, no non è solo sesso, in questa notte c'è stata magia.
Mi sveglio e lo guardo dormire accanto a me nel mio letto, è così bello, così dolce, lui è in grado di farmi provare emozioni bellissime, emozioni che fanno bene.
Eppure lo conosco da un mese, com'è possibile che già provi qualcosa per lui, com'è possibile che più lo guardo più mi viene voglia di non allontanarlo mai dalla mia vita.
Con ancora gli occhi assonnati mi guarda intensamente, e poi sorride. Ha le guance arrossate e i capelli scompigliati, ma è comunque la cosa più dolce mai vista.
" hey"
-"hey bad boy, come mai ti sei svegliato, abbiamo ancora un oretta prima che la mia sveglia suoni"
"oggi non andremo a lavoro, manderò un messaggio alla direzione per avvisarli"
-" va bene "
"a cosa stavi pensando"
-"A noi, a cosa saremo ora, alle conseguenze che ci saranno e.." lui mi zittisce, baciandomi.
"Amy, il capo lì dentro sono io, tantissimi capi si portano a letto le loro segretarie, con te la differenza è che io ti voglio sempre nella mia vita, non solo in ufficio".
Credo che queste siano parole sincere, io mi fido di lui e se mi vuole sempre nella sua vita bene venga perché anch'io non voglio separarmi più da lui.
"Dai alziamoci, oggi ti porto a pranzo dai miei"
-"oddio perché questa cosa"
"Perché sei la mia fidanzata Amy, e voglio che tutti lo sappiano"
Ci alziamo dal letto, facciamo il bagno insieme e poi corro a vestirmi. La cosa che mi piace di lui è che non impone regole, tipo in questo momento sto indossando dei pantaloni molto stretti che mettono a risalto fin troppo il mio fisico, ma a lui piace, a lui piace dimostrare agli altri che ciò che loro stanno guardando sarà sempre e solo suo.
" Amy quanto sei alta?"
-"sono alta un metro e settantuno , perché?"
"Niente curiosità"

Ci mettiamo in macchina e arriviamo a casa dei suoi, è inutile spiegare la faccia di sua madre quando Marcus ha detto a tutti di essersi fidanzato con me, erano tutti sorpresi e felici, anche Loren sua sorella.
La serata è trascorsa in modo fantastico, io ho mandato un messaggio a mia madre e a Lisa per dirgli questa cosa e poi sono andata da Marcus.
I nostri corpi insieme sono perfetti, è come se tutti i pezzi coincidessero, io e lui annegati negli occhi dell'altro.
Ecco Marcus, sei appena diventato un pezzo fondamentale della mia vita.

Io, il mio capo e Il rossetto rosso Where stories live. Discover now