A cena con i tuoi

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Oggi ho il mio ultimo instore a Viadana, città dove abita la famiglia della mia ragazza, Gaia. Lei in questo periodo non ha bè instore nè concerti quindi si trova a casa con i generi e mi ha promesso di venirmi a prendere in stazione.
Una volta scesa dal treno riconosco subito i suoi occhi azzurri anche se da lontano.

"Bibi!" La chiamo da lontano, si gira nella mia direzione e mi viene incontro con un sorriso a trentadue denti. Una volta che mi ha raggiunto la stringo forte e lei mi lascia un bacio a stampo.

"Mi sei mancata tanto marti."

"Anche tu mi sei mancata tanto bibi non immagini nemmeno quanto."

A quel punto ci avviamo verso l'auto di Gaia.

"A che ora ce l'hai l'instore?" Mi chiese Gaia mettendo in moto l'auto e partendo per una meta a me sconosciuta.

"Alle 18.00 inizia poi dovrebbe durare circa un paio d'ore." Risposi mettendomi la cintura e guardandola guidare, era incredibilmente bella anche così

"Ve bene allora ti porto prima a fare un giro per la città e poi ti accompagno alla Feltrinelli."

"Devo anche prenotare una camera in un hotel se non voglio dormire per strada stanotte." Dissi con il mio solito fare ironico.

"Stai scherzando? Stasera dormi a casa mia e non accetto un no come risposta, la mia fame non vede l'ora di conoscerti."

"Sei sicura bì? Non vorrei recare disturbo." Dissi e in parte era vera ma d'altra parte avevo paura di conoscere i genitori di Gaia, ero la prima ragazza per la loro figlia e non sapevo come avrebbero reagito.

"Ma che disturbo marti, lo sai che la mia famiglia ti adora. Ora basta parlare, siamo arrivate." Disse parcheggiando la macchina davanti a quello che mi sembrava una specie di pub.

"Siamo arrivati, qui fanno la migliore piadina di Viadana." Disse Gaia scendendo dall'auto e aprendomi la portiera.

"Però Gozzi, che galanteria." Dissi a mo' di sfottò per poi prenderle la mano.

Ci avviamo all'interno del locale per poi sederci ad un tavolo. Dopo un po' arrivò una cameriera alta, bionda, occhi scuri, era carina ma sicuramente non ai livelli della mia ragazza.

"Avete già deciso?" Chiese la cameriera prolungando il suo sguardo su di me, a quanto pare anche Gaia aveva notato la cosa infatti la incenerì con lo sguardo.

"Due specialità della casa e da bere due coche" disse Gaia per liquidarla alla svelta, quando la cameriera se ne andò scoppiai a ridere.

"E tu cos'hai da ridere?" Mi chiese Gaia con un tono un po' alterato.

"Niente, è che sei carina quando fai la gelosa." Le dissi afferrandole la mano.

Mentre mangiammo ci raccontammo tutto quello che ci era successo nelle settimane in cui non ci potemmo vedere per impegni lavorativi.
Una volta finito insistetti per pagare ma Gaia non me lo permise, dopodiché andammo a fare un giro per la città e tra una risata e l'altra si fecero subito le 18.00. Arrivammo alla Feltrinelli giusto in tempo, ad aspettarmi c'erano decine di ragazzi e la cosa mi riempiva il cuore ogni volta, vedere che tanta gente apprezza la mia musica quando fino a pochi mesi fa ero da sola chiusa nella mia cameretta, probabilmente non ringrazierò mai abbastanza mio fratello per avermi inscritto ad amici sia per tutto questo sia per avermi fatto conoscere Gaia.
Entrai nella Feltrinelli seguita dalle urla dei fan felici di vedermi e iniziai il firmacopie.

Avevo appena terminato l'ultimo di una lunga serie di instore, ero stanca ma felice e già non vedevo l'ora di mettermi all'opera per finire il secondo album e poter ricomprare il giro dei negozi di dischi di Italia.
Mi avviai all'uscita dove trovai Gaia appoggiata all'auto che mi aspettava, mi diede un bacio a stampo e salii in macchina. Prima ci fermammo a comprare una bottiglia di vino perché non mi andava di presentarmi a mani vuote, quando arrivammo davanti casa sua e sentivo l'ansia salire, Gaia bussò venne Giorgia, sua sorella, ad aprirci. Lei era quella che conoscevo di più peechè durante il pomeridiano scese più volte a Roma per incontrare la sorella e per via dei vari messaggi che ci siamo scambiati durante Amici mentre Gaia era ancora all'interno della scuola.

"Marti! Che bello rivederti dopo tanto tempo." Disse abbracciandomi.

"Anche tu mi sei mancata Giò." Neanche il tempo di staccarci dall'abbraccio che ci venne incontro Frida, la più piccola delle sorelle Gozzi, e mi saltò in braccio.

"Anche tu mi sei mancata piccola." Dissi tenendola ancora in braccio ed entrando dentro casa insieme a Gaia e Giorgia.

Arrivate in cucina feci scendere Frida e salutai la madre di Gaia, Luciana.

"Buonasera signora, piacere di conoscerla, le ho portato questa, dove posso appoggiarla?" Dissi un po' impacciata indicando la bottiglia di vino.

"Ciao marti, il piacere è tutto mio, mia figlia parla sempre benissimo di te. Per quanto riguarda la bottiglia non dovevi ma dai pure a me ci penso io, ah e dammi del tu, non sono poi così vecchia." Disse l'ultima parte ridendo per poi far sorridere anche me. Mi girai verso Gaia che era arrossita per l'affermazione precedente della madre, sapere che Gaia parlava di me alla sua famiglia mi sorprese piacevolmente. Dopodiché mi presentai al padre di GG, a quanto pare nella famiglia Gozzi mi amavano tutti e la cosa mi mise molto a mio agio, l'ansia iniziale svanì subito.
La cena andò molto bene, Frida e Giorgia non perdevano occasione per mettere in imbarazzo Gaia, parlammo molto e io conobbi di più loro e loro conobbero me. Alla fine della cena Gaia mi prese per mano e mi portò in camera sua.

"Potevo almeno far finta di voler dare una mano con i piatti." Dissi sorridendo e sedendomi sul letto vicino a Gaia.

"Nah, tanto ci sono Giorgia e Frida e mia madre ti avrebbe detto sicuramente di no." Disse dandomi un bacio.

"Sai stamattina, quando hai detto che avrei dormito da te, avevo un'ansia pazzesca, avevo paura di non piacere ai tuoi invece si sono rivelate delle persone fantasiose e mi sono sentita come a casa. Dopotutto con una figlia così c'era da aspettarselo."

"Dai scricciolo così mi fai arrossire." Disse dandomi una leggera spinta, a quel punto mi lasciai cadere all'indietro e mi sdraiai sul letto.

"Sei bellissima quando arrossisci Bibi." Le dissi e lei a quel punto salì a cavalcioni su di me e ci iniziammo a baciare sempre più appassionatamente quando ad un certo punto sentimmo bussare. Gaia sbuffò e si alzò per andare ad aprire la porta, era Frida che con un cuscino in mano saltò sul letto vicino a me.

"Gaia posso rimanere qui a dormire?" Chiese la bambina abbracciandomi. Gaia mi guardò come per cercare approvazione.

"Certo fri che puoi dormire qui, l'unico problema è che staremo un po' strette." Risposi io sorridendo, a quel punto anche Gaia mi sorrise e si sdraiò nel letto accanto a me, spense la luce e ci addormentammo.

OneShot BeltrozziWhere stories live. Discover now